19.03.11 Palermo-Milan

il POST di Marco Brucculeri

palermo-milan

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E' vero che siamo flagellati dagli infortuni e dalle squalifiche.
E' vero che ad ogni partita, compresa quella di stasera, vediamo due pesi e due misure a nostro sfavore in ogni decisione arbitrale, (oggi i giocatori del Palermo hanno potuto picchiare indiscriminatamente senza mai essere ammoniti mentre i nostri, ad ogni fallo si vedono sventolare il giallo).
E' altrettanto vero, però, che se sei la prima in classifica e ti stai giocando lo scudetto, devi arrivare al campo con il sangue agli occhi per la rabbia agonistica ed avversari come il Palermo di questa sera ed il Bari di domenica scorsa li devi “sbranare”.
Invece no, abbiamo affrontato la partita con una tensione agonistica ed uno spirito combattivo degne di una passeggiata al parco con i figli. La squadra è mancata in tutto.

E' mancata l'attenzione sul goal partita del Palermo, con il giocatore rosanero che ha avuto il tempo, completamente smarcato davanti ad Abbiati, di stoppare palla ed insaccare con un tiro ai 2 km orari di velocità.
E' mancata la velocità di gioco necessaria a scardinare la difesa avversaria.
E' mancata la precisione, con un Cassano ed un Pato irriconoscibili che forse, hanno preferito mandare in campo i loro sosia della famosa pubblicità di Sky.

Nella scorsa partita contro il Bari avremmo potuto andare a + 7 dagli storicamente meno gloriosi di Milano ed invece, domani ci troveremo sicuramente ad un +2 con l'acqua alla gola.

Siamo arrivati ad un punto drammatico della nostra stagione sportiva e, cosa peggiore, ci siamo ficcati in questo pasticcio con le nostre mani, in tutto l'arco della stagione, mancando tutte le occasioni che ci si sono presentate per distanziare gli avversari.

Di sicuro, domani, la seconda squadra di Milano ci farà vedere come si gioca con la rabbia giusta per vincere un campionato e travolgerà con una goleada il malcapitato Lecce.

Sportivamente parlando sembra di vivere in un incubo.
Non mi sento di esagerare a dire, forse perchè personalmente la vedrei così, che arrivare secondi in questo campionato, vedendo festeggiare quelli la al posto nostro, sarebbe anche peggio di Istanbul.

Ora abbiamo una settimana per rimettere insieme i cocci ed affrontare il Derby decisivo per lo scudetto.
L'assenza di Ibra oggi è stata un macigno per la nostra squadra, incapace di mostrare la cattiveria necessaria per raggiungere importanti traguardi.

Prepariamoci al Derby con le numerose rubriche del nostro Milan Day e speriamo che passi presto la nottata, perchè oggi il boccone da ingoiare è amaro

 

il PRE di Marco Rizzo

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Un momento “un po’ così”.
Sembra che vada tutto storto.
L’uscita immeritata in Champions con il modesto Tottenham. Il rigore parato da Julio Cesar in Brescia-Inter. Il clamoroso pareggio interno con il Bari, che ha vanificato il possibile + 7.
La lunga squalifica di Zlatan Ibrahimovic. E come per bellezza, per finire, la clamorosa rimonta interista in Champions in casa del Bayern, con Leonardo venerato nemmeno fosse Sacchi.
Ci sarebbe tutto per demoralizzarsi, per gettare la spugna.

Invece questo è il momento di non perdere la bussola. È il momento di compattarsi tutti (tifosi eterni pessimisti compresi) attorno alla squadra. È il momento di vedere quanto davvero abbiamo fatto di buono in questo Campionato. Perché se abbiamo tutti questi punti e tante statistiche importanti (quale la migliore difesa ) un motivo ci sarà pure. Non credete ?
Compattarsi, dunque…
Ed è proprio il caso di farlo.

Perché la trentesima giornata, quella che precede uno dei Derby più decisivi di sempre, vede il Milan andare in scena in quel di Palermo, in una Favorita stracolma che spingerà la squadra rosanero verso una vittoria che scaccerebbe una crisi.

Si, perché se noi non viviamo un gran momento, il Palermo ne vive uno nerissimo.
5 sconfitte consecutive (peggiore striscia negativa) di cui una addirittura per 7-0 davanti al proprio pubblico, e obiettivi europei totalmente svaniti(anche se l’Europa League sarà garantita dalla semifinale di Coppa Italia).
Ed in mezzo tanti problemi, dai litigi tra Zamparini e Delio Rossi, ai tanti errori arbitrali, alle sparate del Presidente rosanero che un giorno si e l’altro pure minaccia le dimissioni, salvo cambiare idea due ore dopo, fino ad arrivare all’esonero di Rossi stesso, l’arrivo di Cosmi e le sue due sconfitte.
Ecco, questo è il Palermo che ci troviamo ad affrontare: una squadra ferita, che giocherà la partita con il coltello tra i denti, e che non vede l’ora di fare un risultato positivo per togliersi di dosso questo peso.
Un Palermo, che il Milan non batte in Sicilia da ben 5 anni, esattamente dal 25 Febbraio 2006, quando Inzaghi e Shevchenko fermarono il Palermo e continuavano la rincorsa alla Juve in vetta alla classifica.
Poi solo difficoltà: 3 sconfitte ed un pareggio.
Le ultime due sconfitte molto nette : entrambe per 3-1. Senza storia. Sempre con Miccoli in gol.
La precedente sconfitta fece molto parlare. Era il 2007 ed il Palermo si impose per 2-1. Dopo il gol di Seedorf (in gol 3 volte alla Favorita) Diana e Miccoli (ancora lui!) ribaltarono il risultato. Ma l’arbitro Farina fu il grande protagonista: prima non diede un netto rigore su Emerson sul risultato di 1-0. Poi il gol del 1-1 viziato da un evidente fallo di mano di Amauri. E per finire in bellezza, il gol del 2-1 che nasce da un fallo inesistente di Pirlo su Diana.
Dunque tre sconfitte consecutive nelle ultime 3.
Prima di quella era arrivato un pareggio per 0-0 nella stagione 2006/2007 con Kaka che sbagliò un rigore.
Dunque gli ultimi precedenti parlano fortemente siciliano. Il Milan quindi deve sfatare questo tabu.

Dicevamo dei momenti delle due squadre.
Vediamo qualche numero.
Il Palermo ha 40 punti ed occupa la 9’ posizione.
Ha un buon bottino di gol fatti: 44. Ma se si guarda la difesa si scopre che è la peggiore della serie A: 46 gol subiti e ben 21 di queste sono arrivate in casa.
Il Milan invece è primo da Novembre (proprio dalla gara di andata), ed ora ha 62 punti.
I gol fatti sono ben 51 (con tre attaccanti in doppia cifra come Pato, Ibrahimovic e Robinho) mentre i gol subiti (21) fanno della difesa rossonera decisamente la migliore.
Il Milan è anche la migliore squadra in trasferta. I punti realizzati sono 31 su 42, con ben 9 vittorie, 4 pareggi ed una sola sconfitta, che risale alla prima trasferta della stagione, quella di Cesena.

Veniamo alle scelte dei due allenatori.

Cosmi, che già dopo due gare rischia il posto, presentarerà la squadra molto probabilmente con il suo modulo preferito: il 3-4-1-2.
In porta andrà Sirigu, portiere sul quale il Milan ha da sempre messo un occhio.
La difesa a 3 sarà con ogni probabilità formata da Migliaccio (fuori ruolo), Munoz e Goian.
Il dubbio è proprio rappresentato da quest’ultimo. Infatti il giocatore rumeno rientra da un infortnio.
Ma con Bovo squalificato e Andelokovic che non da fiducia, dovrà stringere i denti.
I due esterni, che andranno a formare la difesa a 5 quando la palla l’avrà il Milan, saranno Darmian (di proprietà rossonera) e Balzaretti (obiettivo per Giugno di Galliani & Co.).
I centrocampisti centrali saranno Bacinovic e Nocerino.
Se stesse bene, Cosmi farebbe giocare il suo fedelissimo Liverani. Ma l’ex Perugia è davvero in precarie condizioni.
Il trequartista sarà il talentino Javier Pastore. Mentre le due punte saranno Miccoli (che, come abbiamo detto, ci fa sempre gol) e Pinilla, al rientro dopo un lungo stop.
L’unico dubbio è rappresentato da Ilicic. Il talentuoso sloveno è in corsa per una maglia da titolare.

Allegri dovrà invece fronteggiare l’assenza di Ibra.
Assenza di Ibra che si è già verificata tre volte quest’anno: 3 vittorie, con ben 4 gol di Pato.
Allegri a parte Ibra e i lungodegenti Pirlo, Ambrosini e Inzaghi, avrà tutti a disposizione.
Il modulo sarà sempre lo stesso: il 4-3-1-2.
In porta andrà Abbiati.
La difesa a 4 sarà formata da Abate , Nesta, Thiago Silva e con ogni probabilità Jankulovsky.
In questo reparto due piccoli dubbi: Nesta è diffidato e rischierebbe il Derby. Allegri potrebbe preferirgli Yepes, ma questa idea rimane remota.
L’altro dubbio è quello tra Jankulovsky, Zambrotta ed Antonini. Ma ad oggi pare proprio favorito il ceco.
Il centrocampo vede il medesimo dubbio della difesa: Gattuso è diffidato e rschia il Derby.
Anche qui, tuttavia, Allegri dovrebbe mandarlo in campo.
Con lui agiranno Van Bommel e Flamini.
Se all’ultimo prevalesse la prudenza, Emanuelson potrebbe prendere il posto di Gattuso.
Davanti pochi dubbi: Boateng-Pato-Cassano.
Boateng tuttavia arriva da un problema alla caviglia. Se all’ultimo desse forfait (difficile) sarebbero pronti Robinho e Seedorf.

L’arbitro sarà Tagliavento.
E ormai è un dettaglio da non trascurare.
Dopo Milan-Bari e l’arbitraggio di Brighi e dopo le continue lamentele di Zamparini a Palermo, questa sfida sarà davvero delicatissima dal punto di vista arbitrale.
Per noi tira una brutta aria.

L’Inter avrà vita facile in casa col Lecce (è scaramanzia!) per cui non serve dirlo: conta solo vincere.
Perché sarà fondamentale arrivare al Derby con almeno 5 punti di vantaggio.
Perché lo scudetto è “cosa nostra” e deve restarlo.
Forza Ragazzi!


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