di Gianpiero Sabato
Mamma mia che fatica fare il tifoso! Durante le campagne acquisti in cui infuriano dibattiti di ogni genere veniamo divisi tra tifosi EVOLUTI e NON EVOLTI; nelle discussioni dei post partita si viene schedati tra le fila dei TALEBANI o tra quelle dei CRITICI OBIETTIVI; ma che ci si debba ritrovare in una categoria o in un’altra anche semplicemente per l’acquisto di un biglietto mi pare francamente troppo: sei MERITEVOLE o NON MERITEVOLE? Roba da matti. Ad essere tifoso dell’AC Milan non ci si riposa mai! Naturalmente mi sto riferendo all’ultima discussione che riguarda la modalità di acquisto dei biglietti per la gara del 23 Novembre tra Milan e Barcellona.
Andiamo con ordine.
Sul sito ufficiale acmilan.com l’8 Novembre compare questo comunicato:
“La vendita dei biglietti di Milan-Barcellona sarà, per la prima volta, basata sul programma di Meritocrazia legato a Cuore Rossonero, introdotto per premiare la fedeltà e l’attaccamento ai colori del Milan: a seconda della quota Punti Stella accumulata con i biglietti e gli abbonamenti acquistati, ciascun titolare di Cuore Rossonero potrà accedere a una specifica finestra di vendita.
Le finestre di vendita sono state pensate per permettere a tutti i titolari di Cuore Rossonero di concorrere per l’acquisto del biglietto, offrendo maggiori possibilità di acquisto ai tifosi con un punteggio più alto e, quindi, più assidui e fedeli negli ultimi anni. […]" e via di seguito il dettaglio delle finestre in base alle fasce dei punti acquisiti.
Beh, per una volta che una società di calcio decide un criterio meritocratico per la vendita dei tagliandi rimasti a disposizione ecco che si scatena il finimondo! Quanti sono questi biglietti disponibili?
Se consideriamo che gli abbonati alla Champions sono quasi 57.000, che il settore ospiti ha una capienza di circa 5.000 posti, che a San Siro ci stanno 83.000 persone ma che per motivi di ordine pubblico l’agibilità per le gare di coppa non può superare gli 80.000 presenti, restano circa 18.000 tagliandi.
Sottraete gli omaggi ed i posti riservati agli sponsor, non andiamo molto distanti dalla realtà se diciamo che ad occhio e croce restano da vendere non più di 15.000 tagliandi.
Milan-Barcellona è il derby del mondo (si affrontano la “squadra più titolata del mondo” e “la squadra più forte del mondo”), e la richieste per assistere a questa partita è 10 volte superiore al numero dei tagliandi a disposizione.
Onestamente non si può biasimare la società che decide di adottare un criterio che premi la fedeltà dimostrata negli anni (sono infatti assegnati punti per tutti gli abbonamenti sottoscritti anche negli anni in cui la tessera Cuore Rossonero non esisteva ancora) e che vada a premiare chi a San Siro ci va sempre, qualsiasi avversario si affronti, a qualsiasi ora si giochi e con qualsiasi condizione atmosferica.
Tanto per fare un esempio personale: sapete cosa significa andare a vedere una partita infrasettimanale di Champions per chi parte col suo Milan Club da Bologna?
Si parte in pullman intorno alle 15,30 del pomeriggio e si ritorna a casa dopo la partita come minimo alle 2,30 di notte. La spesa totale all inclusive (panino e birra compresa) sfiora il centinaio di euro, ma la cosa più drammatica è che la mattina dopo la sveglia suona sempre implacabilmente alle 7!
Ora, moltiplicate la cosa per diverse volte in un anno (e considerando che anche in campionato giochiamo la domenica alle ore 15 praticamente mai!) e per più anni, la domanda nasce spontanea: non credete che questo tifoso debba avere una certa priorità se prova ad acquistare un tagliando di una partita del Milan?
Non credete che abbia acquisito qualche diritto in più rispetto a chi si ricorda di voler andare allo stadio solamente quando si presenta il grande evento tipo Milan-Barcellona?
Chi dice di no non è onesto prima di tutto con se stesso!
Qualcuno sostiene: “abbiamo prenotato aerei ed alberghi con largo anticipo spendendo dei gran soldi, e la società non ha mai detto che questo sarebbe stato il criterio di vendita dei biglietti. Dovevano comunicarlo prima, non è giusto dire oggi che il criterio sarebbe stato questo!”
Cuore Rossonero esiste da quattro stagioni, e da allora (e non da oggi) se si va sul sito ufficiale del Milan nella sezione dedicata si trova il regolamento della tessera da cui riprendiamo alcuni stralci:
“Cosa sono i punti stella? Per ogni gesto, azione o atto di fedeltà alla squadra, che si traduce nell'acquisto di biglietti e abbonamenti, il tifoso guadagna punti. I Punti Stella attestano la fedeltà del tifoso nel corso del tempo, la dedizione alla squadra, l'impegno e i sacrifici fatti per seguirla in casa e in trasferta, valorizzando anche coloro che compiono lunghi spostamenti per seguire la nostra squadra. Il programma di Meritocrazia premia anche la storia di ogni tifoso, poichè sono assegnate Stelle per gli abbonamenti degli anni passati. I Punti Stella permettono di accedere a una speciale classifica, strumento per premiare i tifosi più fedeli in termini di agevolazioni/periodi di prelazione nell'acquisto di biglietti per particolari partite. Saranno comunque coinvolti tutti coloro che fanno parte di questa classifica. NOTA IMPORTANTE: Le vendite di biglietti per cui saranno validi i Punti Stella avranno un proprio regolamento, pubblicato nel sito di eticketing, specifico per la partita di riferimento e i cui parametri varieranno a seconda della tipologia della partita (es. quantità biglietti disponibili per la vendita, determinazione delle fasce di punti, validità dei punti a una data specifica, canali di vendita...). Le regole adottate in occasione di una partita potranno, quindi, essere diverse per la partita successiva"
Altro che: sono più di quattro anni che esiste il regolamento della tessera, ed è noto che quello della meritocrazia era l’obiettivo finale a cui si sarebbe arrivati per acquistare i biglietti. A voler proprio essere precisi, già da diverse stagioni ai possessori della tessera Cuore Rossonero è riservata la prelazione per acquistare fino a 4 biglietti per le partite importanti come il Derby con l’Inter o quelle contro la Juventus.
Parlare di scarsa trasparenza è francamente troppo.
“Visto che i Punti Stella hanno la funzione di premiare l'impegno sostenuto per seguire la squadra, abbiamo definito che la lontananza da Milano vada premiata, e per questo abbiamo suddiviso il territorio nazionale in 4 fasce geografiche:
Lombardia
Regioni fascia 1: Valle D'Aosta, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Veneto, Trentino Alto Adige
Regioni fascia 2: Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia
Regioni fascia 3: Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna
Ad esempio, chi sottoscrive un abbonamento alla Champions riceve 60 punti se è residente in Lombardia, ne riceve 120 (il doppio) se è di fascia 3, riceve 475 punti se è un abbonato al campionato ed è lombardo e ne riceve 950 per chi è in fascia 3.
Insomma, è logico che chi ha possibilità di frequentare lo stadio più assiduamente avrà sempre un numero di punti maggiore di chi si trova in regioni più lontane, ma è altrettanto vero che si dovrebbe per certi versi apprezzare l’iniziativa della società di mettere nero su bianco in modo chiaro e trasparente quelli che sono i criteri per assegnare i tanto agognati tagliandi.
In fondo se pensiamo allo spettacolo poco edificante a cui abbiamo assistito in altre città per l’acquisto dei biglietti di una partita di Champions (vi dice niente 9 ore di coda in fila per acquistare i biglietti di Napoli-Bayern con tanto di cariche della polizia per impedire ai capi ultras di appropriarsi indebitamente dei tagliandi a disposizione?) forse le valutazioni sul criterio adottato sarebbero più serene ed obiettive.
Qualcuno scontento ci sarà sempre, è inevitabile, ma forse prima di imbastire discussioni sterili e prive di qualsiasi buon senso sarebbe il caso di riflettere un attimo. E poi diciamoci la verità: se hai speso qualche centinaio di euro per prenotare aereo ed albergo con tanto anticipo, perché non spendere solo 30 euro (terzo anello rosso) per acquistare il mini-abbonamento alla Champions per le prime 3 gare del girone? Non andrai a vedere il Bate ed il Victoria P., ma il prezzo pagato in totale per vedere anche solo Milan-Barcellona è più che equo, e soprattutto mi permette di coprirmi dal rischio di doverne buttare 500 per pagarmi trasporto e pernottamento che non userò mai! Basta poco, che ce vò!!!
Qualcuno può pensare che questo editoriale sia stato scritto con l’intento di difendere la società, ma posso assicurare che non è così. E’ solo che dal “basso” dei miei 3850 punti stella accumulati dopo 9 anni di abbonamenti tra Campionato e Champions mi sento leggermente rugare per il commento moralizzatore di qualcuno che allo stadio non ci va mai e che si ricorda di voler comprare un biglietto solo nelle serate di gala!
P.S.
tutti i riferimenti al regolamento della tessera Cuore Rossonero sono disponibili sul sito ufficiale acmilan.com |
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