di Massimo Bambara
Il Milan di scena a San Siro, nel primo turno di questo nuovo campionato, mette in luce pregi e difetti in una partita pirotecnica e dall'andamento veloce ed avvincente.

 

Tecnicamente la Lazio vince la partita della prima mezz'ora sfruttando i limiti strutturali di un sistema di gioco come il nostro che si presta ad essere attaccato su specifiche situazioni.

 

Il nostro rombo non è un rombo di possesso, bensì un rombo nato per favorire gli inserimenti del trequartista di movimento e della mezz'ala di qualità.

 

E' un sistema che nasce per sfruttare il potenziale offensivo e che permette alla difesa una buona protezione visto che ci sono sempre 4 centrocampisti che si dedicano alla fase difensiva.

 

Il problema nasce nel momento in cui si affrontano squadre, come la Lazio di ieri, che giocano allargando il campo, sfruttando le eccelse qualità di regia di Ledesma in costruzione e l'intelligenza di Mauri e Cissè come esterni.

 

Allegri all'inizio ha lasciato campo libero alle sortite laziali sottovalutando la posizione di Mauri, e le salite di Konko, funzionali ad attrarre il movimento del terzino sinistro nostro.

 

Corretta in corsa questa situazione con lo spostamento del Boa nella zona di Konko, il Milan ha poi condotto bene la ripresa, sfiorando più volte il gol della vittoria ma non trovandolo per imprecisione o troppa fretta.

 

Il limite principale riguarda i ritmi di gioco troppo alti che la nostra squadra tende a soffrire e che un modulo come il rombo patisce particolarmente.

 

Sono aspetti di campo che Allegri ha il dovere di valutare con attenzione, ponderando certe scelte.

 

Vi è poi da considerare che l'aspetto fisico ha influito sulla gara in maniera evidente. Una squadra come la nostra, per ovvie ragione essendo composta da gente di peso, entra in forma con gradualità. Non un'attenuante ma una semplice considerazione logica.

 

Adesso sotto col Barca. Sarà durissima ma abbiamo il dovere di entrare in campo senza timore reverenziale e con l'idea di provare a fare un salto di qualità in Europa almeno come mentalità