Scritto da Massimo Bambara |
Martedì 03 Maggio 2011
Sono trascorsi quasi nove mesi da quei primi giorni d'agosto in cui la tifoseria rossonera si dibatteva fra dubbi, incertezze, paure del futuro, incomprensioni più o meno aspre con la dirigenza.
Nove mesi dopo l'orizzonte appare molto più chiaro, sereno, scevro da sfumature giallastre e da dubbi di qualsiasi sorta.
In meno di un anno sembra cambiata la prospettiva del mondo rossonero. Uno scudetto ormai a un passo, un campione vicino all'arrivo, un ritrovato slancio sul mercato e nella voglia di investire e mettere forze nuove da parte di Silvio Berlusconi.
Il Milan ha condotto un campionato di alto livello, in testa da novembre, con ottime partite giocate e con una squadra con tanta tenacia e concentrazione, doti utili per portare a casa punti decisivi in gara non belle ma combattute.
La ricetta per vincere lo scudetto in Italia è sempre la stessa: solidità, compattezza, armonia, pochi gol subiti.
Allegri in questo ha fatto riscoprire al Milan venature strettamente capelliane.
Nesta e Thiago Silva hanno rappresentato una coppia di difensori centrali perfetta, affidabilissima, capaci di far incassare alla squadra solo 6 gol nel girone di ritorno, con uno Yepes validissimo e di sostanza come prima alternativa a Nesta.
Ma la fase difensiva milanista ha conosciuto una più accresciuta vigoria con l'innesto invernale di Van Bommel, vera a propria cerniera protettiva davanti alla difesa, scudo umano capace di dare protezione e respiro alla difesa migliore d'Italia.
Il tutto è servito ed è bastato a sopperire all'assenza di un Ibra un pò troppo maltrattato a livello arbitrale, ma comunque preziosissimo e fondamentale nel costruire le fondamenta di questo scudetto.
Adesso si guarda già al futuro. Serve qualcosa per tornare grandi anche nell'0limpo europeo.
La società appare ben disposta a venir incontro alle esigenze tecniche della squadra. Il nodo è il centrocampo, ottimo per vincere in Italia, insufficiente secondo me per reggere l'urto dei grandi club europei. C'è da fare un salto di qualità. Ma c'è fiducia.
Ma adesso andiamo a cucirci sul petto ciò che meritiamo. L'esodo verso la Capitale è già iniziato. |
|
|
|
|