il POST Fiorentina-Milan di Marco Brucculeri
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Facciamo un salto in avanti di 45 minuti, sul finire del primo tempo, per iniziare a raccontare questo Fiorentina-Milan.
Si, perché al termine della prima frazione di gara, i tifosi rossoneri avevano gli occhi lucidi per l’incanto di una squadra bellissima da vedere e l’amaro in bocca per un risultato ancora bloccato su di un fastidioso 0 a 0.
Gli episodi, raccontano di due rigori per fallo di mano negati al Milan e di un sicuro goal regolare di Seedorf al 18 minuto, non convalidato per un inesistente fuorigioco.
Quando si gioca così bene, senza però portarsi in vantaggio, solitamente è presagio di serata sfortunata.
L’approccio della squadra nella ripresa, forse un pochino più imprecisa ma padrona del campo come nel primo tempo, lasciavano comunque sperare ad un buon esito dell’incontro.
Evidentemente qualcuno non era d’accordo sul manifestarsi di una vittoria rossonera in quel di Firenze.
Vuoi per la sfortuna sul palo colpito da Pato o per i miracolosi salvataggi di Boruc, vuoi per l’ennesima svista arbitrale che nega un rigore a Pato vistosamente trattenuto in area, tant’è che la gara si chiude sul risultato di 0 a 0, lasciando più che l’amaro in bocca al Milan, che avrebbe largamente meritato di vincere la gara.
Vediamo nel dettaglio la prestazione dei nostri ragazzi con le pagelle Milan Day:
ABBIATI: 6 Quasi mai chiamato in causa, si fa trovare pronto nel minimo sindacale da gestire in serata.
ANTONINI: 5,5 Non è che Luca abbia fatto male, ma oltre al compitino, non è mai in grado di saltare l’uomo con decisione o di mettere qualche pallone realmente pericoloso.
THIAGO SILVA: 7 Se Abbiati è rimasto quasi inoperoso il merito è anche suo. Argina i viola quando provano a farci male in contropiede e delizia tutti con precisi lanci in fase di impostazione.
NESTA: 6,5 Insieme a Thiago sigilla la nostra difesa. Gilardino con lui non la vede mai.
ABATE: 7 La fascia destra ormai è presa d’assalto dalle sue falcate e dai suoi recuperi. Sempre presente in difesa e partecipe ad ogni azione offensiva, veramente bravo.
NOCERINO: 6,5 Corre tanto e prova ad inserirsi accompagnando la fase offensiva. Fa sempre quello che gli chiede il Mister. A volte pecca di imprecisione quando cerca colpi che forse non fanno parte del suo repertorio.
AQUILANI: 6 Voglioso e presente, questa sera troppo impreciso al tiro. Comunque fa sentire il suo peso a centrocampo, soprattutto nel primo tempo.
AMBROSINI: 6 Svetta di testa su ogni pallone a centrocampo, si limita pressoché ad arginare gli avversari nella propria zona d’azione
SEEDORF: 6 Non brillantissimo per tutta la partita, segna comunque nel primo tempo una regolarissima rete ingiustamente annullata. Lascia il posto nel finale ad Emanuelson
ROBINHO: 7 Insieme ad Ibra regala giocate sopraffine. E’ un piacere vedergli il pallone tra i piedi e le sue giocate non sono mai fini a se stesse.
IBRA: 7 Anche se il goal non è arrivato, dimostra di avere una qualità eccelsa ad ogni partita. Anche oggi incanta e non si risparmia nemmeno in fase difensiva.
PATO: 6,5 Colpisce il palo appena entrato in campo, rischia di incrementare la sua incredibile media realizzativa ma la sfortuna oggi lo ferma. Ora vogliamo continuità di prestazioni.
EMANUELSON: 6 gli ultimi minuti lo vedono protagonista di una clamorosa azione sotto porta sventata da un miracolo di Boruc. Peccato, comunque sembra ormai aver superato definitivamente la timidezza che lo incatenava fino a qualche tempo fa
il PRE Fiorentina-Milan di Marco Rizzo
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Altra sosta: si riparte da zero.
Se la prima, quella dovuta alla Nazionale ed allo sciopero nel mese di Settembre, aveva riproposto un Milan deficitario e decisamente indietro di condizione, la seconda, quella del mese di ottobre, ci ha invece regalato un Milan su di giri, che in 7 gare ha ottenuto 6 vittorie ed 1 pareggio.
Cosa riserverà, invece, quest’altra pausa ?
Difficile prevederlo, ma il Milan prima delle Nazionali era apparso in netta ascesa. Era in forma e viaggiava al ritmo di almeno 2 gol a gara.
Tutto questo potrebbe arrestarsi, ma va detto che la prima fase di preparazione rossonera fatta durante l’estate a Milanello era indirizzata proprio allo sprint in questo periodo.
Quindi non è detto, ma è probabile che vedremo il picco di forma del Milan da qui alla sosta natalizia.
Da qui a dire che si continuerà a viaggiare con gli stessi ritmi ce ne passa.
Anche perché le prime due gare che si presentano sono due gare infide.
Se per la gara di Champions di mercoledì basta nominare Barcellona e Milan per capirne livello e prestigio, non meno importante sarà l’anticipo di Sabato con la Fiorentina.
Una Viola che, nonostante la classifica latente ed il gioco espresso, vive un momento di euforia.
Euforia nella tifoseria, dovuta al tanto bramato addio di Mihaijlovic, che riempirà lo stadio Franchi, euforia del neo tecnico Delio Rossi, certamente elettrizzato per il nuovo incarico, e certamente euforia dei giocatori, anch’essi ormai stanchi dell’allenatore serbo e certamente stimolati dal cambio di panchina.
La squadra dei fratelli Della Valle si trova al momento a metà classifica, con 12 punti, accumulati con 3 vittorie e 3 pareggi, con lo score delle sconfitte che dice tristemente 4.
In casa, tuttavia, la Fiorentina ha costruito la sua classifica negli ultimi anni e lo sta facendo anche in questa stagione.
Infatti le 3 vittorie citate, sono proprio tutte arrivate tra le mura amiche con Genoa (1-0), Parma (3-0) e Bologna (2-0), mentre nelle altre due gare interne sono arrivati la sconfitta con la Lazio (1-2) e lo spettacolare pareggio con il Catania (2-2).
Una squadra, quella di Delio Rossi, dotata certamente di talento (come non citare Jovetic e Lazzari) e di esperienza (Gilardino, Gamberini, e Natal sono tutti senatori della squadra), ma al tempo stesso non mancano problemi e casi spinosi, come quelli di Cerci, Montolivo e Vargas, entrambi sul piede di partenza già da questo Agosto, e apparsi molto demotivati in questo avvio.
L’ex allenatore del Palermo ha certamente avuto tempo per lavorare e per modificare l’andazzo. In primo luogo ha dato serenità ad un ambiente e ad uno spogliatoio ormai entrambi ridotte ad una polveriera. Poi è andato a toccare nel vivo schemi e tattiche. Niente incertezze, tra 4-2-3-1 e 4-3-3 che hanno contraddistinto il lavoro di Mhiaijlovic in questo anno e mezzo.
Rossi ha invece puntato sul suo credo: 4-3-1-2 piuttosto spigliato, giocatori al loro posto naturale e tanta intensità.
Il lavoro per lui sarà lungo e complicato, ma nonostante abbia una rosa non proprio eccezionale, ha le capacità umane e tecniche per cercare di tamponare e risolvere la situazione.
Dal canto suo Max Allegri può solo che sorridere.
Ormai l’infermeria è quasi vuota. Rimangono i lungodegenti Flamini e Cassano.
Si perché Rino Gattuso, seppur non ancora disponibile, è tornato, per la gioia di tutti, ad allenarsi ed a vedere la luce, in tutti i sensi.
Mexes, Pato e gli altri acciaccati: tutti recuperati.
Il lavoro in queste due settimane è stato proficuo, tanto a Milanello, quanto in giro per il Mondo.
Si, perché dei tanti giocatori in giro per le varie amichevoli, il solo Yepes si è dovuto spremere con due gare delicate oltreoceano.
Gli altri, chi più, chi meno, hanno tutti potuto tirare il fiato.
E questa situazione non poteva arrivare in un momento migliore.
Le tante partite che aspettano il Milan da qui a fine Dicembre, dovranno, giocoforza, vedere come protagonisti turnover e rotazione “scientifica” dei calciatori.
In modo particolare per le due prossime gare.
Ma attenzione: portare la testa già alla gara di mercoledì prossimo è quanto di più sbagliato si possa fare.
Per questo le dichiarazioni di Allegri (“Milan-Barcellona partita come una finale”) rischiano di mal indirizzare le attenzione dei calciatori.
A livello fisico, invece, ruotare le forze (almeno 4-5/11 diversi nelle due sfide) è la miglior ricetta per tenere tutti sulla corda e per arrivare meglio ai risultati.
Ma di questo aspetto ne parleremo più avanti quando si analizzeranno le probabili formazioni.
Fiorentina-Milan per qualche anno ha rappresentato uno scoglio di difficile superamento per i rossoneri.
Tendenza che si è invece decisamente invertita nelle ultime stagioni.
Ma andiamo con ordine.
Con la partita di domani sera sarà la 72esima volta che Fiorentina e Milan si incontrano al “Franchi”.
Nei precedenti 71 incontri il bilancio è favorevole alla squadra viola. Il Milan infatti ha raccolto finora ventitre vittorie, diciannove pareggi e ventinove sconfitte.
Gli ultimi precedenti, tuttavia, come detto, dicono Milan.
Lo scorso anno terminò 1-2 con i gol in apertura di Seedorf e Pato per il Milan.
L’anno precedente Huntelaar e Pato ribaltarono il gol di Gilardino regalando così la vittoria al Milan di Leonardo.
Nella stagione 2008/09, nell’ultima giornata, Pato e Kakà siglarono il risultato sul 2-0.
Nella stagione 2007/08 ancora Pato decise la sfida con il suo primo gol in trasferta con la maglia del Milan, il Milan di Ancelotti si impose 1-0.
Per trovare l’ultimo pareggio bisogna andare indietro fino alla stagione 2006/07, la sfida terminò 2-2 con le doppiette di Mutu e Gilardino, a quei tempi attaccante rossonero.
L’ultimo successo viola è invece datato 20 novembre 2005 quando una doppietta di Luca Toni e il gol di Jorgensen vanificarono il momentaneo pareggio rossonero di Gilardino.
Ma altri precedenti sono da prendere in considerazione. Quelli di Delio Rossi con il Milan.
Si, perché se con Mihajlovic il Milan vanta uno score illibato, senza sconfitte, contro l’allenatore ex Palermo si possono trovare ben 3 sconfitte negli ultimi 3 incontri.
Se si guarda invece al bilancio totale degli scontri diretti dell’allenatore romagnolo contro il Milan, si può scoprire che nei 17 match giocati, Rossi è infatti uscito vincente solo in quattro circostanze. Quello che deve far preoccupare i rossoneri è che sono tutte concentrate negli ultimi anni.
Un altro protagonista della gara vanta una particolare statistica positiva in questa sfida.
Ovviamente parliamo di Pato.
Si, perché tutti sappiamo della sua incredibile media gol in maglia rossonera, con quasi un gol ogni due partite.
Ma se si isolano gli score personali del Papero contro la Viola si scoprirà che il giovane attaccante ha già segnato ben 5 gol contro i gigliati. E ben 4 di questi al Franchi.
Per l’esattezza un gol ogni 56’ minuti in quel di Firenze.
Ma non solo : i suoi 5 gol alla Fiorentina sono sempre, poi, combaciati con vittorie rossonere.
Una vera e propria bestia nera. O forse viola. . .
Arriviamo ora al punto delicato. A quello che interessa tutti.
Le formazioni.
Per una volta sono i nostri avversari a dover fare la conta dei presenti.
E proprio da loro partiamo.
Rossi dovrà infatti fare a meno di Cassani e Kroldrup infortunati e di Natali squalificato.
A questi due si è aggiunto Jovetic, che si è infortunato nella gara della nazionale ed è in forte dubbio.
E gli infortuni, a parte quelli dell’attaccante serbo, sono tutti concentrati nel reparto difensivo che è in vera e propria emergenza.
A destra ballottaggio Romulo-De Silvestri, con quest’ultimo favorito. In mezzo spazio al capitano Gamberini affiancato da Nastasic, all’esordio, che dovrebbe vincere la concorrenza del giovane Camporese, al rientro, e di Felipe. A sinistra invece agirà Pasqual.
A centrocampo pochi dubbi : il recuperato Behrami sarà affiancato da Munari e Montolivo nel centrocampo a tre. Poco più avanti agirà Lazzari, a fare da rifinitore dietro le due punte che, nel caso andasse tutto bene sarebbero Gilardino-Jovetic, mente se quest’ultimo non recuperasse, sarebbe pronto Cerci.
Per quanto riguarda il Milan, i dubbi sono molti.
La presenza di tante alternative permette infatti ad Allegri di far ruotare le forze.
Sicuramente in porta andrà Abbiati.
La difesa a 4 dovrebbe prevedere Abate a destra, con Nesta e Thiago Silva centrali e l’eterno ballottaggio a sinistra, con Zambrotta e Antonini decisamente favoriti su Taiwo. La sensazione è che Antonini giochi a Firenze e Zambrotta contro il Barcellona.
A metà campo i dubbi maggiori.
Ballottaggi in tutti i ruoli. Davanti alla difesa, Ambrosini parte favorito su Van Bommel.
Nocerino, poi, dovrebbe essere quasi certo del posto a sinistra. Poi tre uomini per due ruoli. Aquilani, Seedorf ed Emanuelson si giocano infatti il ruolo di mezz’ala destra e quello di trequartista, La sensazione è che Aquilani giochi a centrocampo e Seedorf a trequarti. Tuttavia l’ipotesi Emanuelson dietro le punte, rimane.
Davanti affianco a Ibrahimovic(ad un passo dai 100 gol in seire A), sicuro del posto, staffetta Robinho-Pato, che al rientro sarà certamente motivatissimo.
Ad arbitrare, davanti ai quasi 40mila del Franchi, è stato designato Mazzoleni, chiamato a far meglio dei suoi recenti predecessori. Partita non facile per lui, dato che il popolo viola da sempre, ma in particolare negli ultimi anni, mostra un deciso astio verso i colori rossoneri, soprattutto dopo un arbitraggio stranamente pro-Milan dell’arbitro Rosetti di qualche anno fa.
Ma questi sono dettagli. Il focus è deve restare il campo, la prestazione, la vittoria. Non il Barcellona, non il mercato che imperversa, non altri futili dettagli.
Testa e gambe focalizzate sulla Viola!
Per inseguire la vetta. . . .
Forza ragazzi! |