by Massimo Bambara
Le cose mutano in fretta.
Anche il percorso milanista di Ignazio Abate segue questa regola generale.
Rispetto a un anno fa ci ritroviamo un giocatore diverso.
L'errore commesso nel derby che provocò il gol di Milito, è servito ad Abate per maturare, per lavorare su se stesso e sui suoi limiti di concentrazione, per migliorare quelle qualità che, prive di una base difensiva iniziale, lo facevano sembrare come un adattato a quel ruolo.
Quell'errore che diede il vantaggio all'Inter rischiò di rappresentare il crepuscolo milanista di Abate.
Accade spesso infatti che certi errori brucino la carriera di un giovane promettente, soprattutto dal punto di vista mentale.
In effetti da quel giorno la critica rossonera ha sempre avuto una sorta di prevenzione nel giudicare Ignazio.
Non gli venivano risparmiati rilievi ma in particolare veniva facilmente bollato come un giocatore non da Milan.
L'Abate di adesso è il risultato di un grande lavoro, sia fisico che mentale, che Ignazio ha saputo fare su se stesso.
Non l'ha fatto con dichiarazioni pubbliche ma nel silenzio di se stesso e nel fragore di tanti allenamenti e tante partite.
Ha scelto Milanello come luogo di culto di un percorso nuovo, che lo ricollocasse in maniera più ferma nello scacchiere della squadra.
E nonostante a inizio stagione fosse arrivato un allenatore che, palesemente, non lo vedeva, ha lavorato ancor di più per farsi trovare pronto e per far cambiare idea ad Allegri, il quale da persona intelligente non ci ha messo molto a comprendere che il ruolo di terzino destro titolare quest'anno doveva essere di Ignazio.
Il modo in cui ha giocato contro il Real e il piglio con cui ha sfidato C. Ronaldo sono stati l'inizio travolgente di una nuova bellissima storia: quella fra Abate e il Milan.
Quella sera tra lui e il popolo milanistra è scattata un'alchimia nuova, vera, d'impatto.
Abate ormai ha messo a frutto appieno molte delle sue qualità e domenica a Verona col Chievo, per la prima volta, ha giocato da leader, da trascinatore.
Teniamocelo stretto quest'esempio, diamogli il giusto valore e applaudiamolo perchè le vittorie e le gioie passano anche per storie e personalità come quelle di Ignazio Abate.
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