il POST di Marco Brucculeri
(clicca l'immagine per ingrandirla)
Giovedi scorso, ho avuto la possibilità di vedere su Milan Channel, l'allenamento e soprattutto la partitella giocata dalla squadra in preparazione a questo delicato anticipo del sabato sera, tra Juventus e Milan.
Della partitella in famiglia di due giorni fa, mi colpirono l'agonismo e la voglia di vincere delle due squadre schierate da Mister Allegri, parte di uno stesso Milan ma divise per l'occasione dai colori delle pettorine.
Grande agonismo dicevamo e grande voglia di vincere anche in allenamento.
Quando a Milanello gli allenamenti si svolgono in questo modo, a fine stagione ci si tolgono sempre grandi soddisfazioni.
Nonostante la sofferenza che, da tifosi, si prova a guardare la partita , temendo che possa accadere il peggio in qualsiasi momento della gara, realisticamente parlando, stasera sembrava impossibile che il risultato potesse essere diverso dalla vittoria.
Di fronte a noi abbiamo trovato una Juventus confusa, impaurita, povera di qualità e di organizzazione che, obbligata a travestirsi da leone per il nome che porta, si trova invece a saper solo miagolare come un gattino.
Il Milan ha controllato la partita dal primo all'ultimo minuto, rischiando di trovarsi sul vantaggio di 2 a 0 già dopo venti minuti con le grandissime occasioni capitate ad Ibra e Cassano.
Abbiati, per la seconda partita consecutiva dopo quella vinta lunedi scorso contro il Napoli, non ha dovuto effettuare nemmeno una parata. I nostri avversari infatti, oggi come lunedi scorso non hanno mai tirato in porta.
Tutto questo è merito di una nostra grande organizzazione di gioco, perfettamente orchestrata da Allegri ed innescata dalle preziose prestazioni dei nostri giocatori, meritevoli tutti di essere ingranaggi ben oliati di un progetto che ormai è realtà.
La gestione di questa partita, può trovare difetto solo nel non esser stata più cattiva nel chiudere l'incontro.
Avremmo forse potuto evitare di aspettare con ansia il fischio finale, chiudendo molto prima la gara ma, calcolando anche l'improvvisa assenza di Pato per influenza poco prima dell'inizio di gara, non abbiamo di certo di che lamentarci.
Ogni volta che la squadra attacca da la sensazione di poter far male.
Ibra forse non sta attraversando il miglior momento di forma della stagione ma il suo contributo è sempre prezioso.
Quando in attacco hai la fortuna di poter schierare giocatori come Ibrahimovic, Boateng, Cassano e Robinho, non ti aspetti certo che la rete della vittoria debba essere segnata dall'eterno Rino Gattuso.
Invece questa sera i tre punti sono firmati dal nostro capitano numero otto, con un tiro dal limite dell'area che, pur non essendo fortissimo, beffa Buffon e segna la nostra importantissima vittoria sul campo Juventino.
Da segnalare, per dovere di cronaca, la direzione di gara a mio avviso un po sbilanciata in favore bianconera da parte dell'arbitro Rizzoli, purtroppo non nuovo a questo tipo di prestazioni.
Per motivare le perplessità in merito alla direzione di gara possiamo per esempio citare la giusta ammonizione per Gattuso su fallo di mano, non bilanciata però dalla mancata ammonizione di Martinez che nel corso della gara, di falli di mano ne ha commessi due.
Forzata mi è sembrata anche nel finale l'ammonizione per Ibrahimovic, che dopo l'ingiusta ammonizione subita contro il Genoa, resta a rischio squalifica al prossimo cartellino giallo.
Speriamo che assegnando questi cartellini gialli al nostro fuoriclasse svedese, “la fortuna”, non voglia distribuirli in maniera tale da fargli saltare il derby tra qualche settimana.
Possiamo comunque essere grati alla squadra per la prestazione di questa sera che, come dice il grande Direttore Suma, fa scattare per la squadra meno gloriosa di Milano la “legge delle cinque T” (TuTTi a nanna a meno oTTo)
il PRE di Marco Rizzo
(clicca l'immagine per ingrandirla)
Parola d’ordine : non fermarsi.
Non ora. Non sul più bello.
Ora che con le due difficili vittorie di Verona e contro il Napoli abbiamo rimesso le mani decise sullo scudetto.
Ora che c’è da dare un colpo di grazia ad una rivale di sempre.
Ora che c’è da scoraggiare una rimonta che in molti, a quanto pare, vorrebbero.
Non ora. Non sul più bello.
Le prossime due gare, trasferta a Torino prima ed a Londra poi, ci diranno davvero cos’è il Milan di quest’anno.
Andiamo a Torino come meglio non potevamo sperare: noi arriviamo da due vittorie esaltanti, abbiamo recuperato Pato, abbiamo ritrovato Boateng ed i gol di Ibra. Subiamo pochi gol e ne facciamo tanti davanti.
La Juve è nel suo peggior momento stagionale: dopo la vittoria con l’Inter, ha perso due volte per 2-0 meritatamente contro Lecce e Bologna.
Delneri è sulla graticola, lo spogliatoio è una polveriera, la società non sa che fare ed il pubblico è in rivolta.
Basta una scintilla per accendere la miccia e fare scoppiare tutto.
E il fiammifero dobbiamo buttarlo noi. Senza se e senza ma. Bisogna vincere.
Proprio per la situazione in cui si trova la Juve, una partenza forte del Milan, rappresenterebbe uno scoglio difficile da arginare.
Su questo dovrà lavorare Allegri, sempre più sicuro al timone di questa squadra.
Cosa che, dicevamo, non accade a Delneri.
Troppi infortuni, troppi alti e bassi. Un gioco provinciale, nessun giocatore in grado di fare la differenza e soprattutto nessuna invenzione tattica per uscire dai momentacci. Senza contare una difesa colabrodo.
Ed in questi casi i numeri spiegano meglio di mille parole il momento della squadra.
Settimo posto con 41 punti, fuori da tutti i piazzamenti europei.
Fuori da Coppa Italia (ai quarti) ed Europa League(ai gironi senza vincere una partita).
Su 27 partite in campionato, sono già 8 le sconfitte bianconere. Ben divise tra casa e trasferta. 8 pareggi e solo 11 vittorie.
41 gol fatti (buon bottino) ma ben 34 quelli subiti (21 in casa).
Numeri impietosi.
A fare da contraltare ci sono quelli rossoneri.
Primo posto incontrastato da 18 giornate.
Ancora in corsa in Champions (negli ottavi) e in Coppa Italia (in semifinale).
Miglior difesa con solo 20 gol subiti (10 in casa e 10 fuori) e miglior attacco con 49 gol (di cui 30 in casa).
Ben tre giocatori in doppia cifra in campionato : Ibrahimovic (14), Pato (11) e Robinho(10).
E con 13 marcatori diversi, il Milan è la squadra che ha mandato in gol più giocatori.
Le differenze sono imbarazzanti, viste così.
Ma il calcio ci ha insegnato in molte occasioni che i numeri contano sino ad un certo punto.
Ed allora squadre che hanno motivazioni incredibili, possono, con la forza della disperazione, ribaltare risultati già scritti.
Ed è il rischio che si corre a Torino.
Quelle che prima abbiamo annotato come cose negative (pubblico contro, allenatore in bilico ecc) posso tramutarsi in motivi per cui lottare, in motivazioni.
Ed allora la gara non va sottovalutata. La testa non deve andare a Londra o al Derby che ci aspetta tra poche settimane.
Testa assolutamente all’Olimpico di Torino.
Ora vediamo qualche precedente di gare giocate a Torino tra Milan e Juve.
In campionato Milan e Juventus si sono affrontate 75 volte, con i rossoneri vincitori in 20 occasioni, i bianconeri invece capaci di imporre il fattore campo 34 volte, mentre il numero dei pareggi è 21.
L’ultima vittoria esterna risale alla scorsa stagione quando il Milan di Leonardo si impose con un netto 3-0. In vantaggio con Alessandro Nesta al 28’, la squadra rossonera chiuse i conti con una doppietta del brasiliano Ronaldinho .
L’ultimo pareggio tra le due formazioni è invece datato 12 marzo 2006. Al termine della partita fu 0-0, nella 29.a giornata del campionato 2005/06.
L’ultima vittoria dei padroni di casa risale invece al 14 dicembre 2008 quando i bianconeri si imposero per 4-2.Decisero la gara le reti di Del Piero al 16’ su rigore, di Chiellini al 34’ e la doppietta di Amauri (41’ e 69’), mentre per i rossoneri le reti di Pato (31’) ed Ambrosini (56’), servirono solo per limitare il passivo.
Saranno ben sette gli ex del match: ben 5 quelli che giocano nel Milan.
Nicola Legrottaglie, dopo 154 partite ufficiali e 9 reti segnate con la maglia della Juventus è passato nella scorsa finestra di mercato al Milan. Oltre a lui ci sono Gianluca Zambrotta (297 presenze ufficiali, 10 gol), Zlatan Ibrahimovic (92 presenze e 26 reti), Filippo Inzaghi(165 presenze, 89 gol) e Christian Abbiati.
Sulla sponda juventina, gli unici giocatori ad avere indossato entrambe le casacche sono Marco Storari, che ha disputato 13 gare con il Milan nella stagione 2006-2007. L’ex Cagliari Alessandro Matri, ha invece disputato una sola partita ufficiale con il Diavolo, ma vanta molte presenze nella Primavera rossonera allenata da Franco Baresi nel 2002-2003.
Veniamo a quelle che potrebbero essere le scelte dei due allenatori.
Per quanto riguarda Delneri i dubbi riguardano solo l’attacco.
Il modulo infatti è deciso: sarà il solito 4-4-2.
In porta farà ritorno dopo la squalifica Gigi Buffon.
La difesa a 4 vedrà Sorensen a destra, con Barzagli-Bonucci coppia centrale e Chiellini nel ruolo di terzino sinistro.
Il centrocampo schierato a 4 prevederà Krasic e Martinez come esterni, mentre i due centrocampisti centrali saranno Felipe Melo e Claudio Marchisio.
I dubbi, dicevamo, riguardano la spalla di Matri, sicuro di un posto.
Al momento pare favorito Luca Toni, ma Del Piero in primis, ed in secondo luogo anche Iaquinta, sono in corsa per un posto.
L’allenatore Juventino non potrà contare su : Grosso, Salhiamidzic, Rinaudo, De Ceglie, Sissoko, Aquilani, Quagliarella e Pepe (squalificato).
Veniamo al Milan.
Allegri ha scelto bene contro il Napoli e stando alle notizie che circolano starebbe pensando di confermare in toto la squadra.
Veniamo ai punti certi.
Innanzitutto il modulo: 4-3-1-2.
In porta ci sarà Abbiati.
In difesa Abate e Jankulovsky agiranno da terzini, mentre la coppia più forte del Mondo, quella formata da Thiago Silva e Nesta, completerà il reparto.
A centrocampo ci sono pochi dubbi : Gattuso e Van Bommel sono certissimi. I due infatti non ci saranno a Londra.
Il terzo centrocampista dovrebbe essere Flamini, ma Merkel e Boateng sono in corsa.
Il trequartista uscirà dal ballottaggio Boateng-Robinho-Seedorf, con il ghanese favoritissimo e l’olandese con poche possibilità. Robinho è apparso un po’ stanco nelle ultime gare, e potrebbe riposare in vista della trasferta di Londra.
I dubbi sono in avanti : 3 giocatori per due posti.
Ognuno ha le sue buone probabilità, per diversi motivi.
Ibra è Ibra: ha ritrovato il gol ed è determinante per il gioco della squadra. Tuttavia ha subito un problemino nella giornata di Martedì, già totalmente assorbito.
Pato si è davvero svegliato: gol decisivi e prestazioni supero. E’ il momento di sfruttarlo.
Cassano ha riposato e riposerà con il Tottenham: ha quindi possibilità di giocare Sabato.
Se dovessi puntare due lire direi che giocheranno Pato ed Ibrahimovic.
Ma tutte le alternative sono valide. Gira voce che Allegri in gran segreto stia preparando un tridente con Cassano-Ibra-Pato. Staremo a vedere.
Ad arbitrare, dopo le polemiche, ci sarà Rizzoli. Un arbitro affermato per una grande sfida. Dovrà essere bravo e concentrato. Dopo le polemiche create ad arte nel corso di queste due settimane, non sarà facile.
Si diceva, gara fondamentale.
Vincere per mettere pressione all’Inter e al Napoli, impegnate rispettivamente con un Genoa ridotto all’osso dal giudice sportivo ed un Brescia desideroso di punti.
Vincere per garantirsi un Derby, quasi certamente, da prima in classifica.
Vincere per caricarsi in vista dell’impresa che ci aspetta a Londra.
Vincere… e basta!
Forza Ragazzi!
|