Scritto da Massimo Fontana |
Sabato 12 Febbraio 2011
Leggendo e ascoltando le opinioni dei tifosi (di qualsiasi squadra) in un arco di tempo sufficientemente lungo si può notare come una gran parte di essi risulti essere piuttosto volubile, umorale e scarsamente coerente. Tengo a precisare che questa non vuole essere una critica al tifoso, inserisco anche me stesso nel calderone, ma semplicemente una constatazione della realtà, o quantomeno della realtà che percepisco.
Quando la squadra “gira” cominciano i voli pindarici e nessun traguardo sembra irraggiungibile, quando invece emergono delle difficoltà i sintomi della depressione diventano sempre più evidenti e il futuro si trasforma in un’entità oscura e foriera di disgrazie.
Questi stati d’animo ondivaghi e mutevoli si possono riscontrare anche in alcuni soggetti che ruotano attorno al mondo del Calcio, ad esempio giornalisti ed opinionisti, ma ciò non sorprende dato che anche queste categorie esercitano, a volte palesemente altre meno, la loro fede per una qualche squadra
Il 29 agosto 2010, ad un paio di giorni dalla chiusura del mercato, il clima tra i tifosi rossoneri non era certo dei più sereni, i più ottimisti confidavano di potersela giocare con Roma e Juve per il secondo posto in campionato con discrete possibilità di centrare il piazzamento utile ad entrare nei gironi di Champions senza passare attraverso i preliminari.
Qualche rara mosca bianca si spingeva addirittura a credere possibile un testa a testa con quelli là per la conquista dello scudetto.
Gli arrivi di Ibra e Robinho sul filo di lana hanno alzato l’asticella delle ambizioni rossonere rimpolpando la schiera delle mosche bianche, ma nessuno, tifoso giornalista o opinionista che fosse, poteva pensare che il Milan ammazzasse il campionato a febbraio … e infatti questa possibilità non si è verificata.
E’ vero che stiamo passando un momento delicato, ma quanti al 31 agosto avrebbero scommesso su un Milan in testa alla classifica a metà febbraio con tre punti di vantaggio sulla seconda e cinque sull’Inter? (che per portarsi a -2 deve prima andare a vincere a Firenze). Io credo molto pochi, forse nessuno.
Stiamo andando oltre le più rosee previsioni, e se anche il rallentamento verificatosi in questo 2011 è un dato di fatto, dobbiamo sapere che i periodi di flessione, nell’arco di una stagione, sono fisiologici anche per chi, alla fine, solleva vittorioso il trofeo conquistato.
Non mancano neanche le attenuanti per questo periodo difficile del Milan visto il numero di infortunati. Dobbiamo essere consapevoli che per tornare a correre è necessario migliorare alcuni aspetti, ma il coro unanime di chi ha già assegnato questo scudetto all’Inter deve essere a sua volta consapevole che le linee di tendenza viaggiano su binari dalla stabilità precaria e che il “fattore C”, piuttosto determinante in questo frangente, è soggetto a repentini cambi di direzione.
Non sto addebitando alla sfortuna l’attuale rallentamento del Milan, ma se si somma un calo di forma da mettere sempre in preventivo nel corso di una stagione ad una serie infinita di infortuni e a qualche tranello posto dalla sorte sotto forma di rimpalli maligni o carambole ai limiti delle leggi della fisica, certi pareggi che oggi vengono valutati come punti persi domani potrebbero rivelarsi punti guadagnati.
Lo scudetto è in bilico come è normale che sia, non lo aveva già vinto il Milan al termine del girone di andata e non lo ha ancora vinto l’Inter che è sempre all’inseguimento.
Qualche pillola di ottimismo si può ricavare dal calendario in programma per il prossimo mese perché emergono alcune combinazioni che ci possono dare una mano se saremo bravi a fare il nostro dovere: tra la partita con il Parma di oggi e quella successiva di Verona avremo la “distrazione” rappresentata dal Tottenham martedì prossimo, ma l’Inter giocherà il giorno dopo a Firenze ed il Napoli dovrà affrontare il Villareal il giovedì.
Dopo Verona avremo una settimana di tempo per preparare la gara con il Napoli, mentre i partenopei affronteranno la trasferta in Spagna e l’Inter giocherà il suo ottavo contro il Bayern.
Dopo il confronto con i napoletani ci sarà ancora una settimana senza impegni infrasettimanali prima di Juve-Milan. Il ritorno di Champions a Londra con gli Spurs, che seguirà la sfida ai bianconeri, precede la partita sulla carta più semplice di tutto il campionato, il Bari a San Siro.
Successivamente, mentre l’Inter sarà impegnata nella trasferta di Monaco di Baviera, noi prepareremo senza impegni la visita in casa del Palermo che precederà il derby di ritorno.
A mio avviso una discriminante determinante sarà l’imminente turno di Champions League, se solo una tra Milan e Inter dovesse qualificarsi per i quarti perderebbe una buona fetta di chance di aggiudicarsi lo scudetto.
Conosciamo i nostri limiti (ma non li abbiamo solo noi), sappiamo che dovremo superare delle difficoltà (ma anche gli altri avranno le loro), ma ce la stiamo giocando … su col morale! |
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