by Massimo Bambara
Mai un derby negli ultimi venti anni è stato così determinante per decidere un campionato. Bisogna forse tornare a fine anni 70 per ricordarne uno simile.
L'attesa ha un suo fascino ma ha anche una sua crudeltà intrinseca.
Provando ad azzardare un'idea di formazione per sabato bisogna senza dubbio partire dalla composizione del centrocampo, vero rebus di questa sfida.
Posta la non eccelsa condizione fisica di Van Bommel, nonchè l'asfittica produzione di palle gol delle ultime partite, è chiaro ed evidente che qualcosa dovrà cambiare.
Non è detto che esca Van Bommel, giocatore comunque prezioso e tatticamente sagace, ma l'indiziato numero uno per la panchina è Flamini.
E' possibile infatti che Allegri non voglia rinunciare ad avere un giocatore di qualità e di personalità a centrocampo. L'idea di schierarlo nel suo vecchio ruolo di mezzo sinistro esiste, anche se su quel lato ci si gioca molto, dato che l'Inter ha Maicon, vera e propria spina nel fianco della difesa milanista, oltrechè giocatore chiave nerazzurro.
Gattuso, Van Bommel e Seedorf dovrebbero comporre il trio in mediana capace di garantire qualità e quantità, con il Boa, recuperato, a giocare da trequartista fra le linee.
Di punta ovviamente Robinho e Pato. Poche chances per Cassano di partire dal primo minuto.
La difesa, certa di Abate, Nesta e Thiago, vede un dubbio sulla corsia mancia.
Credo che Allegri sia tentato dallo schierare Zambrotta, giocatore capace molto più di Antonini di tenere l'uno contro uno in fase difensiva e bravo nel mettersi col corpo in posizione difensiva. Insomma una garanzia.
Altri dubbi credo che onestamente non ce ne siano perchè l'assenza di Ibra e la quasi certa non disponibilità di Pirlo limitano le scelte a 13, massimo 14 giocatori.
Poi al di là delle scelte conterà moltissimo la testa e l'applicazione in campo. Serve una gara dai toni agonistici e dall'intensità molto alti. E serve soprattutto un pubblico che, come l'anno scorso in chiave Inter, faccia di netto la differenza.
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