il POST di Marco Brucculeri
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Venticinque anni fa avevo sei anni. Iniziavo ad affacciarmi al mondo del calcio cercando di carpire gli umori di mio padre durante i filmati di 90° minuto. Diventai come lui milanista e rimasi a guardare un signore che, scendendo dall'elicottero disse che il Milan aveva bisogno di ragazzi che credevano ancora nei sogni, per realizzare il progetto di far diventare i rossoneri la squadra più titolata al mondo.
Oggi, con venticinque anni di più sulle spalle, vedo i giocatori del Milan entrare in campo a Verona per la partita di campionato contro il Chievo.
Vedo nelle nostre maglie bianche da trasferta la scritta “Il club più titolato al mondo” e sotto quella scritta, la firma di chi ha realizzato i sogni di ogni tifoso rossonero.
La maglia di oggi è pesante da portare, rappresenta tutti i nostri successi e la nostra storia, è la maglia di chi deve dar continuità ad un passato glorioso e portare a casa i tre punti necessari ad allontanare l'assalto delle inseguitrici.
Il manto erboso, al limite del praticabile, di certo non rende giustizia e non agevola il fraseggio dei nostri giocolieri, la partita si presenta dura.
Il Chievo ha fermato in casa tutte le grandi e non perde in campo amico dal ventisei settembre scorso.
Al 25', cross di Cassano, sponda di testa di Ibra per Robinho e rete per il vantaggio dell' 1 a 0.
Proteste da parte del Chievo per il goal del nostro numero 70, colpevole secondo loro di aver toccato il pallone con il braccio prima di segnare.
Aspettando chiarimenti dalle varie moviole, possiamo comunque notare come il movimento di Robinho sia proteso al tocco del pallone con la spalla che invece sembra carambolare sul braccio.
Giustificabile l'eventuale errore arbitrale dal mancato movimento scomposto da parte dell'attaccante brasiliano.
Una difficile partita sbloccata quindi ma vantaggio che si spegne al 61' per il goal di Fernandes.
Aleggiano i fantasmi dell'ennesimo pareggio paragonabile a quelli di Lecce e Genoa e sale la paura per la classifica che rischia di accorciarsi pericolosamente.
Grida di gioia invece, quando all'82', il nostro Pato Patinho, da poco subentrato a Cassano, si inventa una serpentina ed insacca con una magia alle spalle di Sorrentino per il definitivo 2 a 1.
Grande soddisfazione per il nostro Papero che per l'ennesima volta spazza via le polemiche facendo l'unica cosa che gli riesce far bene, il goal, di sicuro non una cosa da poco.
Tre punti conquistati quindi, su un campo difficile ed in attesa dello scontro diretto con il Napoli la prossima settimana.
La squadra ha vinto oggi con cuore e classe, anche sotto gli occhi di Barbara Berlusconi, in un passaggio di consegne che speriamo possa portarci altri anni di gloriosa storia per il nostro Milan.
Continuate a seguire le numerose rubriche di Milan Day nell'arco di tutta la settimana e sempre Forza Milan !
il PRE di Marco Rizzo
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Ritorna il Campionato.
La Champions, con l’immeritata sconfitta contro il Tottenham , avrà lasciato qualche strascico negativo ?
Il banco di prova per il Milan, per dimostrare che la serata di martedì è stata digerita, è il Bentegodi di Verona; l’avversario: il Chievo Verona.
Il Milan, negli anni, ci ha sempre abituati a reagire alle batoste, come è stata quella dell’altra sera.
E il Milan deve farlo anche questa volta, perché Napoli e Inter incombono a -3 e -5, ma soprattutto gli uomini del Filosofo Leonardo sono lo spauracchio generale per tifosi (i più pessimisti) e l’ambiente.
Inter che, tuttavia, come ha detto Galliani in questi giorni, ha fatto solo 2 punti in più di noi, da quando è arrivato l’ “allenatore” brasiliano.
Anche se ai media piace molto farlo, è decisamente fuori luogo e statisticamente irrilevante, confrontare 8 partite del Milan, con 10 dei nerazzurri.
Ma queste polemiche lasciano il tempo che trovano, e bisogna essere concentrati sul Chievo.
Un Chievo “ammazza-grandi”.
Infatti delle prime cinque squadre in classifica, solo la Lazio è riuscita a passare con 3 punti dal Bentegodi.
Inter e Napoli hanno perso clamorosamente (2-0 i partenopei, 2-1 i nerazzurri, ma senza storia) mentre Roma e Juventus sono state raggiunte sul pareggio dal Chievo (da 0-2 a 2-2 coi giallorossi, da 1-0 a 1-1 coi bianconeri).
Il Chievo di Pioli rimane, nonostante le ultime gare appannate (soprattutto i 4 gol presi a Cagliari domenica scorsa), una delle rilevazioni di questo campionato.
E’ a metà classifica, con 31 punti, e si avvia ad una salvezza più che tranquilla.
Viene da ben 12 risultati utili consecutivi in casa ed è la quinta miglior difesa, con 27 gol subiti (2 in meno dell’Inter), ma è la migliore difesa, se si analizzano le sole partite in casa: 8 gol in 12 partite.
Una squadra che oltre all’ottima difesa, ha in Pellissier un uomo di ottima qualità offensiva, al quale il Milan, ovviamente dovrà fare i conti.
Se il Chievo è un ottima squadra sul proprio campo, il Milan è la miglior squadra in trasferta del campionato: 7 vittorie, 4 pareggi e una sola sconfitta rimediata a Cesena, alla seconda giornata.
Vediamo qualche precedente.
Buona la tradizione dei rossoneri nelle gare esterne contro i clivensi: le tre vittorie di misura consecutive negli ultimi tre incontri, fanno pendere la bilancia dei precedenti decisamente dalla parte dei rossoneri che si sono imposti per 5 volte, mentre le vittorie dei veneti sono soltanto 2, con il pareggio che si verificò soltanto nella prima sfida di Serie A fra le due formazioni.
Dicevamo delle ultime tre trasferte : nessun tifoso del Milan si sarà dimenticato le emozioni della gara della scorsa stagione. Le parate clamorose di Dida (che si era reso protagonista della papera al Bernabeu solo tre giorni prima) e i due gol di Nesta nel finale di gara, a fissare l’1-2 finale.
L’anno precedente fu Seedorf a decidere la gara: finì 0-1, con Ancelotti ad esultare con Galliani dalla tribuna, dopo essere stato espulso.
Per trovare l’ultimo precedente della serie di tre vittori, bisogna andare al campionato 2006-2007. Anche allora finì 0-1. Il marcatore decisivo quell’anno fu Marek Jankulovsky.
Veniamo alle scelte dei due allenatori.
Partiamo da Pioli, e partiamo dagli assenti : saranno squalificati i due difensori, solitamente titolari, Mandelli e Sardo; Luciano e Marcolini saranno fuori per infortunio. In dubbio rimane il trequartista Bogliacino.
A seguito di queste defezioni, Pioli schiererà probabilmente, nel suo classico 4-3-1-2 :
- In difesa giocheranno Frey a destra e Mantovani a sinistra. In mezzo giocherà sicuramente Cesar, alto difensore centrale che avrà il compito di marcare Ibrahimovic.
Il suo compagno verrà fuori dal ballottaggio tra Morero (favorito) e Andreolli.
- Il centrocampo vedrà Rigoni davanti alla difesa, con Fernandes sul centro destra e Constant sul centro sinistra.
Il dubbio rimane sulla trequarti : se recupera Bogliacino, gioca lui. Altrimenti si parla di un possibile utilizzo di Guana, per essere più abbottonati. Parte meno favorito Pulzetti.
- In attacco c’è da decidere il compagno di Pellissier.
Ad oggi il favorito è Thereau, ma “El Diablo” Granoche e Moscardelli rimangono in corsa.
Veniamo alle delicate scelte di Allegri.
Dopo aver clamorosamente toppato la formazione anti Tottenham , inserendo Seedorf, con la sola conseguenza di regalare un tempo agli inglesi, Allegri deve riabilitarsi agli occhi di tifosi e critica.
Dovrà come sempre fare conto con gli infortunati. Eccoli : Bonera, Inzaghi, Ambrosini, Roma, Pirlo e Zambrotta.
Recuperano, invece, Abbiati e Boateng.
In porta, come detto, tornerà Abbiati.
La difesa a 4 vedrà Abate a destra, Nesta e Thiago Silva centrali, e Antonini agirà sulla sinistra.
A centrocampo tornerà senza dubbio Mark Van Bommel, davanti alla difesa.
Gli altri due, usciranno da un ballottaggio a tre tra Merkel, Gattuso e Flamini, con il tedesco e Rino favoriti.
L’attacco, come sempre, sarà l’ardua scelta di Allegri. Ibra, nonostante la cattiva prestazione di Martedì, giocherà certamente. Al suo fianco il solito dubbio : Pato o Cassano ?
Io non avrei dubbio: il nostro Campionato dipende dai gol di Pato. Non dobbiamo perderlo…
Sulla trequarti, pochi dubbi : gioca Robinho…
Ricapitolando : Abbiati; Abate, Nesta, Thiago, Antonini ; Gattuso, Van Bommel, Merkel; Robinho; Pato, Ibrahimovic.
Nella formazione, come abbiamo detto, ci sarà con tutta probabilità Gattuso.
Lasciatemi dire, in conclusione, due parole su di lui.
Si sta decisamente ingigantendo troppo questa storia. Si sta esagerando.
Capita, è già capitato, e certamente ricapiterà.... si è scusato, per cui era il caso di andare avanti.
Ed invece no: il carico da novante buttato dai tabloid (definirli giornali è troppo, non ci riesco. Potevo chiamarli spazzatura, ma sono stato gentile) non ha fatto che alimentare polemiche e contro polemiche.
Vergognoso il comportamento di Gattuso ? può darsi. Ma sicuramente schifose le parole degli inglesi. Da querela.
Sono venuti qui a San Siro per provocare Gattuso, dato che ammonito rischiava la squalifica. Ci sono riusciti.
Un bravo a Crouch e Mister Razzismo, Joe Jordan, che quando giocava qui non gli faceva così schifo l’Italia. Strano come cambiano le idee.
Gattuso uscito con un ginocchio sanguinante (11 punti); Gattuso insultato tutta la gara dalla panchina degli Spurs; Gattuso provocato e colpito a palla lontana da Crouch.
Questo è il carnefice che hanno fatto passare i giornali e le tv.
Complimenti.
Questo, voglio sperare, non rovina certo quello che è Gattuso come giocatore, come uomo e come professionista.
Anche se ho sentito dubbi, perplessità e commenti poco carini su di lui anche dall’Italia e dai nostri stessi tifosi. Assurdo.
Fortunatamente la Società non si è lasciata scuotere. Rimane la fiducia in Rino.
E anche la Uefa non ha perso la testa. Arriverà una squalifica, si. Ma quelle probabili 2 giornate, saranno la giusta penalità per cio’ che ha fatto.
Rimarranno a bocca asciutta le educande che chiedevano una stangata.
Ed attenzione: gli inglesi hanno svegliato il can che dorme… ma ne riparleremo piu’ avanti.
Per chiudere, per questo Chievo-Milan :
Domenica, i rossoneri vestiranno una maglia d’eccezione, come d’eccezione è la ricorrenza per il quale viene indossata : una maglia autografata dal Presidente Berlusconi per celebrare i suoi 25 anni alla guida del Milan.
25 anni ricchi di gloria e successi.
25 anni unici nella storia del calcio.
25 anni irripetibili da qualunque altra Società.
Festeggiamo la ricorrenza con una vittoria… Per la classifica, per i tifosi ma questa volta, in particolare, per il Presidente!
Forza Ragazzi!
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