09.01.11 Milan-Udinese

il POST di Marco Brucculeri

milan-udinese

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Sapevamo che il rientro dalle feste e la ripresa del campionato sarebbero stati durissimi per il Milan .
Le due partite con Cagliari ed Udinese si sono rivelate il termometro del nostro campionato.
Alla fine portiamo a casa quattro dei sei punti disponibili, ci confermiamo campioni d'inverno e, soprattutto, sopravviviamo in maniera soddisfacente (almeno nei risultati) ai tantissimi infortuni che ci stanno flagellando.
La speranza è, già a partire dalla prossima difficile trasferta a Lecce, di recuperare importanti giocatori, per tornare a giocare sui livelli che ci hanno portato in vetta alla classifica.

Tornando ad oggi ed a questa incredibile sfida con l'Udinese, possiamo raccontare di una partita che ci ha visto vivere numerose emozioni e molteplici stati d'animo.

Il 4 a 4 finale, è la sintesi di due squadre che si sono affrontate a viso aperto, di un Milan che non ha mai mollato pur nelle difficoltà e di un'Udinese che si è rivelata la miglior squadra presentatasi a S. Siro finora in questa stagione.

Il vantaggio di Di Natale nel primo tempo, pareggiato da Pato poco prima dell'intervallo, facevano presagire ad un secondo tempo diverso, un secondo tempo da Milan.
Invece è l'Udinese ad approfittare di alcuni nostri grossolani errori ed a schiacciarci con la seconda e terza rete.
Cassano in campo al posto di un deludente Seedorf (che pur nel primo tempo si era prodigato in alcune importanti chiusure difensive), da la sveglia ai nostri che trovano il momentaneo pareggio del 3 a 3 e ci fanno sperare nell'impresa, visti i dieci minuti ancora disponibili.
E' invece ancora la squadra bianconera a trovare il vantaggio ed almeno in apparenza a condannarci ad una pesantissima sconfitta.
Nel recupero, ancora la forza di volontà e la voglia di recuperare ci fanno agguantare un risultato ormai insperato ed Ibra fissa il punteggio sul definitivo 4 a 4.

Nel complesso, il gioco è stato insufficiente, le tre punte insieme, soprattutto nel primo tempo hanno allungato la squadra ed è mancato molto il Boateng trequartista visto nelle partite contro il Brescia ed il Bologna.
Mai la squadra è riuscita a verticalizzare come vuole l'allenatore ed ha invece sempre giocato per linee orizzontali, rallentando il gioco e rischiando il contropiede avversario perdendo palla.
Bene Pato sotto l'aspetto realizzativo, benissimo Gattuso e Strasser ed affidabile e decisivo come ogni volta Ibrahimovic.
Maestoso Thiago Silva.

Sottotono invece, a mio avviso, le prove di Bonera e Seedorf che sono entrati responsabilmente nelle azioni dei goal avversari.

Il Nostro girone d'andata è concluso, quaranta punti che avrebbero potuto essere di più ma che ci permettono di guardare tutti dall'alto al basso.
Sulla classifica pesano ancora i due recuperi da giocare per la seconda squadra di Milano contro Cesena e Fiorentina.
Gli allenati dal lacchè di Mourinho, vincendo i recuperi, potrebbero avvicinarsi a soli cinque punti di distanza, diventando così la nostra antagonista diretta per la lotta scudetto.

La parola d'ordine ora deve essere recuperare giocatori, forze ed energie per questo girone di ritorno.
Se pensiamo alle sconfitte patite contro Cesena, Juventus, Roma ed ai pareggi contro Catania, Sampdoria, Lazio ed Udinese, ci accorgiamo che forse fare meglio non è così impossibile.

La partita di oggi ha mille sfaccettature che sarà bello, in questi giorni, poter analizzare con le tante rubriche del nostro Milan Day.
Continuate a seguirci e sempre Forza Milan!

 

il PRE di Marco Rizzo

milan-udinese

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Giro di boa.
Con l’Udinese si chiude il girone d’andata. Un girone che ci vede indiscutibilmente primi e con le rivali che contano a distanze perlomeno rassicuranti.
Grazie ad un allenatore serio e capace (lui si, Leo…), ad una squadra che lo segue alla perfezione con uno spirito di squadra incredibile e soprattutto grazie ad una Società che ha messo su una squadra davvero competitiva ed ha saputo, dopo qualche incidente di percorso, riprendersi il Milan e darlo in mano ad un allenatore da Milan.
L’emozione per il gol di Rodney Strasser, su prima (delle tante, ne sono certo) magia di Antonio Cassano, è ancora forte, ma è già tempo di tornare in campo.
E l’emergenza che ci attanagliava a Cagliari rimane anche contro l’Udinese.

Un Udinese che può davvero rammaricarsi per le prime partite buttate al vento. Ora ha 26 punti ed è in zona Uefa. Se nelle prime giornate non avesse collezionato una sconfitta dietro l’altra sarebbe li a lottare per posti ben più prestigiosi.
Questo ci fa capire la bontà di questa squadra; squadra che ha individualità importanti come Inler, Sanchez e Di Natale, ma che ha anche un gioco corale di buon livello e certamente ben organizzato.
Una squadra da non sottovalutare, quindi.

Qualche precedente di questa sfida.
A San Siro le due squadre si sono affrontate 35 volte in Serie A. Il bilancio parla di 20 vittorie milaniste, 11 pareggi e 4 sconfitte.
Il primo incrocio risale al 1950-1951 ed è anche quello che ha fatto registrare più gol: finisce 6-2 per il Milan.
Arrivando ai confronti più recenti, i rossoneri non hanno avuto mai vita facile contro i bianconeri, che sono riusciti a 'batterlo' in tre occasioni.
Nel 2001-2002, quando Muzzi, Scarlato e Jorgensen vanificano le reti di Shevchenko e Serginho per il 2-3 finale a favore della formazione friulana, e nel 2003-2004. In quell'occasione il Milan, reduce dalla finale Intercontinentale persa contro il Boca a Yokohama, paga la tradizione negativa dell'ultima gara prima della sosta e perde 1-2. Fava e Sensini rendono inutile un bel gol di Marcos Cafu.
Anche nella stagione 2006/2007 il Milan va ko, incassando ancora un 2-3. A San Siro si gioca il 19 maggio 2007, quattro giorni prima della finale di Champions League contro il Liverpool.
Con la testa già ad Atene ed una squadra rimaneggiata, la squadra vive comunque un pomeriggio emozionante, con l'addio al calcio giocato di Billy Costacurta al suo stadio. Il difensore si toglie anche la soddisfazione di fare gol, trasformando un rigore.
Nelle ultime 5 stagioni, tuttavia il Milan ha vinto 4 volte, segnando sempre molto: nel 2004-2005 il Milan si impone per 3-1.
Nel 2005-2006 i rossoneri vincono 5-1. Nel 2007-2008 il risultato è di 4-1. L’anno successivo 5-1.
Lo scorso anno grazie alla doppietta di Huntelaar e al gol di Pato gli uomini di Leonardo (quando ancora aveva una dignità) vincono 3-2.

Veniamo alle situazioni delle due squadre.
Come sempre prima l’analisi del nostro avversario.

Guidolin ha quasi tutti gli effettivi a disposizione.
“Quasi” perché continueranno ad essere out Basta e Ferroenetti in difesa e Pinzi osserverà un turno di squalifica, per l’espulsione ricevuta nella partita casalinga con il Chievo.
L’allenatore dei friulani si dice sia indeciso su due moduli diversi.
Riproporre il 3-4-1-2 che ha fatto bene nelle partite interne, non ultime quelle con Fiorentina e Chievo, o schierare a San Siro un 3-5-2 più coperto ?
Stando alle indiscrezioni i bianconeri giocheranno più coperti, con 5 centrocampisti.
In ogni caso il ballottaggio è Badu-Denis con, come detto, il primo favorito.
Gli altri 10 resteranno comunque invariati.
Vediamoli.
In porta Handanovic, un vero e proprio para-rigori.
La difesa a 3 vedrà Benatia, uno dei migliori acquisti friulani, Coda e Zapa.
A centrocampo Isla agirà a destra e Armero, altro buon giocatore, a sinistro.
In mezzo una linea a 3 con Inler, Asamoah e, per l’appunto, Badu.
Davanti la coppia “meraviglia” Sanchez-Di Natale.
Con Denis, il centrocampo passerebbe a 4, Sanchez farebbe il trequartista e Denis la prima punta, con Di Natale al suo fianco.

Il Milan continua la sua emergenza.
Rispetto a Cagliari, recuperiamo Ibra e forse (speriamo…) Nesta, ma al contempo perdiamo Ambrosini (squalificato) e Abbiati.
Per cui la spia rossa è sempre accesa.
Veniamo alle possibili scelte di Allegri.
In porta con ogni probabilità andrà Amelia. Ha qualche problemino, ma non si farà certo scappare questa opportunità.
La difesa è il reparto dove ci sono piu’ giocatori a disposizione e che quindi da adito a maggiori scelte.
A destra Abate ha il suo posto da titolare. Come lui, in mezzo, anche Thiago Silva.
Gli ultimi due posti sono suscettibili a cambiamento.
Tutto dipende da Nesta. Il comunicato del Milan dice che si sta lavorando per metterlo in sesto per la gara.
Tuttavia, farlo giocare subito è un rischio.
Per cui in preallarme c’è Bonera. Sulla sinistra Antonini.
Il dubbio riguarda proprio il terzino sinistro: si pensa che Allegri possa preferire un terzino piu’ bloccato per contenere gli avanti udinesi, sempre temibili sul gioco sulle fasce.
In tal caso Yepes centrale (o se sta bene, Nesta) e Bonera a sinistra.
Ma il favorito rimane Antonini, con Bonera al centro.
Il centrocampo è obbligato: Gattuso e Strasser saranno i mediani al fianco di Seedorf, ancora (purtroppo) in cabina di regia.
Robinho agirà da trequartista e davanti ci saranno un Pato apparso in forma a Cagliari, ed Ibrahimovic.
Merkel e Cassano saranno due pedine importanti nel corso della gara.

Vincere sarà importantissimo.
Le altre hanno partite difficili: l’Inter del tradit…ehm… di Leonardo sarà di scena a Catania, con i felsinei arrabbiati per il trattamento ricevuto a Roma da parte del sempre pessimo Brighi.
La Juve, disastrata, giocherà a Napoli, in uno scontro diretto. Comunque vada una delle due (o magari tutte e due) perderanno punti.
La Roma sarà sul campo della Samp.
Per cui bisogna stringersi attorno al gruppo, stringere i denti e continuare a vincere. I campionati passano da questi momenti, da queste vittorie…
Il gruppo è unitissimo, e si è visto al momento del gol di Strasser.

San Siro, contento di vedere tornare una partita interna del Milan alle 15 della Domenica, vuole continuare ad emozionarsi.
Dai, Milan…


 
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