il POST Milan-Palermo di Marco Brucculeri
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Dopo il difficile inizio di stagione e la sosta per la nazionale, un po' tutti i tifosi rossoneri aspettavano questo Milan-Palermo, come fosse la partita d'inizio per il nostro campionato.
Un campionato finalmente da giocare come il Milan deve fare.
Per fortuna, l'infermeria ci restituisce dopo il lungo infortunio Robinho, dimostratosi fondamentale nella passata stagione.
Milan che mantiene fede alle aspettative e parte bene sin dal primo minuto. La squadra di Allegri, per tutta la prima frazione di gara cerca con manovre avvolgenti di scardinare la serratissima difesa rosanero. Cassano prima e Robinho poi, non sfruttano alcune buone occasioni ma ci pensa l'ex di turno Nocerino a portare in vantaggio i campioni d'Italia, appoggiando in rete su assist di Aquilani. Unica nota negativa del primo tempo, purtroppo, e' l'infortunio di Thiago Silva, costretto ad uscire dopo lo scontro con un avversario e sostituito poi da Bonera.
Secondo tempo che inizia ancora meglio di come era terminato il primo, con un Milan arrembante e deciso a chiudere i giochi per portare a casa i fondamentali tre punti.
Rispetto alle ultime deludenti prestazioni, sono proprio la corsa, l'agonismo e l'intensita' a contraddistinguere il Milan di questa sera, oltre ad una maggiore qualita' acquisita con il recupero di Robinho. Proprio il Brasiliano, con un vellutato tocco, insacca la rete del 2 a 0, chiudendo di fatto i giochi e regalando ai tifosi rossoneri un sereno e divertente proseguo di gara. Con una condizione fisica ed atletica ottimale, tornano anche le belle giocate, c'e' quindi spazio per la rete di Cassano, inbeccato da un assist di Abate che sancisce il risultato sul definitivo 3 a 0.
Le aspettative sono state soddisfatte, il Milan riparte con la giusta marcia e soprattutto, torna anche a non subire reti. La sensazione e' che si stia lavorando sulla strada giusta e che il definitivo recupero degli infortunati possa portarci quanto prima ai vertici della classifica.
Analizziamo ora nel dettaglio la prestazione dei nostri ragazzi con le pagelle Milan Day:
ABBIATI: S.V. Questa e' una delle maggiori note positive della serata. Tolti un paio di interventi in uscita alta, il nostro portiere non e' mai chiamato in causa, non corre pericoli e non subisce reti.
ABATE: 7 Spinge sulla fascia e si propone in continuazione, sfornando poi l'assist per la terza rete siglata da Cassano.
NESTA: 6,5 Non e' sollecitato come in altre occasioni e questo gli agevola il compito. Riesce comunque a vanificare ogni tentativo offensivo avversario e regala sicurezza a tutta la squadra.
THIAGO SILVA: 6 Si fa male a meta' del primo tempo e viene sostituito da Bonera. Finche' e' in campo gestisce con serenita' le non arrembanti proposizioni offensive palermitane.
ANTONINI: 6,5 Gioca una partita diligente e cerca di proporsi con frequenza in maniera efficace. Un paio di volte non sa approfittare di occasioni buone per andare al tiro ma gioca una buona gara, incidendo anche nella fase difensiva.
VAN BOMMEL: 7 Ottima partita del Generale olandese. E' sulla linea della nostra difesa quando bisogna impostare l'azione e si rende presente anche nelle incursioni offensive. A centrocampo la diga insuperabile della scorsa stagione.
AQUILANI: 7 Insieme a Van Bommel, e' questa sera il fulcro del nostro centrocampo. Gioca con qualita', corsa e finalmente anche serenita'. Se si confermera' su questi livelli diventera' fondamentale.
NOCERINO: 6,5 Mantiene fede alla legge del goal dell'ex. Corre, chiude gli spazi per coprire le incursioni di Abate e battezza contro la sua ex squadra la sua prima marcatura in rossonero.
ROBINHO: 7 Binho e' tornato e si vede. Da subito con i suoi movimenti aggiunge imprevedibilita' e fantasia alle nostre azioni offensive. Trova la sua prima marcatura stagionale e si conferma imprescindibile per il nostro gioco.
IBRAHIMOVIC: 6,5 Corre tanto, si sacrifica e dimostra, a dispetto dei detrattori, di avere tanta tanta voglia di Milan. Non trova il goal sprecando qualche buona occasione ma pensandoci bene, l'ha tenuto in caldo per la prossima volta.
CASSANO: 6,5 Belle giocate, qualche occasione sprecata ed un bellissimo goal per la rete del definitivo 3 a 0. San Siro lo ama e lui conferma il suo ottimo momento di forma.
BONERA: 6 Sostituisce il Re Thiago Silva e lo fa con sicurezza. Gli avversari di questa sera sono ben diversi dalla Juventus di due settimane fa e Daniele supera la prova.
EMANUELSON: S.V. Entra negli ultimi minuti, non entra con efficacia nei meccanismi di squadra ma il tempo e' troppo poco per giudicarlo.
EL SHAARAWY: S.V. Scampolo di partita per il faraoncino che si mette in evidenza con un bel tiro al volo di poco fuori ma gioca troppo poco per poter essere giudicato
il PRE Milan-Palermo di Marco Rizzo
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Torino ha lasciato il segno.
Inutile che qualcuno lo neghi. Inutile trovare giustificazioni.
Fa bene, tuttavia, a farlo la società: serve serenità in questo momento, serve qualcuno che tenga la barra dritta quando le cose non girano.
Ha lasciato il segno, si. Ma l’ambiente non è “in fermento”, la società non è “allo sbando” e la tifoseria non è “in rivolta”.
Si, perché purtroppo in questa sosta per le nazionali, in Italia nel teatrino chiamato giornalismo sportivo è andato in scena lo “sparala più grossa sul Milan…”. Ogni giorno una. Dichiarazioni di Ibrahimovic strumentalizzate, addirittura messo in dubbio che Ibrahimovic stesso volesse tornare dalla Svezia, Cassano che si vuole ritirare, Allegri che rischia l’esonero, una cervellotica cessione di Nocerino, Galliani furibondo, addirittura in settimana certi giornali titolavano sull’ennesimo rientro ritardato di Pato, quando alle quattro settimane (in verità lasciate molto “larghe”) specificate dal Milan al momento dell’infortunio ne manca ancora una.
Per non parlare del riprovevole attacco della Repubblica ad Abbiati.
Ma purtroppo tutto questo trova nel pessimismo cosmico e nel poco senso della realtà del gran parte dell’ormai imborghesito pubblico rossonero un terreno fertilissimo.
E cosi’ la sosta, in cui era utile ritrovare la giusta serenità, si è trasformata nell’ultima spiaggia.
Questo è diventata la sesta gara del Campionato. Questa è considerata Milan-Palermo.
Assurdo considerarla così, ma tant’è.
Senza dubbio la gara è delicata.
Il Milan arriva da soli 5 punti in 5 gare. Già due cocenti sconfitte ed un'unica, risicata, vittoria interna, un attacco che stenta a decollare, una difesa che sembra imbarcare acqua.
Il Palermo, classifica alla mano, è secondo. 10 meritati punti, squadra rivitalizzata dall’ottimo Devis Mangia e quadratura del cerchio che sembra arrivare.
Partita difficile, dunque. Ma se c’è una cosa vera tra quelle dette in queste due lunghe settimane è che il Milan non può più rallentare. Deve ingranare la marcia e partire.
Il calendario ora sembra facilitarsi. L’emergenza infortuni sembra essere rientrata, i nuovi si sono meglio ambientati. Ora si deve iniziare a camminare.
Si, perché, si dica quello che si vuole, ma il Milan ha la rosa migliore del campionato. La più forte. È ora che lo dimostri.
E lo dovrà fare, dicevamo, contro un ottimo Palermo.
3 vittorie, 1 pareggio e una sconfitta per i siciliani. 9 gol fatti e 6 subiti. 6 gol subiti in 5 gare non sembrano pochi. Ma questo dato non inganni. Infatti solo in apparenza sembra non essere superato il problema dei rosanero della scorsa stagione: i gol presi.
Se analizzati meglio si scoprirà che a parte la gara con l’Inter, in cui Mangia si era appena insediato, in cui ha subito 3 gol, il Palermo ne ha presi 2 contro il Cagliari, quando ormai la gara era sul 3-0 e i rosanero si rilassarono un po’ troppo, e uno, per una errore del portiere, con l’Atalanta.
Nessuno, poi, contro Siena e Lazio.
A parte i numeri, che possono dire o meno una verità, il Palermo in questa stagione ha certamente acquistato in compattezza. Il 4-4-2 di Mangia è molto solido, molto quadrato. Pressa alto l’avversario, e riparte in velocità. Ma non solo. Si adatta bene all’avversario: sa quando è il momento di gestire la palla, e lo sa fare molto bene, sa quando c’è da soffrire e soprattutto sa quando e come fare male in ripartenza.
Proprio le ripartenze sono l’arma forte della squadra del Presidente Zamparini. Si perché davanti il potenziale offensivo rimane di alto livello, con la velocità di Hernandez e Miccoli, aiutati dai talenti Ilicic e Zhaavi, e con Pinilla che da quella variante fisica al gioco.
Il Milan dal canto suo, come si diceva in precedenza, sta recuperando i propri infortunati.
Mexes è ormai recuperato. Cosi’ come orami lo sono, da prima della sosta ,Inzaghi e Ambrosini.
Robinho sta molto bene, Abate è recuperato e Pato sta facendo di tutto per rientrare al più presto.
Il solo Gattuso, oltre al lungodegente Flamini, rimane out per tempo, purtroppo, ancora indefinito.
Quindi la rosa ora è in gran parte a disposizione.
Ma Allegri dovrà prendere le sue decisioni considerando molti fattori.
Innanzitutto dovrà valutare la situazione dei Nazionali.
Cassano, Aquilani e Nocerino hanno accumulato minuti con la maglia azzurra.
Ibrahimovic ha giocato solo una delle due gare della Svezia, mentre Van Bommel ha giocato entrambe le gare della Nazionale Oranje.
Dal canto loro anche Yepes e Taiwo hanno accumulato minuti.
Poi andranno valutati i diversi stati di forma. Mai come in questo inizio ci sono giocatori che hanno diversa preparazione. Chi per un motivo, chi per un altro, sono tanti i giocatori che vanno monitorati in questo senso.
Infine andranno valutati i rientri dagli infortuni. E’ il caso di Robinho e Mexes: entrambi abili e arruolati. Ma il loro minutaggio e il loro reale stato di forma è tutto da verificare.
E non va dimenticato che Mercoledì si va già in campo. Torna la Champions. Per cui qualche rotazione andrà fatta.
Allegri dovrà valutare queste cose e non solo. Deve trovare qualche variante al suo gioco che fino ad ora, per vari motivi, si è rivelato un po’ “asfittico”. Poca qualità a centrocampo: qui, forse, va ricercato il motivo di questo avvio stentato a livello di gioco oltre che di risultati.
In settimana qualche idea è stata lanciata: Thiago Silva avanzato, Seedorf o Aquilani davanti alla difesa, Cassano arretrato a trequarti per dare qualche geometria interessante. Idee valide che Allegri dovrà valutare.
Il Palermo, ce lo ricordiamo tutti, in questi anni è stata un po’ la nostra bestia nera. Non solo alla Favorita, dove vincere per noi è una vera impresa titanica, e anzi, spesso siamo incappati in sconfitte cocenti.
Ma anche a San Siro, il Palermo in un paio di occasioni è venuto a dettar legge.
Il Milan, in Serie A , ospita il Palermo per la ventiseiesima volta. Il bilancio dei precedenti confronti diretti è decisamente favorevole ai padroni di casa, che hanno ottenuto 20 successi a fronte di due sole sconfitte.
Ed entrambe arrivano dopo il ritorno in Serie A del Palermo del 2004.
La prima sconfitta avviene nell’anno 2006-2007. Bresciano ed Amauri stesero il Milan: 0-2 per la squadra di Guidolin.
Poi dopo due vittorie consecutive, il 2-1 del 2007-2008 (con gol di Inzaghi e Ambrosini) ed il 3-0 del 2008-2009 con doppietta di Kaka. Poi altro 0-2: Miccoli ed ancora Bresciano a punire il Milan di Leonardo.
La scorsa stagione fu 3-1 con i gol di Pato, Ibrahimovic e Robinho.
Uno solo il pareggio nei precedenti recenti. Il 3-3 del 2004-2005 che diede lo scudetto alla Juventus, con il Milan che avanti di 3 gol si fece raggiungere.
Vediamo le scelte dei due allenatori.
Mangia ha praticamente tutta la rosa a disposizione. L’unico in dubbio pare essere, come vedremo, Miccoli.
Va annoverato che Balzaretti dovrà scontare un turno di squalifica.
Andiamo con ordine.
In porta ci sarà il greco Tzorvas. Fin ora più ombre che luci, ma il talento sembra esserci.
La difesa a 4 vedrà Pisano sulla corsia destra con la coppia Silvestre-Migliaccio al centro e con Mantovani che sostituirà Balzaretti.
A centrocampo qualche dubbio in più. Sulla fascia destra dovrebbe agire Bertolo. Garantisce a Mangia buona copertura e buona spinta.
Al centro sicuro del posto è Barreto. Gli altri due posti dovrebbero essere occupati da Della Rocca e Ilicic. Tuttavia l’impressione che Mangia voglia fare partita prettamente difensiva c’è. Per cui Acquah e Alvarez sono scelte possibili, viste in quest’ottica.
Davanti Hernandez guiderà l’attacco. Al suo fianco Miccoli sembra aver recuperato. Se non ce la farà ci sono due opzioni : Pinilla oppure l’avanzamento di Ilicic e l’inserimento di un centrocampista. Scelta quest’ultima da reinserire nell’ottica di una gara più chiusa, come si accennava in precedenza.
Allegri, dal canto suo, ha molti più dubbi.
Non rientra tra questi, il modulo. Classico 4-3-1-2 , quindi.
In porta, nonostante qualche errore di troppo, ancora Christian Abbiati.
La difesa dovrebbe vedere il rientrante Abate a destra, con Nesta e Thiago Silva al centro e Zambrotta a sinistra. Tuttavia mai come stavolta il condizionale è d’obbligo. Infatti Abate rientra da infortunio, Nesta e Thiago necessiterebbero di riposo e a sinistra ci sono più opzioni. Per questo rimangono in pre-allarme Bonera, Yepes, Antonini e Taiwo.
Mexes invece dovrebbe tornare in Champions.
A centrocampo stessa storia.
Ambrosini rientra da infortunio e ha lavorato molto in palestra. Nocerino arriva da un tour de force, cosi’ come Van Bommel. Seedorf giocherà: si, ma in che posizione ? trequartista, mezz’ala o addirittura regista ?
Stesso discorso può essere fatto per Alberto Aquilani.
Quindi il centrocampo rimane davvero un rebus. Per cui affidiamoci agli organi di stampa. Il centrocampo che tutti danno come probabile vede Nocerino (grande ex ella partita) a destra, Van Bommel davanti alla difesa e Seedorf a sinistra e con Robinho trequartista.
Tuttavia, come detto, le variabili sono molte.
Davanti zero dubbi: Cassano e Ibrahimovic. I due “stanche del calcio” cercheranno di far tornare il Milan alla vittoria. In settimana c’era l’idea di un El Shaarawy accanto all’attaccante svedese. Ma i due gol in Nazionale di Cassano hanno fatto tornare sui proprio passi lo staff tecnico rossonero.
L’arbitro sarà Valeri di Roma. Speriamo sia all’altezza.
La partita è delicata, difficile, tosta. IMPORTANTE.
Il pubblico saprà agire e reagire di conseguenza ? Riuscirà l’ormai viziato e imbolsito popolo di San Siro a tornare a dare la forza a questa squadra per vincere ?
Lo speriamo tutti e le premesse paiono esserci. Lo stadio si preannuncia pieno. In settimana molti tifosi hanno dato segno di capire il momento.
Serve anche questo importante apporto per ritornare a correre.
Speriamo bene.
Dimostriamo di essere forti. Perché si sa: non è forte chi non cade mai, ma chi ha la forza di rialzarsi. Certo, lo diceva Jim Morrison e non un esperto di calcio. Ma la valenza della frase rimane.
Forza Ragazzi! |