di Guglielmo Mastroianni
Scrivo anche se non ne ho voglia, ma ho letto troppe MINCHIATE!
Qualcuno di voi ha idea di cosa sia un TIA (attacco ischemico transitorio) non presa da Wikipedia o siti simili? Prima di scrivere ho cerificato le mie cognizioni con un primario neurochirurgo (Ospedale Niguarda, Milano), giusto per non esser poi smentito da qualcuno.
"La sua etiologia (causa in italiano) è praticamente sconosciuta, quasi fisiologica (persino una forte emozione). Ronaldo non ebbe un TIA, per chiarirci.
Può insorgere, purtroppo, a qualsiasi età, io ho visto un ragazzo di 14 anni che al massimo aveva preso in vita sua qualche aspirina per il raffreddore. Piccoli, piccolissimi TIA capitano a chiunque e quasi neanche ce ne accorgiamo. Specialmente dopo i 20 anni. Frequentemente vengono motivati con stress, affaticamento, o mancanza di qualche micronutriente (vitamine o altro). Vertigini, nausea, mal di testa, intontimento... Chi non li ha mai avuti? Sono frequentemente sono piccoli TIA, che diagnostichi solo con una TAC, che nessuno di noi fa, ovviamente.
La sfiga di Fantantonio è stata di andare in areo probabilmente subito dopo l'attacco, in un situazione di depressurizazione che ha amplificato l'attacco. Da qui la difficoltà nell'articolare il linguaggio, le vertigini e il vomito. Tutta roba che può avere infinite cause. Anche post traumatiche da contrasto in partita. Tant'è che dall'ospedale di Busto Arsizio l'anno dimesso, Tavana presente. Avessero avuto un'ipotesi di TIA, mai nella vita sarebbe uscito, neanche firmando. Plasil o simili e lo mandi a casa, questa è la prassi. E poi, dopo ricaduta o perdurare dei sintomi nonostante il farmaco, è andato prima al Fatebenefratelli e poi trasferito al Policlinico, poichè al Fatebenefrateli non sono attrezzati per la Neurologia d'urgenza. Lo spiego per i non milanesi. Qui hanno effettuato TAC e RMN (risonanza magnetica nucleare). L'esito è stato (evidentemente) chiarificatore, ma si è aspettato di rifare gli esami a 12 e 24 ore per vedere l'andamento e il decorso delle lesioni. Queste lesioni, possono regredire (il cervello si autoripara in certi casi) nel giro di poche ore oppure necessitare di trattamenti specifici. Ve li risparmio. poi ci sono i trattamamenti per i sintomi, e anche qui mi astengo.
Per questo la società si è trincerata dietro il silenzio. Perchè oltre alla diagnosi, non si può ancora fare una prognosi certa, che porterebbe ad una eventuale terapia. Nel caso in cui il TIA sia lieve, non dovrebbero esserci problemi, anche se il referto rimane e il la situazione può sempre recidivare. Se la lesione è però oltre una certa estensione e richiede determinati trattamenti farmacologici, il suo ritorno in campo sarà praticamente impossibile: gli ritirano l'abilitazione.
Spero di aver fatto un minimo di chiarezza, anche perchè tra web, stampa e TV ne ho sentite troppe..."
Ricevuto, letto, sottoscritto, riportato.
Cosa succederà adesso? Non è possibile saperlo. Che Cassano quest'anno avesse messo la testa a posto diventa quasi un triste e ironico paradosso
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