02.11.12 Genoa-Milan

il POST Genoa-Milan di Marco Brucculeri

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Partita collosa questa sera a Marassi per il Milan, sfociata  in una importantissima vittoria, contro il Genoa di Malesani.

Dopo un primo tempo difficile e bloccato, anche a causa delle buone occasioni sprecate dai nostri ragazzi, è Ibra a prenderci come sempre per mano, procurandosi il rigore del vantaggio. In una partita come questa, passare in vantaggio dovrebbe essere la “mazzata” decisiva per lasciare gli avversari inermi e senza la forza di provare a ribaltare il risultato.
A maggior ragione, visto che il rigore procurato dal nostro campione svedese è costato l’espulsione per somma di ammonizioni al genoano Kaladze, il Milan avrebbe dovuto congelare la partita.
Complice forse un clamorosissimo errore sotto porta di Robinho, la squadra ha invece passato, prima del raddoppio di Nocerino, alcuni minuti di sofferenza. Il pressing genoano, unito a nostre gravi leggerezze difensive, ha rischiato di costarci caro e rimettere in pista i nostri avversari.
Detto di questa nota negativa, possiamo parlare degli aspetti positivi ed importanti che hanno segnato questa nostra vittoria.

La squadra è andata a Genoa per vincere ed ha imposto il proprio gioco, cercando di scardinare una serratissima retroguardia avversaria.
Il dato sull’enorme nostro possesso palla non fa che avvalorare la tesi di un Milan incisivo e deciso, che dovrebbe solamente sfruttare meglio le occasioni da rete per chiudere prima le partite e soffrire meno.
Ora, in attesa della partita della Juventus contro il Cesena, ci godiamo due giorni da primi in classifica e soprattutto con la consapevolezza di essere sulla strada giusta per poter fare bene.

Vediamo nel dettaglio la prestazione dei ragazzi con le pagelle Milan Day:

AMELIA: 6 Decisivo in un intervento nel primo tempo, non deve compiere particolari miracoli ma contribuisce alla quarta partita consecutiva senza subire reti per la nostra squadra.
ABATE: 6,5 vince i duelli sulla fascia ed è il solito punto di riferimento sulla destra in ogni azione.
YEPES: 6 Qualche indecisione che può costare cara sull’uscita del pallone, nel primo tempo rimedia ad un errore della difesa con un ottimo intervento.
THIAGO SILVA: 6,5 Senza Nesta diventa l’unico faro a guidare la nostra difesa. Sbroglia matasse ed imposta l’azione.
ANTONINI: 5 Non riesce mai a saltare l’uomo, castrando così le possibili incursioni della squadra sul versante sinistro.
NOCERINO: 6,5 E’ vero che fallisce due importanti occasioni nel primo tempo, ma oltre a realizzare la rete del raddoppio ha una continuità incredibile nell’inserirsi senza palla per rendersi pericoloso. Instancabile
AQUILANI: 6,5 Il pallone recuperato e servito a Robinho nella ripresa vale oro. Alberto spalma la sua qualità per tutta la partita, soprattutto nella ripresa.
AMBROSINI: 6 Alcuni interventi ed alcune chiusure sembrano d’altri tempi. Buona partita quella del Capitano, peccato per la bella occasione da rete fallita goffamente nel primo tempo.
BOATENG: 7 Tanta qualità abbinata a corsa e ad una pesante presenza in campo. Spacca la fascia nell’azione del raddoppio di Nocerino.
IBRAHIMOVIC: 7,5 Rigore procurato, goal e solito sacrificio per tutta la partita. Ci fa respirare sugli angoli avversari ed è ovunque in campo rendendosi preziosissimo.
ROBINHO: 5 Goal clamoroso fallito a parte, prova un paio di tiri dalla distanza ma è oggi la brutta copia del Robinho a cui siamo abituati. Bello il pallone per Ibra nell’azione del primo goal.
SEEDORF: S.V. Finale di partita piuttosto impalpabile ma poco per poter essere giudicato.
EL SHAARAWY: S.V. Anche per il faraone pochi minuti e poche possibilità di pungere

 

il PRE Genoa-Milan di Marco Rizzo

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Tornati a volare.
La gara con il Chievo ha ridato ai tifosi rossoneri il proprio Milan.
Nessun calo di tensione, nessuna sufficienza sottoporta, nessuna recriminazione arbitrale.
È questo che vuole Allegri.
La condizione fisica arride alla sua squadra, il calendario pure.
E allora il tecnico livornese sa che deve sfruttare le partite da qui alla sosta natalizia per cercare di indirizzare una sfida con la Juventus che sembra tornata ad essere quella di qualche anno fa.

Dopo il Chievo, arriva il Genoa.
Il secondo scoglio da superare per continuare nel cammino indicato da allenatore e società: il filotto di vittorie, che data la concomitanza con partite complicate per i rivali torinesi, dovrebbe proiettare il Milan in vetta.
Ma la squadra di Alberto Malesani non vorrà certo fare la classica figura della vittima sacrificale.

Stagione complicata, quella del Grifone e del suo allenatore.
Partiti bene, infatti, i rossoblu si sono persi per strada.
Nonostante ciò la classifica dice 15 punti, con una partita da recuperare in casa. A pochi punti, quindi, dalle zone importanti, ma ad altrettanti pochi punti, ora, dalle zone che scottano.
A Genova tutti si aspettavano di più.
A partire dallo stesso Malesani, probabilmente. Che si aspettava da una rosa giovane, ma ricca di talento, come quella che ha in mano, qualcosa di diverso. Di superiore.
Probabilmente la gioventù, la conseguente poca personalità e il poco adattamento al campionato italiano di certi innesti, e la cattiva forma di altri che invece il campionato lo conoscono bene, ha trascinato giù l’intero gruppo.
Può starci. Ma ora il pubblico di Genova vuole di più. La società vuole risultati e prestazioni.
L’allenatore non è ancora a rischio, probabilmente, ma la situazione è da trattare con le pinze.

In questa situazione, rosea per il Milan, tendente al grigio per i liguri, arriva la partita di domani sera.
Una partita che è destinata a risentire dei differenti umori delle due piazze.
Indubbiamente il Milan è favorito, ma la storia dice alla squadra di Allegri, che bisogna prestare attenzione alle partite con il Genoa.
Negli anni recenti, difatti, lo score parla abbastanza chiaro.
Le ultime tre gare dirette hanno visto due volte prevalere i padroni di casa, contro un pareggio rossonero.
Per trovare una vittoria rossonera si deve andare a vedere l’annata 2007-2008, quando il Milan di Ancelotti si impose per 0-3 segnando tre gol nella ripresa con Kaka (doppietta) e Ambrosini.
La scorsa stagione, invece, il vantaggio di Pato fu vanificato dal pareggio di Floro Flores, a fermare il risultato sull’1-1
Nella precedente stagione, quella 2009-2010, il Milan guidato da Leonardo perse 1-0 con gol di Sculli in uno stadio totalmente deserto.
Nell’ultimo anno di Ancelotti, invece, il Genoa di Gasperini fermò il Milan con un netto 2-0.
Andando ancor più indietro, non si può, purtroppo non ricordare, quel Genoa-Milan del 1995 quando il giovane diciottenne Vincenzo Spagnolo perse tragicamente la vita durante sli scontri con gli ultras rossoneri.
Una pagina nera nella storia delle due tifoserie e dell’intero calcio italiano.
Negli anni tanto si è fatto per riavvicinare le due squadre.
Tanto si dovrà ancora fare.
Le due società, dal canto loro, cooperano e interagiscono con amicizia, come dimostrano i ripetuti affari tra Galliani e Preziosi.
Il passo ulteriore sarà cercare un punto d’incontro tra le due tifoserie.
Non sarà facile, ma sarebbe un passo importante per avere finalmente in Italia il segno di una parvenza di normalità e civiltà nel mondo ultras.
La fiducia viene data tutti gli anni, e perennemente è disattesa.
Tante parole, tante promesse. E poi si finisce ad avere altri scontri e si è costretti a chiudere lo stadio, a giocare la partita a porte chiuse o a vietare l’ingresso ai tifosi ospiti. Azioni necessarie che scaturiscono da situazioni assurde in una società civile.
Ma tant’è. Speriamo in un cambiamento.
Perché Genoa-Milan deve essere una partita di calcio. Solo e soltanto questo.

Una partita che i due allenatori preparano da poco meno di una settimana, e che, stando alle indiscrezioni, andranno a giocarsi come segue.

Malesani ha qualche difficoltà di informazione per qualche assenza forzata.
In particolare Bovo e Antonelli saranno assenti per infortunio, in difesa, e Palacio sarà la grande assenza in attacco, per squalifica.
L’allenatore ex Parma e Bologna ha meditato e pare essere indirizzato a schierare una squadra più compatta, più coperta. Una squadra che al tempo stesso, tuttavia, non rinunci ad avere la qualità e la quantità per andare ad offendere.
Andiamo con ordine.
Tra i pali agirà Sebastien Frey, da sempre protagonista di ottime prestazioni quando vede rossonero.
La variante è la difesa a 3, come ai tempi di Gasperini.
Al centro l’ex di turno : Khakhaber Kaladze, che ha ritrovato a Genova la sua nuova dimensione.
Ai suoi lati agiranno Moretti e Dainelli.
Altra nota peculiare della formazione che ha in mente l’allenatore genoano è un centrocampo folto e di qualità, con il compito di pressare e contrastare il possesso del Milan, per poi subito ribaltare l’azione.
Sulle fasce agiranno Mesto e Rossi, che in fase di non possesso andranno a schiacciarsi sulla linea difensiva trasformandola a 5.
In mezzo tre centrocampisti con dinamismi e qualità : Merkel, Constant e Veloso.
Tutti e tre per un motivo o per l’altro legati al Milan.
Il giovane tedesco è di proprietà del Milan e rappresenta un puntello importante per il futuro centrocampo milanista.
Gli altri due, in diverse annate, sono entrati nelle grazie della società di Via Turati, molto interessata ad acquistarli.
A completare la formazione ci saranno Jankovic, ad agire da trequartista, e Caracciolo, a fungere da unico terminale di questo inedito 3-5-1-1.
Rimangono fuori Kucka, che Preziosi ha detto essere fortemente distratto dal mercato e dall’Inter, e Jorquera, talento che pareva cristallino e che invece pare ora essersi perso per strada.

Anche Allegri ha le sue assenze.
Abbiati, Nesta, Flamini, Gattuso e Cassano formano il “reparto assenti”.
I dubbi di formazione sono sempre e costantemente gli stessi.
Il centrale di difesa, il terzino sinistro, il mediano davanti alla difesa e la mezz’ala.
I ballottaggi sono presto detti :
Bonera e Yepes si giocano il posto accanto a Thiago Silva, con l’italiano che appare favorito, non foss’altro per una normale regola di rotazione;
a sinistra soliti 3 : Zambrotta, Antoni e, più defilato, Taiwo;
davanti alla difesa Van Bommel sembra tornato in un buon stadio di forma, così come lo è Ambrosini, i due si giocano il posto fino all’ultimo;
per quanto riguarda la mezz’ala Seedorf sembra ancora risentire dei problemi cronici al ginocchio, per cui Aquilani parte in vantaggio;
davanti solito dubbio : Robinho o Pato ? la partita appare più adatta all’ex Manchester City.
Completano la formazione : Amelia, Abate, Thiago Silva, Nocerino, Boateng e Ibrahimovic.

Le condizioni climatico-ambientali, non si preannunciano delle migliori.
Su Genova è attesa pioggia incessante per tutto il giorno.
Il campo ultimamente ha dimostrato di essere totalmente inefficiente per una gara di Serie A.
Seriamo che queste due causali possano non essere fattori determinanti per l’esito della gara.
E soprattutto, dato anche quello che abbiamo detto a livello di tifoserie, speriamo tutto ciò possa non essere un fattore per eventuali problemi di ordine pubblico, che ormai a Genova sono tristemente d’attualità.

Il Milan, nonostante questa situazione certo non lo favorisca, tra terreno di gioco pesante e pressione ambientale, andrà in campo con un solo risultato nella testa.
3 punti tondi tondi da aggiungere al proprio bottino.
Per essere, per una notte almeno, là dove gli compete e dove non stava dall’ultima giornata del campionato scorso :
Per una notte in testa!
Forza Ragazzi!!!

 
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