il POST Milan-V.Plzen di Marco Brucculeri
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E' giusto riconoscersi i propri meriti, senza cadere nell'errore di sottovalutare la vittoria di questa sera per la seconda giornata di Champions League. Si, perchè il Viktoria Plzen, squadra sulla carta più difficile da pronunciare che da affrontare sul campo, ha fatto di tutto per potersi trasformare da vittima predestinata, a sorpresa capace di fare il colpaccio. Il Milan ha il dovere, dopo l'importante pareggio ottenuto a Barcellona, di puntare dritto alla vittoria del girone. Questa sera ci sono state molte luci e qualche ombra sulla nostra partita, vediamo insieme di analizzarle.
Partiamo subito dagli aspetti positivi che sono in primo luogo il recupero di Zlatan Ibrahimovic. Ibra questa sera ha fatto con il Milan come fa un papà quando si accorge che il figlioletto è stanco di camminare.... l'ha preso sulle spalle. Lo svedese è tornato in gran spolvero e ci fa sognare il fatto che non abbia ancora raggiunto la miglior forma a causa del recente infortunio. Altro aspetto positivo e fondamentale di questa sera è stato l'atteggiamento della squadra ed il modo di stare in campo. Si è rivisto un pressing alto sull'uscita della palla avversaria. Questo è il marchio di fabbrica delle squadre di Allegri ed è un meccanismo di squadra che abbiamo fatto benissimo per la prima metà della scorsa stagione, con il risultato di piombare in vetta alla classifica di serie A. Certo, il fatto che piano piano si stiano recuperando i vari infortunati, rende molto più agevole il cercare di sviluppare un certo tipo di gioco ma la squadra ed il Mister vanno elogiati per aver rispolverato questo atteggiamento alla prima occasione dove fosse possibile attuarlo. Questi sono i principali aspetti positivi di questa sera, oltre comunque al non aver subito reti per la seconda partita consecutiva e non aver abbassato il ritmo anche dopo il doppio vantaggio.
Certo ci sono anche aspetti meno positivi che sono emersi, come il numero di palle goal concesse ai modesti avversari e l'incapacità di sbloccare già nella prima frazione di gara il risultato.
La sensazione è che i lati negativi possano essere motivati da un rodaggio ed una crescita ancora in corso. Con l'applicazione ed il recupero degli infortunati, sembra ci siano i prodromi per vedere un gran bel Milan, anche meglio di quello della passata stagione.
La classifica ci vede ora, come da pronostico, appaiati al primo posto con il Barcellona, che ha rifilato un sonoro 5 a 0 al Bate Borisov, nostro prossimo avversario.
Vediamo ora nel dettaglio la prestazione dei nostri giocatori con le pagelle Milan Day:
ABBIATI: 7 Salva il risultato nei primissimi minuti e sventa le troppe occasioni concesse al Viktoria Plzen. Abbia è tronato sui suoi livelli e non può che farci piacere.
ABATE: 6 Sostituito dal giovane De Sciglio nel finale, Abate gioca la sua solita partita di corsa e sostanza. Forse avrebbe potuto stare un po più largo senza tendere ad accentrarsi per dare maggior sfogo alla nostra manovra offensiva.
NESTA: 6 Non il Nesta delle grandissime occasioni ma la solita sicurezza.
THIAGO SILVA: 6,5 Oltre a fare la sua parte con la consueta naturalezza in fase offensiva si produce in un paio di accelerazioni offensive ed in un lancio a tagliare il campo da applausi.
ANTONINI: 5,5 Difende senza grosse sbavature e pur impegnandosi non è incisivo in fase offensiva, anche perchè a volte i piedi non lo aiutano.
VAN BOMMEL: 6,5 Ottima partita dell'olandese che detta i tempi del pressing quando la squadra sembra faticare a prendere le misure all'avversario. Gestisce con ordine e prova ad accompagnare le incursioni offensive.
NOCERINO: 5,5 Corre tanto e si sacrifica ma a volte, forse non fidandosi troppo del suo piede tende a fare un tocco in più che porta a rallentare la manovra offensiva della squadra.
EMANUELSON: 6 Cerca di farsi vedere e spesso seppur in buona posizione non è servito dai compagni. Lui ci sta provando, è il momento di sostenerlo per sperare nel suo definitivo salto di qualità.
SEEDORF: 7,5 Esce tra gli applausi scroscianti del pubblico di San Siro. Con Ibra a volte effettua giocate di un altro pianeta, corre e rimane sempre lucido. Ha ragione il Mister, un Clarence così andrebbe clonato.
IBRAHIMOVIC: 8 Avevamo bisogno di lui e lui non ci ha traditi. Un goal, l'assist per il secondo e giocate d'altissima scuola. E' il punto di riferimento di ogni azione offensiva, ha voglia e si vede.
CASSANO: 6,5 Impreciso in qualche occasione e più assente in alcuni frangenti di gara, anche a causa del ritorno dell'accentratore del gioco Ibra. Segna un bellissimo secondo goal.
AQUILANI: 5 Parte con una rabona più bella che utile. Alberto deve stare tranquillo e non cercare di strafare per mettersi in mostra. Qualche pallone di troppo perso. Deve fare assolutamente di più e con maggiore serenità.
TAIWO: 6 Entra e sembra volersi scrollare di dosso la paura. Va incoraggiato perchè ci prova e deve assolutamente tornare ai livelli di Marsiglia.
DE SCIGLIO: S.V. Realizza il sogno di esordire in Champions ed effettua anche una bella chiusura difensiva. Cinque minuti giocati sono troppo pochi per potergli dare un voto ma la sensazione è che il ragazzo possa diventare da Milan
il PRE Milan-V.Plzen di Marco Rizzo
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Arrivano i nostri!
O meglio: tornano i nostri. Dopo settimane di piena emergenza, finalmente l’infermeria sembra iniziare a svuotarsi.
Bonera, Antonini, Ambrosini e soprattutto Zlatan Ibrahimovic, salvo sgradite sorprese, saranno a disposizione di Mister Allegri per la gara con il Viktoria Plzen.
Vikoria Plzen: emeriti sconosciuti. Proprio per questo attenzione agli imprevisti dietro l’angolo.
Perché abbiamo sorriso e ironizzato per la sconfitta nerazzurra con l’ormai diventato celebre Trabzonspor, non vorrei mai dovermi trovare a subire un trattamento simile.
Si, perché tutti noi milanisti, conosciamo i nostri polli.
E proprio la designazione dell’arbitro della gara deve farci tenere alte le antenne.
Sarà infatti il tedesco Florian Meyer a dirigere la gara. Proprio l’arbitro tedesco che diresse Milan-Zurigo 0-1. Forse una delle pagine più basse della storia europea rossonera.
Allora era una situazione diversa, con una squadra molto meno forte, alle prese con miriadi di problemi, e, ora lo sappiamo, senza un allenatore.
Ma ci fu indubbia sottovalutazione dell’avversario.
Cio’ che non deve assolutamente capitare questa volta.
Il pareggio 2-2 a Barcellona ci da infatti la grandissima possibilità di arrivare primi nel girone. Ci basterà vincere con i modesti cechi e con il Bate Borisov e tutto poi si giocherà a San Siro contro il Barcellona dove saremo chiamati a difendere il prezioso pareggio esterno.
Steccare con il Plzen vorrebbe dire buttare via una preziosissima opportunità.
Andiamo a scoprire un po’ i nostri avversari, perché poco si sa di loro.
Il Viktoria arriva alla Champions League per la prima volta nella sua storia, dopo un anno eccezionale. Nell’anno del centenario, infatti, il club di Plzen è arrivato a vincere il suo primo titolo nazionale.
100 anni di storia per arrivare a godere del primo successo.
Ma non solo. Sorteggio sfortunato già al primo turno con il Rosemborg, che ha discreta tradizione nelle coppe europee. Sono arrivate però due vittorie a sorpresa: 0-1 in trasferta e 3-2 in casa.
Poi Play off con l’ambizioso Copenaghen che lo scorso anno spaventò il Barcellona ed arrivò agli ottavi di finale contro il Chelsea.
Ma i cechi non si sono lasciati impressionare. Altre due vittorie: addirittura 1-3 in Danimarca, e 2-1 a Plzen.
Una squadra, quindi, in via di formazione, che deve all’ottimo allenatore Pavel Vrba, 47 anni, i suoi successi. Considerato l’allenatore emergente di Repubblica Ceca. Dove è andato ha vinto. Ci è già riuscito in precedenza con Zilina e Baník Ostrava. Ha saputo dare compattezza alla squadra, ha esaltato le individualità ed ha portato entusiasmo in una città che fino ad allora aveva vissuto di poche gioie a livello sportivo.
Plzen che è il capoluogo della Boemia occidentale ed è, dopo Brno, Praga e Ostrava, la quarta città più grande della Repubblica Ceca, quindi non proprio una provinciale.
Città famosa per la birra e per gli stabilimenti della Skoda, in cui gran parte della popolazione presta lavoro.
Il Plzen gioca un 4-5-1 abbastanza accorto, capace di far male soprattutto in contropiede o su palle da fermo. Poche qualità tecniche che emergono, ma un buon gruppo.
In possesso palla i due esterni Pilar e Petrzela vanno ad avvicinarsi alla punta Bakos formando un più offensivo 4-3-3. Hanno buoni saltatori in fase offensiva e sfruttano, proprio per questo, molto il gioco sulle fasce. La classica azione offensiva del Plzen è palla sulla fascia per Pilar o Ptrzela e cross in mezzo x la punta. Proprio in questo modo hanno fatto la maggior parte dei gol nei due turni preliminari di Champions League.
Hanno anche discreti tiratori da fuori area come lo stesso Pilar o Fillo, autore di un gol strepitoso a Copenaghen, che però non dovrebbe essere della gara domani sera.
Un paio di curiosità sui cechi : nel Plzen hanno esordito due calciatori molto conosciuti: si tratta del pallone d’oro Pavel Nedved e del portiere del Chelsea Peter Cech.
La rosa del Viktoria è formata per intero da giocatori cechi. Fatta eccezione per 4 giocatori di origine slovacca, visti però come connazionali e non come stranieri.
Vediamo le scelte dei due allenatori.
Vrba dovrebbe cambiare poco rispetto al pareggio della gara di campionato disputata venerdi.
In porta andrà Cech, solo omonimo del più celebre Peter.
La difesa a 4 sarà formata da Limbersky a destra, la coppia centrale Cisovsky-Bystron e a sinistra agirà Rajtorial.
Centrocampo folto a 5. Da destra a sinistra agiranno: Petrzela, Horvath, Jiracek, Kolar e Pilar. Come detto in precedenza, i due esterni andranno ad appoggiare l’unica punta, che dovrebbe essere Bakos, in fase offensiva.
Un paio di dubbi : Darida, più difensivo, al posto di Pilar e poi dubbio offensivo: Bakos o lo slovacco Duris, in gol con il Copenaghen.
Veniamo ad Allegri.
La vittoria con il Cesena ha dato fiducia e serenità all’ambiente. Il peggio sembrerebbe essere passato.
Allegri deciderà il modulo, a seconda di Ibrahimovic. Se sarà totalmente recuperato ed andrà in campo dal primo minuto, si andrà cl classico 4-3-1-2. Altrimenti qualcosa davanti varierà.
Patiamo dalla difesa.
Tutto confermato. Con Abbiati in porta. Difesa a 4 con Abate, Nesta, ce ha riposato sabato, Thiago Silva e Zambrotta. Difficile che Allegri riproponga l’indisciplinato Taiwo visto sabato e il reduce da problemi fisici Antonini.
A centrocampo Van Bommel e Seedorf sembrano sicuri del loro posto. Nocerino ed Ambrosini, ammesso che recuperi totalmente, si giocano il terzo posto li in mezzo. E non è certo scontata la presenza del Capitano. Il problema alla spalla sembrava superato, ma dopo aver forzato domenica, ieri ha avuto qualche problema. E’ possibile che con lui si vada con cautela. Dunque probabile che parta ancora Nocerino.
A trequarti tanti dubbi. Legati principalmente a Zlatan.
Se ci sarà lui affianco a Cassano, allora ci sarà un solo trequartista, che uscirà dl ballottaggio Aquilani-Emanuelson, con l’italiano favorito. Tuttavia Urby ha disputato una buonissima partita sabato e non parte rassegnato. Qualche chance di giocare la ha anche lui.
Se non dovesse partire dall’inizio l’attaccante svedese, allora proprio Emanuelson agirebbe da secondo trequartista a supporto di Cassano, in un 4-3-2-1 di “ancelottiana” memoria.
La partita di per se non è complicata. Ma è importante, molto importante. E allora non ci deve essere nessun calo di tensione. Stiamo ritrovando la nostra strada e dobbiamo continuare a percorrerla.
Non c’è dubbio che a questi giocatori cechi tremeranno non poco le gambe entrando a San Siro per affrontare il Milan.
E di questo noi dovremo, cinicamente, approfittare. Partire forti e indirizzare subito la gara per non avere grattacapi.
San Siro, per la Champions sarà più gremito del solito. O almeno cosi’ si annuncia. Nella speranza che la vittoria col Cesena abbia aiutato i tifosi rossoneri a seguire di pià e meglio la propria squadra in casa. Basta mugugni, basta fischi. Solo supporto.
La gara è importante. I tre punti fondamentali.
Forza Ragazzi! |