il POST di Marco Brucculeri
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Ci sono partite che, loro malgrado, diventano crocevia di un campionato.
Sono quei momenti difficili che, se superati si prestano al pensiero del filosofo tedesco Nietzsche e fanno capire che, veramente, quello che non ci distrugge ci rende più forti.
A Catania, nella terza giornata del girone di ritorno, abbiamo dimostrato di essere una grande squadra.
Abbiamo dimostrato di saper soffrire e stringere i denti anche quando nelle gambe non si sente più la minima forza nemmeno per un singolo scatto.
Avevamo già presente da prima dell'inizio di gara quanto sarebbero stati pesanti gli eventuali punti di una vittoria.
Poi, per come sono andate le cose, la vittoria ha assunto un valore simbolico oltre che numerico.
Il Milan ha dimostrato grande ordine e compattezza fin da inizio gara, pur senza creare grossi pericoli al Catania ma sicuramente senza concedere nulla alle folate offensive avversarie.
Rispondere colpo su colpo alla partita improntata sull'agonismo voluta dal Catania non era facile, soprattutto dopo le fatiche di Coppa Italia nella recente trasferta di Genova contro la Sampdoria.
Partita dunque molto fisica, ma a dispetto dei falli commessi in campo, si è notata una certa tendenza arbitrale a punire più severamente le nostre infrazioni.
Questo ha portato all'espulsione ad inizio ripresa di Van Bommel, mentre, per esempio, il difensore catanese Sfolli è rimasto più volte impunito ed esente da seconda ammonizione sui numerosi falli perpetrati ai nostri attaccanti.
In dieci contro undici però è scattata una scintilla.
Ibra si è subito procurato un calcio di punizione da posizione vantaggiosa e battendola con violenza ha permesso a Robinho di insaccare sulla respinta del portiere.
1 a 0 e partita che si sblocca.
Catania in avanti alla ricerca del pareggio, sostenuto dalla superiorità numerica ma Milan che con Ibrahimovic ed Emanuelson ha due grosse occasioni purtroppo non finalizzate.
I minuti scorrono lenti come un anziano con la panda in corsia di sorpasso.
La sensazione di poter fare l'impresa si avverte ma la paura che tutto svanisca rischia di prendere il sopravvento.
Ecco che allora, impauriti come bambini al primo giorno d'asilo, ci sentiamo prendere la mano e portare a casa da Ibra.
Il nostro infinito svedesone insacca su un assist dalla destra di Robinho e ci sembra di volare.
Abbiamo espugnato un campo diffcilissimo in condizioni altrettanto dure.
Queste sono vittorie che oltre a valere oro per la classifica, tolgono entusiasmo agli avversari.
Nelle prime tre giornate del girone di ritorno abbiamo totalizzato 7 punti, 3 in più rispetto al girone d'andata.
Attendendo i risultati di domani possiamo sicuramente guardare tutte le altre squadre con lo sguardo rivolto verso il basso e vedere chi riuscirà a tenere il passo della nostra fuga.
Continuate a seguire le rubriche Milan Day su questo fantastico Catania-Milan e… Forza Milan Sempre!
il PRE di Marco Rizzo
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Obiettivo raggiunto.
Volevamo fortemente il passaggio del turno in Coppa Italia, e ci siamo riusciti.
Non saremmo riusciti nell’intento se la Società ancora una volta non si fosse mossa per tempo per assicurare ad Allegri due rinforzi molto importanti per tamponare l’emergenza infortuni.
Due elementi che saranno certamente fondamentali anche per la prossima gara, quella che andiamo a presentare.
Siamo di scena al “Massimino” di Catania nell’anticipo valido per la ventiduesima giornata del Campionato.
Una partita insidiosa a dir poco.
La squadra del Presidente Pulvirenti vive un momento di crisi.
I risultati che non arrivavano hanno portato a cacciare Giampaolo ed il suo staff.
Al suo posto l’ex interista Diego Pablo Simeone. Il cambio non ha portato i frutti sperati, infatti il Catania ha perso senza storia a Parma per 2-0, 7 giorni fa.
Ora sono quint’ultimi a 22 punti, appena a + 2 sulla terz’ultima. Una situazione quindi per nulla rosea e la necessità di punti è impellente.
Ed il pubblico di Catania sarà caldissimo e preparerà una vera e propria bolgia per noi.
In poche parole : una gara difficile!
Anche perché la nostra emergenza non è certo rientrata. Si, siamo un po’ di più in mezzo al campo, ma la spia rossa è ancora e perennemente accesa.
Il morale però è alto. Arriviamo da tre vittorie consecutive (2 in coppa Italia) e sicuri di noi stessi.
Abbiamo gli infortuni, ma anche tante cose positive.
Di Emanuelson e Van Bommel abbiamo già parlato.
Ma come non sottolineare il ritorno di Pato, che dopo qualche critica ingiusta ha giocate, segnato e convinto tutti a Genova.
Come non sottolineare la continua crescita di Alexander Merkel, un ragazzino (come lo chiama Allegri) dalla personalità impressionante. Per non parlare della qualità….
Come non sottolineare i ritorni da titolare più che positivi di Yepes e Sokratis, criticati ed accantonati troppo presto dai tifosi.
Come non sottolineare che abbiamo 4 punti sulla seconda, 6 sulla terza e ben 9 sull’Inter del Filosofo Giudardo, che siamo agli ottavi di Champions e che siamo in semifinale di Coppa Italia.
Questo ci fa guardare avanti col sorriso.
Vediamo qualche precedente al Massimino tra Catania e Milan.
Dodici incontri allo stadio Cibali/Massimino dal 1954 a oggi fra Catania e Milan nella massima serie del campionato di calcio.
Due vittorie del Catania contro le cinque del Milan. Poi sei pareggi, con 12 reti catanesi e ben 19 dei rossoneri.
L'ultimo confronto tra le due squadre corrisponde all'ultimo successo del Milan : come non ricordare la strepitosa doppietta di Klass Ian Huntelaar nei minuti di recupero, gol che segnarono le prime marcature con la maglia rossonera del giocatore olandese.
Viaggiando nel tempo alla stagione precedente : altra vittoria rossonera per 0-2; era la 34esima giornata e a marcare quel giorno furono Inzaghi e Kaka.
L'ultimo pareggio risale invece alla stagione ancora precedente: era la 25' giornata della stagione 2007/2008 quando il 27 febbraio 2008, nel turno infrasettimanale, la gara terminò 1-1. Al vantaggio rossonero del 55' ottenuto con un gol bellissimo di Pato, i siciliani hanno risposto al 64' con il gol di Spinesi.
Anche nella stagione 2006/2007 la sfida era terminata sul risultato di 1-1 ed ancora Spinesi fu il marcatore a raggiungere i rossoneri: era il 15 maggio 2007 e in quell'occasione fu Seedorf a sbloccare il risultato. Da li a poco il Milan avrebbe vinto la Champions League ad Atene.
Per trovare il confronto precedente tra il Milan e il Catania, bisogna poi tornare indietro fino alla 19' giornata della stagione 1983/1984 a causa della militanza dei siciliani nella categoria cadetta e anche in quell'occasione il risultato finale fu di 1-1.
Dunque, statisticamente parlando, l’1-1 è un risultato che torna con assiduità.
Veniamo alle scelte degli allenatori.
E partiamo da Simeone. Un Simeone che ha parlato in conferenza, anticipando i temi della sfida :
"Abbiamo la necessità di far punti e la squadra è pronta a dare il massimo per regalare una grande gioia sia al nostro pubblico che a noi stessi. Il pubblico catanese è molto caldo ed appassionato e sono certo che ci trascinerà per ottenere un risultato importante: la vittoria."
Qualcuno gli fa notare che la gara contro i rossoneri potrebbe avere un gusto in più per i suoi trascorsi nerazzurri: "Nessun derby per me, bisogna vincere solo per il Catania!”.
Il mister ha le idee chiare anche sul modulo da schierare in campo: "Credo che nel calcio i numeri contano fino ad un certo punto; penso, comunque, di riconfermare lo stesso modulo di Parma, ovvero il 4-2-3-1. Ma al di là del modulo quello che conta davvero è che la squadra scenda in campo con la giusta cattiveria agonistica ed aggressività: sono queste le armi che potrebbero mettere in difficoltà una grande squadra come il Milan”.
Dunque partiamo dalle sue parole per delineare una possibile formazione felsinea.
Il Mister recupera Silvestre al centro della difesa mentre non sono ancora pronti Izco, Potenza, Biagianti e Llama. Capuano e Bellusci arrivano da un infortuni e il loro rientro andrà gestito.
Come ha detto, sarà un 4-2-3-1.
Il porta andrà come sempre Andujar.
La linea a 4 di difesa vedrà come detto Silvestre in mezzo assieme a Spolli. Ai loro lati agiranno il rientrante Capuano (a sinistra) e Alvarez.
I due interditori davanti alla difesa saranno con ogni probabilità Sciacca e Ledesma, anche se un utlizzo in questo ruolo di Carboni non è certo escluso.
La liena di trequartisti dietro all’unica punta Maxi Lopez, saranno : Gomez a destra, Ricchiuti in mezzo e il Capitano Mascara a sinistra.
Veniamo ai rossoneri di Max Allegri.
Gli infortuni sono tanti e non stiamo neanche a citarli, a meno che vogliamo chiedere spazio ad altre pagine.
L’unico che potrebbe recuperare (e recupererà) rispetto a Genova è Capitan Ambrosini.
I prossimi “graziati da Dio” dovrebbero essere Bonera, Strasser e Pirlo, di rientro con la Lazio martedì prossimo. Piano piano ce la facciamo….
Dunque la formazione si discosterà poco da quelle di Cesena e Genova.
Pochissimi dubbi…
In porta andrà Christian Abbiati (sostituito al meglio da Roma giovedi’!).
La difesa a 4 sarà formata da Abate a destra, Antonini a sinistra e la coppia Yepes-Sokratis in mezzo.
E qui arriva il primo dubbio.
Riguarda Thiago Silva: fidarsi di Papa e metter e Thiago a centrocampo, oppure far tornare Thaigo al suo ruolo, inserendo uno tra Merkel ed Emanuelson ?
Bel dilemma. Ma io sono dell’idea che il Mister vorrà dare fiducia a Sokratis e quindi, oltre alla difesa già citata, giocheranno a centrocampo : Van Bommel sul centro-destra, Thaigo Silva davanti alla difesa ed Ambrosini agirà da intermedio di sinistra.
Dubbio sulla trequarti: Merkel o Robinho ? Il ballottaggio dovrebbe vincerlo il brasiliano.
Che la punta davanti sia Ibra nessun dubbio.
Incertezza invece sul suo compagno d’attaco. Fino a giovedì alle 17.29 non avevo dubbi che a Catania avrebbe giocato Cassano, lasciato appositamente fuori in Coppa.
Ma la prestazione di Pato ha sgretolato le mie, e del Mister, certezze.
In linea di massima giocherà Cassano, ma non sarebbe clamorosa una scelta del Papero.
Ricapitoliamo:
Abbiati; Abate, Yepes, Sokratis (Thiago Silva), Antonini; Van Bommel, Thiago Silva (merkel), Ambrosini; Robinho (Merkel); Ibrahimovic, Cassano (Pato).
La giornata è fondamentale e vincere lo sarà altrettanto: le avversarie hanno partite ostiche e potrebbe essere la giornata giusta per allungare. O perlomeno mantenere il vantaggio.
L’ambiente è fiducioso e lo è anche la squadra.
Andiamo a giocarcela… nella speranza che un commentatore non prenda la linea urlando << Clamoroso al Cibali! Catania in vantaggio…>>
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