01.05.11 Milan-Bologna

il POST di Marco Brucculeri

MILAN-BOLOGNA

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Inizia maggio, il mese delle rose.
Ci affacciamo a questo Milan-Bologna, con la consapevolezza di chi sa che mancano ancora poche goccioline d'acqua per far sbocciare la rosa del diciottesimo scudetto.
Ma non bisogna sbagliare.

La formazione schierata da Mister Allegri, risente ancora delle pesanti assenze nel reparto offensivo di Ibra, Inzaghi e Pato.
Confermato quindi il tandem d'attacco composto da Robinho e Cassano, con alle loro spalle il Principe Boateng a fare da collante con il centrocampo.
Lo stadio di San Siro è gremito ed avrebbe voluto già oggi poter gridare al cielo la propria gioa tricolore.

Il Milan parte bene, da uno spunto individuale di Flamini, all'ottavo minuto, nasce la rete dell' 1 a 0.
Rossoneri che risentono un po' dell'assenza di peso in attacco e sono così obbligati a portare molti uomini sul fronte avversario per cercare di aggirare la serrata retroguardia rossoblu.
Nei primi quarantacinque minuti abbiamo ancora due grandi occasioni, la prima con Cassano imbeccato da Ambrosini che spara su Viviano e la seconda con Flamini che non sfrutta al meglio un ottimo contropiede, tirando ancora sul portiere avversario.

Nel frattempo in tribuna arriva il Presidente Berlusconi che dopo diverso tempo riesce a concedersi la gioia di vedere dal vivo il suo Milan.
Quello a cui il Presidente dovrà assistere oggi, sarà un secondo tempo di sofferenza.

Il gioco da effettuare senza punte di ruolo è molto dispendioso e la nostra stanchezza, dal 60' in poi, sembra dar forza ad un Bologna completamente diverso da quello visto nelle ultime giornate, soprattutto contro il Napoli.
I pericoli da parte dei felsinei arrivano da due calci d'angolo che sfiorano di poco il palo di Abbiati.
I bolognesi poi protestano per l'espulsione di Della Rocca, dimenticando forse due rigori non dati al Milan per i falli in area su Boateng e Cassano.
Negli ultimi cinque minuti entra il giovane Beretta, che dimostra grande potenza fisica e disponibilità al sacrificio. Purtroppo l'emozione dell'esordio forse gli nega la gioia del goal nelle due occasioni che, comunque, si è creato da solo.
A tal proposito, l'esordio di Beretta mi ha ricordato quello a San Siro di Demetrio Albertini nel 1990, quando in una azione simile a quella creata oggi da Beretta, sparò debolmente sul portiere.

La partita si chiude quindi sul definitivo 1 a 0.
I gufi sono stati tutti rimessi al loro posto ed ormai lo scudetto è in tasca, con solo un punto necessario nelle prossime tre partite, ammesso che le inseguitrici le vincano tutte.

Continuate a seguirci su Milan Day per tutte le rubriche a commento di questa partita e per preparare al meglio quella che ormai sta per essere solo la grande festa scudetto!

 

il PRE di Marco Rizzo

MILAN-BOLOGNA

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Ultima volata. Ultimi ostacoli verso un traguardo sognato da un anno.
Ci siamo quasi…

La vittoria con il Brescia di 7 giorni fa è stata esaltante per tutti. Abbiamo saputo soffrire tutti.
Dai giocatori in campo, l’allenatore in panchina, i dirigenti in tribuna e noi, frementi davanti ai teleschermi.
Abbiamo sofferto e siamo stati ripagati. 3 punti che fanno quasi rima con scudetto.

Quasi, appunto…
La corsa non è ancora finita. Inciampare, cadere ora sarebbe una follia.
E allora ancora uno sforzo.
Perché da questo week end in poi, tutte le giornate potrebbero essere quelle buone.
La classifica parla chiaro: 8 punti (+1) sulla seconda e 9(+1) sulla terza. Ma la matematica da sempre non è un opinione, e deve venire a darci conforto, prima che possiamo stappare gli spumanti e cominciare la festa.
Ma come ? la Snai paga le scommesse sul Milan vincente… negli studi televisivi appaiono già scudetti con il numero 18…
Bhe non importa.La squadra deve essere concentrata, come è stata fino ad adesso.

Dicevamo: potrebbe essere il week end buono.
L’Inter è attesa dalla delicata trasferta di Cesena (16 punti nelle ultime 10, come Napoli e Inter), mentre noi, apparentemente, abbiamo una sfida facile.
Apparentemente… il Bologna arriva da 4 sconfitte consecutive e rivive le paure dell’ultima retrocessione, con una stagione del tutto analoga a quella di quest’anno.
La squadra che va molto bene fino a febbraio/marzo e poi basta. Si spegne. Stacca la spina.
Ora ha 40 punti (sarebbero 43, ma ha una penalità di 3 punti per le note vicissitudini societarie) e dato che la quota salvezza si è notevolmente alzata, non puo’ dormire sonni tranquilli.
Malesani, idolo fino a ieri, oggi è messo in discussione. I giocatori non sono tranquilli.
Come noi devono fare ancora 3-4 punti.
E cominceranno a provarci da San Siro.
La squadra allenata dall’ex Verona e Parma, verrà a San Siro per fare una partita in stile Mourinho con il Real Madrid (passatemi la similitudine): tutti dietro, 5 difensori di ruolo, tante randellate e pressing continuo.
Le gare che noi soffriamo. E come se non bastasse le assenze sono ancora importanti: Pato, Gattuso, Ibrahimovic, Inzaghi su tutti.
Per cui massima attenzione ai felsinei.

Vediamo qualche precedente delle sfide disputate a San Siro.
Il Milan ospita il Bologna per la 65.a volta nella storia. Il bilancio delle 64 precedenti sfide milanesi vede i padroni di casa condurre per 36 vittorie a 12 .
Il pareggio, registratosi in 16 circostanze, si è verificato per l’ultima volta il 28 ottobre 2001: Milan e Bologna chiusero a reti inviolate un match valevole per il 9° turno del campionato di Serie A 2000/01.
L’ultimo successo interno dei rossoneri è datato 22 settembre 2009: i rossoneri di Leonardo prevalsero sui rossoblù per 1-0 in un incontro valido per la 4.a giornata dello scorso campionato grazie alla rete di Seedorf al 75’.
Il Bologna non vince a San Siro dal 2-1 della 1.a giornata del campionato 2008/09 grazie ai gol di Di Vaio e Valiani, intervallate dalla realizzazione di Ambrosini.

Veniamo alle possibili scelte dei due allenatori.
Partiamo da Allegri, che tra i due sembra quello con le idee più chiare.
A partire dal modulo. Il consueto 4-3-1-2. Non si cambia.
In porta un Abbiati sempre più decisivo, anche a Brescia, in questa stagione.
La difesa rivedrà tra i titolari Sandro Nesta. Con lui sempre Thiago Silva. Ai loro lati, confermatissimi Abate e Zambrotta.
I dubbi arrivano a centrocampo: Gattuso, infortunato, non ci sarà e Van Bommel, squalificato, pure.
Allegri dovrà quindi mettere in discussione il reparto titolare delle ultime settimane. A sinistra confermatissimo Seedorf. Sulla destra agirà ancora una volta Flamini, che si sta sempre di più ritagliando un posto in questa squadra. Le difficoltà arrivano per la scelta dell’uomo davanti alla difesa.
Stando alle idee dell’allenatore, Ambrosini sarebbe il giocatore indicato. Ma rientra da un infortunio e non ha tanta autonomia.
Dall’altra parte c’è Pirlo: reduce anch’egli da un infortunio, ma ormai a pieno regime da tre settimane, con tanto di minuti importanti contro Samp e Palermo.
Però si riapre il solito dibattito: Pirlo e Seedorf possono giocare assieme ?
Tanti pensano di no, e le scelte di Allegri fanno pensare che anche lui sia di questa idea.
Tuttavia, niente è deciso.
Ad oggi Ambrosini sembrerebbe il favorito, ma le possibilità sono quasi paritarie. 51-49 per il capitano.
Davanti il trio di Brescia: Boateng, Robinho e Cassano. Con Beretta in panchina pronto a dare una mano qualora ce ne fosse bisogno.

Malesani dal canto suo ha molti più dubbi.
Perez, Esposito e Buscè non si sono allenati tutta settimana e non saranno della gara.
Come loro, anche i lungodegenti Montelongo e Garics.
A questi si è aggiunto venerdi’ l’infortunio di Gaston Ramirez, la rivelazione rossoblu di quest’anno.
Le idee iniziali erano di farlo giocare dietro a Di Vaio con una squadra ben coperta dietro.
Ma sembra che il giocatore possa essere pronto solo per la panchina.
Malesani allora dovrà scegliere con quale modulo affrontare il Milan.
Le indiscrezioni lo danno incerto su un 5-3-2 o un 4-5-1.
Partiamo dalla difesa:
nel caso fosse a cinque, gli esterni sarebbero Morleo, a sinistra, e Casarini a destra.
Con i 3 centrali Moras, Portanova e Britos.
Nel caso optasse per una difesa a 4 Moras scalerebbe a destra al posto di Casarini.
In ballo per una maglia in difesa anche Rubin e Cherubin, sulle fasce.
A centrocampo sono certi del posto Mudingayi, Mutarelli e Della Rocca.
Nel caso si scegliesse un centrocampo a tre, a copertura della difesa, saranno elusivamente loro 3 i giocatori impiegati nel reparto.
Tuttavia nelle ultime ore pare che Malesani abbia deciso di alzare Morleo (inserendo Cherubin) e di inserire anche Ekdal, che tra i centrocampisti che ha a disposizione è quello che tende ad inserirsi di piu’ in zona gol.
Davanti l’unica certezza: Marco Di Vaio.
A fianco a lui potrebbe recuperare, come detto, Ramirez. Altrimenti la squadra sarebbe solo sulle sue spalle, perché Malesani sceglierebbe uno schieramento con una sola punta.
Come avete potuto capire: tanti, tanti dubbi per il Bologna, che in un mese ha perso tutte le proprie sicurezze e sta rischiando di dilapidare tutto quello che di buono aveva fatto fin ora.

Noi, invece, dubbi non ne dobbiamo avere: vincere e solo vincere.
Gufando al sabato per sperare di vivere una Domenica di festa.
Speriamo…
Forza Ragazzi!

 
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