13.02.11 Milan-Parma

il POST di Marco Brucculeri

Il calcio è lo specchio della società, in molti sostengono questa teoria. In un Paese ormai abituato a rovesciare posizioni spiando dal buco della serratura, ecco che tutti attendono e guardano a questo Milan-Parma, con l'occhio di chi si aspetta il passo falso decisivo della capolista, per l'ormai certa (secondo gran parte della stampa) rimonta da parte della sponda meno gloriosa dei Navigli.Bisognava tornare ad essere il Milan oggi, per far capire agli altri che, se ci vedono piccoli, è perché dal basso non vedi chi è in cielo e spicca il volo.

Il Mister Massimiliano Allegri aveva detto che sarebbe stata una partita fondamentale per riprendere, in un momento delicato e decisivo della stagione, quella marcia indispensabile per restare in vetta. Così è stato.La squadra ha risposto oggi alla grande, regalando con continuità giocate di altissimo livello, finalmente abbinate a concretezza e cattiveria agonistica.Il risultato è un rotondo 4 a 0 al Parma, meritevole comunque di essersi presentato a San Siro con uno schieramento votato al gioco e non con i catenacci “stile anni trenta” che siamo tristemente abituati veder fare ai nostri avversari.

Fin dalle prime battute, quindi, rossoneri determinati e determinanti nelle giocate.Grande assist di Ibra per l'inserimento di Seedorf che supera il portiere ed insacca la rete del vantaggio. Grande soddisfazione per l'olandese che al suo rientro torna al goal e soprattutto ci fa rivedere una rete segnata con un inserimento del centrocampista ormai sconosciuto nel nostro gioco dal giorno dell'infortunio a Boateng.Passano pochi minuti ed è Antonio Cassano, servito dal più bell'assist della carriera di Gattuso, a siglare la sua centesima rete in serie A e la seconda di questa sfida.Grande Milan dunque, capace nei primi quarantacinque minuti di aprire e chiudere la partita.

L'inerzia del match non cambia nemmeno nella ripresa e Robinho, entrato al posto dell'applaudito Seedorf, mette a segno la doppietta per il definitivo poker.Decisivo, anche in queste due reti del brasiliano, l'apporto di Ibrahimovic e Cassano, superlativi nel creare gli spazi, trovarsi in triangolazioni e mandare in porta il compagno.Non solo attacco comunque. Da sottolineare le ottime prove di Oddo, dei due centrali Nesta e Thiago Silva e di Merkel, ormai spendibile a centrocampo in maniera affidabile e qualitativa.

Un bel sabato dunque, che ci regala una domenica tranquilla e la possibilità di vedere con relativa rilassatezza i risultati delle nostre avversarie negli scontri incrociati tra Roma-Napoli e Juventus-Inter.Chi oggi ci spiava dalla serratura sperando in un nostro passo falso è rimasto deluso, speriamo possa esserlo ancor di più anche domani sera, trovando una Signora ben abbottonata, seria e ben coperta, nel freddo inverno di Torino.

il PRE di Marco Rizzo

milan-parma

(clicca l'immagine per ingrandirla)

Il peggio è passato ?
Si, il peggio è passato… Se ci limitiamo a parlare dell’emergenza infortuni, c’è il sentore che questa settimana si rivelerà cruciale nella nostra stagione.
Perché proprio nella settimana più importante fino ad ora, quella che porta a Milan-Parma prima, ed a Milan-Tottenham poi, riusciamo quasi a svuotare la nostra infermeria.
E questo è fondamentale per poter competere a tutti gli obiettivi.

Andando nello specifico, per la gara coi ducali dovremmo (il condizionale è sempre d’obbligo in questi casi) recuperare Pirlo e Sandro Nesta.
Si, quel Sandro Nesta che i media dicevano dovesse stare fuori due mesi ed invece, a distanza di nemmeno 3 settimane sarà di nuovo a disposizione.
E poi Pirlo: piaccia o non piaccia, abbiamo sentito la sua mancanza.

In Milan-Brescia e Bologna-Milan, in cui Allegri gli inventò a puntino un ruolo tutto nuovo, noi abbiamo giocato le nostre migliori gare. Senza dubbio.
E poi Milan-Roma e l’infortunio dopo una ventina di minuti. E poi il buio, almeno sotto il punto di vista del gioco.

Sulla via del recupero (forzano per esserci col Tottenham) anche Abate e Boateng.
E quindi l’infermeria che fino a settimana scorsa contava ancora 9-10 presenti, ora conta solo i 3 lungodegenti: Zambrotta, Ambrosini, Inzaghi (in rigoroso ordine di rientro.)
Avere la rosa a disposizione non potrà che giovare nell’arginare questa mini-crisi che ci sta attanagliando.

Mini-crisi, si. Non disfattismo totale come dicono i media o come in coro gli vanno dietro alcuni tifosi del Milan incontentabili.
Perché forse ce lo siamo dimenticati. Ed allora facciamo tutti insieme un opera di rinfresco di memoria: Il Milan è primo in classifica dal 10 novembre. Ha 3 punti sulla seconda e 5 sulla diretta concorrente.
Migliore difesa e terzo miglior attacco.
Nettamente la miglior squadra esterna per punti fatti.
Ha due giocatori tra i primi marcatori del Campionato (Ibra a 13 e Pato a 9).
Se questa è crisi….

Va detto però, che un ulteriore passo falso aprirebbe inevitabili contestazioni e preoccupazioni. Soprattutto perché andiamo verso una gara importantissima come quella di martedì con gli Spurs di Harry Redknapp.
Ed allora, attenzione al Parma.

Squadra tra le più altalenanti. Partenza disastrosa e Marino in bilico. Poi il rilancio e le vittorie in fila, con addirittura un 1-4 in casa della Juventus.
Poi ancora un evidente calo. Nelle ultime 6, una vittoria, un pareggio e 4 sconfitte. E tra queste gare, anche l’eliminazione dai quarti di finale di Coppa Italia contro il Palermo (solo ai rigori però).
Ma in tutti questi alti e bassi di risultati la squadra di Marino ha comunque espresso un discreto calcio. Soprattutto a livello offensivo. Anche se i numeri non lo testimoniano. Ma non sempre lo fanno.
E anche il mercato di Gennaio ha dato una mano in questo senso: Amauri e Palladino sono arrivati a dare man forte in questo senso.
I gol fatti dai gialloblù sono 23, mentre quelli subiti sono addirittura 30.
Se si analizza il cammino esterno del Parma, i numeri sono impietosi: 11 gare giocate, con 2 vittorie, 2 pareggi e ben 7 sconfitte. I gol fatti sono 12 (di cui 4 tutti nella stessa gara a Torino) e ben 22 (su 30 totali) subiti.
Un cammino alquanto deficitario.

Veniamo a qualche precedente tra Milan e Parma a San Siro. Gara che negli ultimi anni ha quasi sempre significato vittoria rossonera.
Milan e Parma, si sono incontrate a San Siro 19 volte: 11 le vittorie rossonere, 2 quelle parmensi, 6 i pareggi. Il Milan è andato a segno 34 volte, mentre il Parma solo 17.
L'ultimo precedente a San Siro tra Milan e Parma, risale alla scorsa stagione, quando all’11’ giornata, una doppietta di Marco Borriello regalò la vittoria ai rossoneri.
Per l’ultimo successo dei ducali bisogna tornare indietro di quasi 15 anni, alla stagione 1996-1997, quando i ragazzi allora allenati da Carlo Ancelotti si imposero per 1-0, grazie alla rete di Stanic.
Due stagioni fa, invece, ci fu l’ultimo pareggio: al vantaggio di Seedorf al 53’, rispose Pisanu al 73’.

Questi i risultati delle ultime 7 gare disputate a San Siro tra le due formazioni. Ovvero da quando è arrivato Ancelotti al Milan.
STAGIONE 2002-2003
MILAN-PARMA 2-1
Marcatori: 48' Pirlo (rig.), 63' Filippini E., 70' Pirlo (rig.).
STAGIONE 2003-2004
MILAN-PARMA 3-1
Marcatori: 33' e 52' Tomasson, 65' Shevchenko, 82' Gilardino.
STAGIONE 2004-2005
MILAN-PARMA 3-0
Marcatori: 34' Kakà, 62' Tomasson, 71' Cafu.
STAGIONE 2005-2006
MILAN-PARMA 4-3
Marcatori: 24’ Cannavaro, 27 aut. Cardone, 29’ Gilardino, 36’ Kakà, 70’ Marchionni, 81’ Shevchenko, 85’ Marchionni.
STAGIONE 2006-2007
MILAN-PARMA 1-0
Marcatori: 76' Inzaghi
STAGIONE 2007-2008
MILAN-PARMA 1-1
Marcatori: 43' Seedorf, 73' Pisanu
STAGIONE 2009-2010
MILAN-PARMA 2-0
Marcatori: 12’ Borriello, 93’ Borriello
Dunque in 7 confronti, un solo pareggio e ben 6 vittorie.
Un ruolino di marcia da non interrompere.

Veniamo a quelle che potrebbero essere le celte dei due allenatori.

Marino ha relativamente pochi problemi di formazione.
Ha praticamente tutta la rosa a disposizione, ad eccezione di Pisano e Marques ancora infortunati e di Morrone, squalificato.
Sembrava che anche Palladino e Galloppa dovessero dare forfait, ed invece ci saranno.
Per cui, ampia scelta per l’ex allenatore dell’Udinese, che proporrà il suo classico 4-3-3.
In porta andrà Mirante.
La difesa a 4 vedrà senza dubbio Zaccardo a destra, Paci e Lucarelli centrali e Gobbi a sinistra.
Unico dubbio è rappresentato da Paletta. Il giocatore era titolare fisso, ma sta vivendo un periodo difficile dopo la gara con il Genoa in cui si è reso protagonista di clamorosi errori.
Il centrocampo a 3 vedrà Dzemaili in mezzo, con Candreva e Valiani ai lati. Anche qui un dubbio: Galloppa ha recuperato e potrebbe partire dall’inizio al posto di Valiani.
Davanti si giocano il ruolo di prima punta Crespo e Amauri, con l’italobrasiliano favorito.
Al suo lato agiranno Angelo (che in non possesso andrà ad agire da quarto di centrocampo) e Giovinco, fresco di convocazione con la Nazionale e qualche minuto giocato in Germania-Italia.

Veniamo alle scelte di Allegri.
Tanti i giocatori a sua disposizione, a differenza dell’ultimo periodo.
In porta andrà Abbiati.
La difesa a 4 vedrà Oddo sulla fascia destra e Antonini su quella sinistra.
In mezzo, Nesta non verrà rischiato (andrà forse in panchina). Per cui al fianco di Thiago Silva andrà uno tra Legrottaglie e Yepes, con il colombiano favorito.
Il centrocampo a 3 prevederà Van Bommel davanti alla difesa e Gattuso sul centro-destra.
Sul ruolo di mezz’ala sinistra sono in ballo in tanti: il favorito pare essere Flamini, ma Emanuelson, Merkel e anche Pirlo non sono certo fuori dai giochi.
A trequarti giocherà probabilmente Robinho, a meno che il Mister voglia farlo riposare in vista della Champions. In tal caso, sfida a due tra Merkel e Seedorf.
Davanti Ibra, nonostante tutte le volte che esca dall’Italia dichiari che è stanco, giocherà senza dubbio. Al suo fianco pare favorito Cassano, per il solo motivo che non potrà giocare in Coppa.
Per cui, ricapitolando : Abbiati; Oddo, Yepes(Legrottaglie), Thiago Silva, Antonini; Van Bommel, Gattuso, Flamini (Merkel), Robinho (Seedorf); Ibrahimovic, Cassano (Pato).

L’arbitro della gara sarà De Marco. Con lui abbiamo un buon score. Importante sempre tenere sotto osservazione la faccenda arbitri : anche a Genova i dirigenti del Milan sono andati via col broncio. Il gol genoano nasce da un inesistente fallo di Ibra.
E dopo le gare con Catania e Lazio, l’attenzione deve essere sempre alta. Anche perché la nostra diretta concorrente sembra vivere un periodo di “fortuna” con le giacchette nere.

Il peggio è passato, dicevamo… ma attenzione a non farlo tornare: perdere questa sfida sarebbe clamorosamente dannoso.
Vincere per rialzarsi dopo due pareggi, e vincere per cercare di guadagnare punti sulle dirette concorrenti. Dirette concorrenti che si sfidano tra loro in questa giornata. Roma-Napoli e Juventus-Inter saranno in scena questa giornata.
La gara col Parma acquista quindi ancora più importanza.

La sesta di ritorno vedrà come titolo: “ fuori i secondi “. Vediamo di essere ancora noi i primi.
Forza ragazzi, continuiamo a vivere il sogno

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