06.11.11 Milan-Catania

il POST Milan-Catania di Marco Brucculeri

MILAN-CATANIA

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Con la mente e tutto l’affetto possibile rivolto ai nostri connazionali che stanno vivendo momenti drammatici a causa del maltempo, ai quali mandiamo tutto il nostro sostegno per le difficoltà di questi giorni,  ci accingiamo a commentare la partita di oggi che vede il Milan affrontare in questo turno di campionato l’ottimo Catania allenato da Montella.

Nelle conferenze ed interviste pre partita, Mister Massimiliano Allegri, aveva indicato come fondamentali i 3 punti da ottenere oggi, anche a discapito del bel gioco. Il Milan oggi è andato ben oltre, archiviando la pratica con un rotondo e roboante 4 a 0, peraltro contro una squadra storicamente ostica come i rossoblù siciliani.

Il Milan ha dimostrato grande grinta e voglia di fare bene, non permettendo mai al Catania di provare ad incanalare la partita su binari a lui favorevoli ma superando in scioltezza l’ostacolo con una grandissima qualità.
Sin dalle prime battute di gara evinceva chiaramente il tipo di Milan di oggi.
Approccio alla partita perfetto, pragmatico, concreto ed inaspettatamente spettacolare  viste le tante assenze.
La difesa, pur concedendo sempre qualche occasione di troppo agli avversari, è tornata ad essere ermetica, fattore importantissimo per poter puntare con decisione al traguardo della vittoria finale.
Il rigore trasformato da Ibrahimovic è stato dunque solo l’apripista al poker rossonero, completato con  la bellissima rete di Robinho per il 2 a 0, quella di Seedorf in collaborazione con la difesa catanese per il 3 a 0 e quella di Zambrotta per il definitivo 4 a 0.
Peccato non aver potuto completare la festa gridando di gioia alla possibile quinta rete, mancata di un soffio da Super Pippo Inzaghi, finalmente in campo dopo tanto tempo, negli ultimi 20 minuti di gara.

Vediamo ora nel dettaglio la prestazione dei nostri ragazzi con le pagelle Milan Day :
ABBIATI: 6 Ordinaria amministrazione, dimostra però scioltezza e sicurezza ad ogni chiamata in causa.
ABATE: 6 Spinge meno del solito a causa dell’accentrarsi del gioco verso il triangolo Robinho, Ibra, Seedorf. Si prende una ammonizione evitabile. Per il resto sempre presente in ogni fase.
BONERA: 6 Buon primo tempo, esce ad inizio ripresa per un piccolo infortunio. Nel ruolo di centrale da il meglio di se, forse troppe volte in carriera lo abbiamo visto sacrificarsi a destra.
THIAGO SILVA: 6,5 Sicurezza abbinata a classe sopraffina, questo è Thiago Silva. Non una partita plateale ma puntuale e precisa pur con i giri del motore al minimo.
ZAMBROTTA: 6,5 Trova la sua seconda rete con la maglia del Milan a tre anni di distanza dalla prima. Giusto premio per un campione serio che anche oggi, pur non potendo offrire prestazioni d’altri tempi, si mette al servizio della squadra ed offre affidabilità.
AQUILANI: 6 Offre copertura e sostanza al nostro centrocampo. Si propone meno di altre volte in fase offensiva ma con i tre davanti oggi, sembra quasi non sia necessario. Mette nel primo tempo una palla veloce e tesa per Ibra che  purtroppo non la sfrutta.
AMBROSINI: 6 Sfiora il goal e dimostra che le opache recenti prestazioni, erano frutto di una condizione fisica ancora approssimativa.
EMANUELSON: 7 Finalmente una bella e solare prestazione del nostro olandese col 28. E’ sempre nel vivo dell’azione, recupera importanti palloni e serve i compagni con lanci precisi e funzionali al buon fine dell’azione.
SEEDORF: 6,5 Anche lui manca il goal in un paio di occasioni ma nel triangolo con Robinho ed Ibrahimovic è sempre presente con giocate di alta scuola. Spingendosi troppo avanti rischia a volte di schiacciarsi sulla linea degli attaccanti e lasciare un po’ scoperto Zambrotta.
IBRAHIMOVIC: 7,5 Segna, serve assist e come sempre accentra il gioco d’attacco verso i suoi piedi. Il pallone che mette ad Inzaghi per il possibile 5 a 0 è da applausi a scena aperta.
ROBINHO: 7,5 Si procura il rigore, inventa la seconda splendida rete e per tutta la gara mette la sua qualità al servizio della squadra e della vittoria. Ora che Cassano è indisponibile per noi diventa ancora più importante il suo apporto.
YEPES: 6 Sostituisce Bonera ad inizio ripresa e con serenità argina gli avversari in una partita comunque già archiviata.
INZAGHI: 6 Torna Pippo e subito rischia di infiammare lo stadio con una rete sfiorata di un soffio. Per lui non è un momento facile ma avrà sicuramente avvertito l’affetto di San Siro.
ANTONINI: S. V. Entra nel finale a sostituire Seedorf, fa il suo ma è poco per essere giudicato

 

il PRE Milan-Catania di Marco Rizzo

MILAN-CATANIA

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Colpiti. Ma non affondati.
Senza alcun dubbio questa settimana è stata caratterizzata dai problemi di Antonio Cassano.
Tutto l’ambiente rossonero è stato colpito duramente. Dai dirigenti ai giocatori, finendo ai tifosi, che, davvero come raramente era successo, hanno subito il colpo.
Cassano è un personaggio a cui non puoi non affezionarti. Puoi giudicarlo male per qualche suo errore, puoi inveire per qualche errore in campo. Ma poi ti mostra il suo talento immenso. Poi ti fa una battuta. Ti mostra la sua solarità. E cedi: gli perdoni gli errori e ti affezioni.
È scontato dire che tutti siamo sollevati nel sapere che ora sta bene. Che tornerà a giocare fra qualche mese più carico di prima. Che tutti lo aspettiamo.
Ma lo show, come si suol dire, deve continuare.
E i tempi frenetici di questa calcio impongono alla squadra di staccare la testa da quello che succede e succederà al Policlinico di Milano e riattaccarla al campo. A Milan-Catania, per l’esattezza.
Perché in settimana il pareggio con il Bate Borisov ha lasciato l’amaro in bocca.
E bisogna rifarsi.

A San Siro però arriva una squadra tutt’altro che facile da affrontare.
Probabilmente la squadra più in forma del campionato.
Il Catania di Vincenzo Montella che ha stupito tutti per gioco, personalità e spigliatezza. E risultati.
Il Catania si trova infatti al quinto posto in classifica, al pari del Napoli.
Ma non solo. Gli etnei hanno già affrontato Inter, Juventus, Napoli, Genoa, Fiorentina e Lazio. E i punti con queste squadre sono stati ben 9, frutto di 2 pareggi esterni (con Lazio e Fiorentina), 1 pareggio interno (con la Juventus) e le due vittorie in rimonta per 2-1 con Inter e Napoli.
Una squadra, dunque, che non scherza e che ha il vizio di fermare le grandi.
Una squadra che ha un suo gioco ben definito e che non ha timore a provare ad imporlo anche in trasferta. Si, perché questo era il grande problema del Catania. Grande squadra tra le mura amiche ma squadra da serie B fuori casa. Quest’anno ancora non sono arrivate vittorie. Ma il triplo pareggio in rimonta a Novara, Firenze e Roma, dove aveva ampiamente meritato di portare a casa i 3 punti, dimostrano come questa squadra ormai abbia superato il tabù trasferta.
Grazie anche e soprattutto a Montella ed al suo gioco, veloce, frizzante ma che riesce ad essere anche equilibrato ed efficace.
Partito tra lo scetticismo generale ha saputo davvero dare una identità precisa alla sua squadra. Sarà pronto alla serie A cosi’ presto , ci si chiedeva qualche mese fa.
Bhe, dopo i primi mesi di Catania, dopo l’avventura agrodolce con la Roma, la risposta inizia ad avere i connotati di un si deciso.
L’allenatore campano ha saputo modificare il suo iniziale 4-3-3 troppo offensivo, sapendolo portare ad un 5-3-2 più accorto, ma che comunque non rinuncia ad offendere.
Ha saputo fare scelte coraggiose. Quel Maxi Lopez lasciato costantemente in panchina per lanciare la coppia Gomez-Bergessio poteva essere un azzardo da pagare. È invece a pagare è stata la sua scelta.
Oggi i due rappresentano forse una delle coppie-gol più in forma.

Il Milan, invece, si è ritrovato a dover rimettere cerotti nella propria rosa e a dover tornare a far di conto per avere 11 giocatori da schierare.
Purtroppo la situazione Cassano, oltre ad addolorare a livello umano, è una dura botta a livello di campo.
Fantantonio va infatti ad aggiungersi a Mexes, Nesta, Gattuso, Flamnini, Pato infortunati, e a Nocerino-Boateng, squalificati.
8 assenti. Ancora una volta in emergenza.
Dalla sua parte, il Milan, ha il fatto di aver avuto ben 5 giorni per recuperare dalle fatiche e dalle delusioni della Bielorussia, dove qualcuno (vedi Van Bommel e Zambrotta) è anche riuscito a riposare.
Allegri avrà abbondanza, come sempre, solo in difesa. A centrocampo ed in attacco avrà gli uomini contati.

Proprio in questa gara che riveste un importanza visibile a livello di classifica.
Il Milan, infatti, con 17 punti è riuscito a scalare la classifica e a piazzarsi in vetta, a soli due punti dalla Juventus.
Una Juventus di scena a Napoli. E proprio la concomitanza con questa gara rende la gara casalinga dei rossoneri ancora più importante.
Inoltre Lazio ed Udinese avranno gare casalinghe con, rispettivamente, Parma e Siena. Per cui la in alto, probabilmente, continueranno a volare.
Fallire questa gara, mancando i 3 punti, vorrebbe dire arrestarsi clamorosamente. Vorrebbe dire fare un passo indietro, e senza passare dal via...
Il Milan non se lo può affatto permettere. Per cui la prestazione, sempre al centro dei voleri dirigenziali, per una volta andrà accantonata. In ogni modo dovranno arrivare i tre punti.

Tre punti che in casa col Catania, tra l’altro, non arrivano da ben 3 stagioni.
Nelle ultime due gare interne tra rossoazzurri e rossoneri, il risultato è stato sempre di pareggio.
E per di più è stato il Catania ad andare sempre in vantaggio.
Lo scorso campionato col gol di Capuano, raggiunto poi da Inzaghi.
Due anni fa furono Maxi Lopez e Ricchiuti a portare il Catania sullo 0-2. Gli uomini di Leonardo rimontarono poi con una doppietta di Marco Borriello.
Per trovare una vittoria rossonera bisogna andare all’ultimo anno di Carlo Ancelotti e Kaka al Milan. E proprio il Bambino d’oro decise l’ultima sfida. 1-0 agli uomini di Zenga.
Guardando in generale sono 14 gli scontri diretti a Milano tra le due squadre. Il Catania non è mai riuscito a vincere, mentre lo score dice 5 pareggi e 9 vittorie interne.

E allora vediamo con quali uomini Montella e Allegri stanno pensando di giocarsi la gara.

Montella pare avere le idee chiare, con solo un paio di dubbi.
Il modulo, innanzitutto, sarà l’ormai collaudato 5-3-2.
Davanti ad Andujar si giocano un posto da terzino destro il recuperato Potenza e Lanzafame.
Il trio di difensori centrali vedrà l’ex rossonero Legrottaglie a comandare la difesa.
Affianco a lui Spolli e Bellusci. Sulla corsia di sinistra agirà invece l’ottimo Marchese ammirato contro il Napoli.
Centrocampo a 3 con l’unico dubbio di Montella. Chi affiancare a Lodi ed Almiron ? se la giocano Ricchiuti e Del Vecchio. Sembra favorito proprio quest’ultimo.
Davanti, come detto, l’ottima coppia Gomez-Bergessio.
Maxi ancora in panchina.
Fermi ai box, e quindi indisponibili per la gara, invece, ci sono Suazo, Silvestre, Izco, Biagianti e Llama.

Il Milan invece ha praticamente gli uomini contanti.
Davanti ad Abbiati giocheranno Abate e Thiago Silva sicuramente. Come detto in precedenza, l’unico reparto in cui Allegri può ruotare qualche uomo è proprio la difesa. Ed allora ecco i due dubbi : Bonera-Yepes e Zambrotta-Taiwo-Antonini.
Dai due ballottaggi verrà completata la difesa. Ad oggi sembra che Bonera e Zambrotta debbano uscire vincitori.
Davanti a loro Seedorf, Van Bommel ed Aquilani.
Qui il dubbio è rappresentato dal mediano davanti alla difesa : Van Bommel, che ha riposato in settimana, parte favorito sul Capitano Ambrosini.
A trequarti invece spazio ad Urby Emanuelson.
Davanti zero dubbi: Robinho e Ibrahimovic dal primo minuto, a completare il 4-3-1-2 di Allegri.
In panchina oltre ad El Shaarawy dovrebbe fare ritorno anche Pippo Inzaghi.
Assieme a loro due e ad Amelia, anche Antonini, Taiwo, Yepes e Ambrosini.

L’arbitro della sfida sarà Gervasoni. E proprio sugli arbitri siamo qui ogni settimana a ribadirlo : vogliamo equità!
Arriviamo da un Roma-Milan pessimamente arbitrato e da un Bate-Milan ancor peggio, se possibile..
Speriamo che la situazione possa normalizzarsi.

La gara si giocherà finalmente di domenica pomeriggio, come tradizione imponeva fino a qualche anno fa.
Chissà se questo, nonostante l’incombente pioggia che bagna Milano, riuscirà finalmente a portare qualche spettatore in più a San Siro anche in partite non di cartello.

A San Siro sicuramente no, ma senza dubbio nella tranquillità di casa sua, un tifoso particolare, più importante di tutti, ci sarà.
La sua presenza la sentiranno vicina i propri compagni. La sentiranno vicina i tifosi. La sentiranno sportivamente avversa i giocatori del Catania. Un tifoso in più. Un tifoso speciale: Antonio Cassano.
Giochiamo per lui. Vinciamo, per lui!
Forza Ragazzi… e forza Antonio!

 
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