09.09.11 Milan-Lazio

il post Milan-Lazio di Marco Brucculeri

post milan-lazio

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Alcuni dicono che i problemi non esistano, ma siano in realtà delle opportunità per trovare delle soluzioni. Diciamo che questa sera, per la prima di campionato, ci siamo creati da soli una enorme opportunità di portare la partita dal dramma all'esaltazione.

Sicuramente, i primi venti minuti che hanno visto protagonista una Lazio dinamica, aggressiva e dai ritmi altissimi, sono stati favoriti da un approccio alla gara da parte dei campioni d'Italia tutt'altro che confortante. Questo aspetto, si evinse anche nella partita di Pechino, quando pur trionfando davanti alla seconda squadra di Milano, concedemmo l'intera prima frazione di gara per un approccio mentale sbagliato. Mister Allegri dovrà lavorare su questo fattore, che rischia di essere determinante per il risultato finale. Se stasera avessimo avuto un approccio adeguato, saremmo qui a commentare tutt'altra partita ed una sicura vittoria.

Milan lento, impreciso e sulle gambe per i primi minuti, tanto è bastato però per portare i biancocelesti al doppio vantaggio targato Klose e Cissè.

Sembrava una serata surreale, come quando ti suona la sveglia e nei minuti che passi a letto prima di alzarti fai un incubo. Per fortuna poi la sveglia è suonata forte e squillante; grande triangolazione tra Aquilani e Cassano, assist del barese per Ibra che accorcia le distanze. Pochi minuti dopo, angolo perfetto di Aquilani sulla testa di Fantantonio che insacca per il definitivo 2 a 2.

Certo, andando al riposo sul 2 a 2, avremmo sperato in una ripresa carica di soddisfazioni per ottenere la vittoria finale. Purtroppo invece, il nostro urlo di gioia è stato strozzato più volte sul più bello per l'imprecisione dei nostri che sotto porta si sono divorati numerose importanti occasioni. Aggiungeteci pure quattro fuorigioco inesistenti fischiati ai nostri attaccanti lanciati a rete ed una Lazio appagata dal risultato di parità, pronta a spezzettare il gioco e perder tempo in ogni frangente, ecco che si materializza un pareggio per questa prima stagionale.

Andiamo avanti, la prima partita è stata giocata e nonostante non sia finita come avremmo voluto, in fin dei conti per come si era messa avrebbe potuto andare anche molto peggio.

Vediamo ora nel dettaglio le pagelle dei nostri ragazzi per questo Milan-Lazio:
ABBIATI: 5.5 Incolpevole sui due goal laziali, non da quella sensazione di sicurezza assoluta che lo ha contraddistinto nella scorsa stagione. Salvato da Nesta nella ripresa per una uscita a vuoto su Cissè, può fare sicuramente meglio per essere l'Abbiati che tutti conosciamo.
ABATE: 7 Si sacrifica su tutta la fascia e si propone puntualmente per saltare l'uomo e mettere dentro cross. Ditelo anche a Prandelli.
NESTA: 6 Soffre la velocità di Cissè, si lascia beffare da Klose per il goal dell'1 a 0 laziale ma poi salva il risultato con un intervento nella ripresa da assoluta tempesta perfetta.
THIAGO SILVA: 6,5 E' l'uomo in più del nostro reparto difensivo, sicuro e preciso, parte in sordina come tutta la squadra e nella ripresa torna ad essere una grandine nera a scagliarsi su ogni folata avversaria.
ANTONINI: 5 Incerto sui due cross laziali che portano alle due reti, nella ripresa cerca di proporsi ma non basta.
AMBROSINI: 6 Cerca di proporsi in attacco ma spesso è ignorato dai compagni nelle incursioni offensive, il capitano fa il suo in mezzo al campo.
GATTUSO: S.V. Non stava molto bene per un problema ad un occhio riacutizzatosi poi dopo il goffo scontro con Nesta, viene sostituito subito da Van Bommel
AQUILANI: 6,5 Volenteroso, dimostra qualità e capacità di inserirsi bene da subito nei nostri schemi. Finalmente uno che batte bene i calci d'angolo.
BOATENG: 6 Il principe corre e lotta, non è devastante come in altre occasioni ma ci prova. Nel finale si infortuna alla spalla e viene sostituito da Pato.
IBRAHIMOVIC: 6,5 E' sempre il faro del nostro attacco, segna la prima nostra rete ma non concretizza in un paio di occasioni la possibilità di vincere la gara.
CASSANO: 7,5 Il migliore in campo. Inventa, crea, segna e fa assist. Antonio è cresciuto ed ora deve mantenersi su questi livelli, per il bene suo e nostro.
VAN BOMMEL: 6 Sostituisce Gattuso ed è la solita diga a centrocampo, sicurezza.
NOCERINO: 6 Una sufficienza di incoraggiamento per il buon Antonio che corre e cerca di aiutare i compagni. Sostituisce Aquilani nella ripresa.
PATO: 5,5 Entra bene nei minuti finali, tornando anche a recuperare palloni in difesa. Pesa sul suo giudizio la grossa occasione sprecata nel finale, peccato.

Ora guardiamo a Barcellona, dove servirà ben altro Milan per arginare i campioni d'Europa. Noi ci saremo, continuate a seguirci con le numerose rubriche di MilanDay!

 

il PRE Milan-Lazio di Marco Rizzo

MILAN-LAZIO pre

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“L'astinenza è una buona cosa se praticata con moderazione”, diceva Freud.
Sicuramente lui si riferiva ad altri tipi di astinenza, ma quella che abbiamo dovuto osservare noi in questi mesi è stata altrettanto snervante, alleviata solo in piccola parte da amichevoli e discorsi-mercato.
Un astinenza da calcio. Un astinenza da Milan.
Finalmente si riparte.

Ora che i signori del calcio si sono degnati di trovare uno straccio di accordo e di non continuare con una querelle tanto stucchevole quanto incredibile per le sue fattezze.
Quindi dopo una delle soste più lunghe di sempre, torna la Serie A. E ritorna in grande stile, con l’anticipo che mette di fronte i Campioni di Italia contro una delle poche squadre che l’anno scorso non hanno perso contro i rossoneri(due pareggi tra biancocelesti e il Milan nella passata stagione). Non solo: la Lazio è stata indubbiamente una delle regine di questo mercato appena trascorso.
Subito partita vera, quindi. Questo Milan-Lazio ha tutti i crismi del test probante.

Due squadre che in settimana, poi, dovranno affrontare la campagna europea. La gara, quindi, potrebbe risentirne, anche se la sistemazione al Venerdì dovrebbe scongiurare questa eventualità.
Gli impegni delle due squadre, tuttavia, sono diametralmente opposti.
Si, perché mentre la Lazio affronta all’Olimpico il modestissimo Valsui, nella prima gara dei gironi di Europa League, il Milan vola al Camp Nou, contro la squadra più forte del mondo.
Ma, come detto, questo non dovrà, o forse è meglio dire non dovrebbe, deconcentrare la squadra.

Dicevamo in apertura che lo scorso anno la Lazio fermò il Milan sia all’andata che al ritorno. Nello specifico, a San Siro finì 0-0. In pareggio anche 2 delle precedenti 4 gare. Entrambe le gare terminate per 1-1. Nel 2007-2008 con i gol di Bianchi e Oddo, e nel 2009-2010 con gol di Borriello e Lichtsteiner.
Anche due vittorie negli ultimi 5 precedenti: il 2-1 del 2006-2007, che segnò l’esordio con gol di Ricardo Oliveira, ed il 4-1 del 2008-2009, con uno splendido gol di Gianluca Zambrotta, che andò a ribaltare il momentaneo gol del pareggio del neo interista Mauro Zarate.
Per trovare l’ultima vittoria biancoceleste a San Siro (in Serie A) bisogna risalire al 3 settembre 1989: i biancocelesti s’imposero per 1-0 grazie ad un autogol di Maldini.

Le squadre arrivano alla gara in momenti diversi. La Lazio è galvanizzata dagli ottimi acquisti sul mercato e dalla loro resa, l’ambiente è spavaldo e le dichiarazioni dei protagonisti preparano una Lazio combattiva.
Il Milan è stato dimezzato, causa pausa delle nazionali, in questa settimana e deve fronteggiare il “caso” Inzaghi, escluso dalla Champions da Allegri. Inoltre il mercato ha lasciato qualche strascico e qualche dubbio nei tifosi. Come se non bastasse, come si diceva inizialmente, la gara a Barcellona tiene all’erta tutto l’ambiente.
Quindi la gara, già complicata di suo, acquisisce sempre di più le fattezze del big match in tutto e per tutto.

Nel frattempo Allegri e Reja preparano le due squadre. Vediamo come.

L’allenatore biancoceleste deve affrontare le sicure assenze di Marchetti, squalificato, e Radu, infortunato.
In dubbio rimangono Stendardo, Sculli e Stankevicius. Tutti e tre lavorano in gruppo, ma sono reduci da infortunio. Nessuno dei citati dovrebbe, comunque, rientrare tra le 11 scelte di Reja.
Il modulo sarà il rodato 4-2-3-1. Dopo un estate di tentativi a vuoto, l’ex allenatore del Napoli ha deciso di tornare al vecchio.
In porta andrà il vice di Marchetti, Bizzarri.
Davanti a lui ci saranno sicuramente il brasiliano Dias e l’ex Palermo e Genoa, Biava.
Sulle corsie, in 3 si giocano 2 maglie. Konko e Zauri rimangono i favoriti, ma Scaloni potrebbe sorprendere.
I due mediani a centrocampo saranno quasi certamente l’ex Brocchi e Ledesma. Matuzalem spera in una maglia da titolare, ma molto probabilmente si accomoderà in panchina per poter entrare a gara in corso.
La linea a 3 dietro alla punta, che sarà certamente il tedesco Klose, vede pochi dubbi: un trio d’eccellenza, con un pallino rossonero come Hernanes, un milanista sfegatato come Mauri e uno che con il Liverpool ci ha fatto soffrire: Cissè.
Una squadra che negli 11 titolari è assolutamente competitiva per la Serie A.
E attenzione che tra le pubblicizzate Napoli e Juventus potrebbe spuntare proprio la squadra del Presidente Lotito.

Veniamo ad Allegri ed i suoi dubbi.
Premetto che provare a stilare una possibile squadra oggi, con tutte queste assenze in settimana per le Nazionali e per eventuali scelte conservative in vista della Champions, non è facile. Ma ci proviamo.
In porta, Abbiati, miglior portiere italiano mai troppo considerato, tornerà tra i suoi pali.
A destra nella linea a 4 di difesa agirà Abate, sempre vittima di poca, se non nulla, considerazione da parte del Ct.
Sulla fascia opposta Zambrotta dovrebbe essere della gara. Anche se per potergli permettere di giocare Barcellona e Napoli ravvicinate, viste anche le non perfette condizioni degli ultimi giorni, Allegri potrebbe decidere di schierare uno tra Antonini e Bonera Venerdì.
In mezzo, salvo sorprese, ci saranno Nesta e Thiago Silva. Anche qui, tuttavia, scelte conservative potrebbero intervenire. Yepes, quindi, si tenga pronto.
A centrocampo Gattuso, squalificato in Champions, sarà della gara. Affianco a lui Van Bommel agirà da mediano davanti alla difesa.
Sul ruolo di mezz’ala sinistra se la giocano Seedorf e Aquilani, con l’olandese favorito. Dietro le punte, chiaramente, Boateng, ad agire da incursore.
Le punte, ecco. Qui il rebus che durerà tutta la stagione. Chi affianco a Ibrahimovic (che giocherà, nonostante la caviglia ballerina) ?
Robinho sembra, almeno per questa gara, tagliato fuori, per piccoli problemi fisici che lo attanagliano e che gli hanno fatto saltare Brasile-Ghana di Lunedì.
Cassano e Pato, dunque. La logica direbbe che sfruttare la vena ritrovata di Cassano con la Lazio e la velocità di Pato a Barcellona, sarebbe la scelta più saggia.
Per quanto riguarda El Shaarawy : se Robinho recupererà almeno per la panchina, per lui è prevista la tribuna. In caso contrario, sarebbe lui a sedersi affianco a Max Allegri.

Tutto, quindi, è pronto per il ritorno dei campioni nella loro casa.
San Siro, nonostante il giorno insolito, vedrà numerosi spazi vuoti in meno rispetto all’anno scorso, dato anche il buon andamento della campagna abbonamenti.
Tifosi che non vedono l’ora. Tifosi stufi di vacanze e scioperi. Tifosi che la pensano come il vecchio Sigmund : astinenza, si, ma con moderazione

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