by Massimo Bambara
La partita di Torino lascia la sensazione di un momento positivo.
A dieci partite dalla fine del campionato il Milan ha nettamente la miglior difesa del torneo, con soltanto 20 gol subiti e la sensazione netta, soprattutto nelle ultime gare, di una impermeabilità difensiva fuori dal comune.
Nesta e Thiago Silva assieme, coadiuvati alla bisogna da uno Yepes formato gigante, stanno offrendo prestazioni di livello altissimo e di una perfezione stilistica e tecnica fuori dal normale.
Ma in generale, poggiando le travi su una coppia difensiva di altissimo livello, il Milan ha costruito un equilibrio difensivo di altissimo livello che può essere scalfito solo da avversari che sanno giocare partite ad alto ritmo, con tempi di calcio rapidi, basati sul gioco d'insieme e su idee tecniche molto poco italiane.
In sostanza, a parte l'Udinese, in Serie A ci sono poche squadre con queste caratteristiche.
Dove invece il Milan può ottenere dei miglioramenti è nel gioco d'attacco nonchè nella precisione sotto porta dove ultimamente c'è qualche difetto di precisione. Trovo alquanto risibili e frutto dell'approssimazione certe critiche e certi rilievi sulla presunta stanchezza di Ibra. Lo svedesone sarà pure stanco ma il suo apporto in termini di densità e presenza offensiva è sempre di altissimo livello. Il suo ruolo di appoggio per la squadra su ogni palla in uscita è innegabile. In più nelle ultime 4 partite, fatta eccezione per la prodezza di Pato a Verona col Chievo, c'è il suo zampino in ogni gol.
Alcuni particolari non entrano nelle pagelle o nelle statistiche, ma chi vive di campo e si nutre dei fattori sportivi non può non vedere l'assoluta imprescindibilità di Ibra. Piuttosto è dalle seconde punte che bisogna attendersi qualche gol in più. Ogni riferimento a Cassano non è puramente casuale. Il barese è un attaccante e il suo score realizzativo può andare molto al di là del misero golletto siglato finora.
In generale prevale la sensazione di un ambiente sereno e consapevole dei propri mezzi. C'è però la certezza che sarà una corsa a tappe senza sosta fino alla fine. Perchè il calendario dell'Inter è più facile, mentre il Milan ha trasferte difficili, Palermo Roma Udine e Firenze su tutte.
|