SQUALLOR
di Daniele Mantovani

zanzaraEh già, io sono ancora qua !!!
Qualcuno di voi amici estivi della zanzara ancora invorniti dalla canicola, ricorderà un vecchio motivo di quasi mezzo secolo fa che recitiva circa: “ Era il 38 luglio, faceva molto caldo ed era scoppiata l’afa …”. Il gruppo, esilarante e sfidante per le menti sfilaccciate di noi cinquantenni, era quello degli Squallor.
Mi sento un po’ così, come quel 38 luglio,come l’elettrotecnico che si faceva passare sopra un camion con rimorchio, mentre provo ad aprire i lavori da scribano per la stagione calcistica 2011/12. Una giostra “squallor” mentre scorrono davanti a me i sottotitoli di quanto ci ha buttato nella cesta questa funesta estate. E’ dura davvero parlar di palla mentre brucia il mondo in ogni dove. Libia, Sudan, Egitto, Lampedusa, Somalia, Giappone, Norvegia… mille i motivi. Fame,libertà da riprendere, un pazzo che spara, uno tsunami, barche di uomini che affondano, una centrale nucleare sulle nostre teste che fa boom.. mentre noi facciamo di tutto per farci male…. Crisi finanziaria da sopravvalutazione, danari che vanno a sparire, uomini politici irridenti e miseri, statisti (?) che impoveriscono nelle camere da letto ma si arricchiscono nei salotti del malaffare.


SQUALLOR. Eppure siccome sono un portatore sano degli orgasmi a compartimenti, utilizzo come il mio antenato elettrotecnico un piede di porco a pila per non farmi male ed apro la porta di questa nuova stagione di football..

Intanto, come minaccia infuocata, vi confermo, se l’editore vorrà , la mia collaborazione con questa testata dopo la appagante avventura chiusa con la profumata festa del 4 giugno a Milano. Oggetto di discussione e di lavorazione con il nostro Direttore , Dott. Sabato, alcune modifiche alla rubrica dello scorso anno. Circondato da decine di articolisti preparatissimi su casa Allegri e più di me (per motivi noti) milanistissimi doc, si pensava intanto di continuare con un edotoriale misto, dove , a seconda dei momenti, il calcio farà da centro o da periferia.
La miscela quest’anno verrà integrata fondamentalmente da 2 passaggi sistematici:
1) una rubrica in cui porremmo a confronto attraverso la lettura dei quotidiani, il sistema di informazione e le rocambolesche diversità nel commentare faziosamente lo stesso avvenimento, sportivo ma anche no dei giornalisti.
2) Visto l’eccellente livello raggiunto in questo giornale nel sezionare il calcio italiano, mi sono proposto, con l’aiuto di nu po’ di stanpa “made in Spain”, di aprire una finestra estera sul campionato più elettrico del mondo : la Spagna. Non più Casa Mourinho ma una globale e feroce analisi settimanale dello sport nel paese che sta vincendo tutto.

Mentre è allo studio l’idea di un maggior dialogo fra lettori e “creatori” del nostro giornale, con tavoli di discussione spietati e senza limiti di colpi, vi invio il poco che ho capito ,per ora,di quanto accadrà da sabato 27 agosto fino a maggio
Visione dall’alto di quanto proposto dal mercatino estivo:
Usciti dai nostri campi 3 delle primissime scelte (Sanchez,Eto’o, Pastore).
In uscita dal Bel Paese e fra rimpianti da capire più in là, seconde linee ma non troppo: Criscito. F.Melo, Muslera, Menez,. In possibile area di partenza qualche fuoriclasse o buonissimo giocatore(Snejider,Iilicic, De Rossi, Hernanes, Montolivo, Borriello), mentre rimangono ben in sella vecchi campioni più o meno cotti con un bell’annetto in più sulla groppa: Totti, Del Piero, Di Vaio, Pellisier, Mutu, Buffon, Pirlo, Cambiasso, Zanetti, Maicon , Gattuso.
In compenso arrivano pimpanti un’ondata di brasiliani ed argentini freschi freschi dei fallimenti con nazionali sbattute fuori da ogni dove. A dar lustro ai nostri club di punta ecco Alvarez e Castaignos per l’Inter, Vidal per la Juve, Klose per la Lazio, Taiwo per il Milan, Fernandez per il Napoli, Cetto per il Palermo, Lamela ed Heinze per la Roma, Danilo per l’Udinese. Magari un’ondata di fuoriclasse fra un anno o magari la spiegazione ante del perché dovremo collegarci anche quest’anno con la Spagna , l’Inghilterra e la Germania per godere di calcio in salotto quando la moglie dorme.

Ciò premesso e riservandomi aggiornamenti quando riusciremo nel reimpatrio di eccellenti falliti (Kakà , Balotelli , Aquilani) , o di sapere chi è quel coglione che si comprerà Tevez (mezza idea ce l’ho) vi giro la netta sensazione di una ripezione accentuata della stagione scorsa.

Il Milan era più forte perché più organizzato . Il Milan è ancora più forte di una campagna acquisti ben distribuita nei bisogni, di cessione che chiudono vecchie e noiose strade (Pirlo), di un tecnico con un anno in più ma già grande. Io , per quello che conta, non avrei acquistato né Mexes né Aquilani. Ma considerando che li vedremo al lavoro solo quando Nesta, Seedorf, Van Bommel (che bravo) Emanuelson, T.Silva avranno amici a cena, il problema si ridimensiona.

Fra questo Milan ed il gruppo si è aperto maggior forbice salvo verificare la tenuta del Napoli che ha allungato la panca ed ha preso il centrocampista che adoro, vale a dire Inler. Avesse avuto il coraggio di vendere Lavezzi e comprarsi una seconda punta di ruolo, sarebbe da scudetto. Insieme ai partenopei accorcia le distanze dal vertice quella che penso una sorpresa senza limiti, la Lazio. Beffata lo scorso anno e fatta esperienza, si è liberata di Muslera e da metacampo in su è la squadra che più mi incuriosisce. Hernanes, Cissè, Mauri, Ledesma e Klose, forse Zarate, sono un pacchetto senza vuoto a perdere. Globalmente una squadra attrezzatissima.Con un esterno di metà campio in più (es.:Parolo, Fortissimo), può fare un sogno grande.

Esce dal lotto l’Inter, indebolita oltre misura da partenze, invecchiamenti ed acquisti di nani e nanetti arruffoni e disordinati . Se gli anni peseranno su Samuel e Lucio come dovrebbe, non è da primi 3 posti.

Rientra nelle possibili 3 invece la Juve. C’è più criterio, perlomeno uomini dove ci vogliono, forse anche entusiasmo. Sa di buono il pacchetto davanti (Vucinic tanto bravo) con molte soluzioni al di là di un modulo che spaventa solo a pronunciarlo (4 2 4 ?? boh). Scommetto su Vidal. Palla bassa, incursioni a più sbocchi, passo rapido Finalmente. Lui questo lo sa fare. Tocca al capitano in regia panchinara la rotazione senza paura, l’umiltà di cercare cose semplici per cervelli che non possono imparare cose difficili (Pepe, Krasic, De Ceglie). E magari un ultimo sforzo: prendere Bonucci, caricarlo sul primo volo di solo andata e conprare un nuovo centrale. In un campionato smorto un po’ di Juve fa bene. Dai.

Dalle squadre di fascia media non mi aspetto nulla, la miglior differenza punti da un anno all’altro la può fare il Parma se la sorte gli regalerà una punta (Amauri). C’è spazio anche per la zona Europa League.

Fra penalizzazioni e rinforzi tenui, le tre promosse(Novara, Siena, Atalanta) possono solo sperare che sia confermata la debolezza del Lecce per tenersi una speranza di salvezza.

Stop per ora. Che fatica. Forza amici della zanzara, vi voglio incazzati e voglio sentire la vostra voce. Intanto, a collaudo di quanto vi aspetta, 2 assaggi delle rubriche citate all’inizio.
1) Sabato 20 agosto a voce Alessandro Vocatelli il Corriere dello Sport indica la Juve come favorita per lo scudetto (toccarsi, ultimo suo pronostico azzeccato quando indovinò il sesso del proprio figlio). Domenica 21 la Gazzetta sputa veleno sulla Juve e sulla campagna acquisti, ironizzando sul mestiere di alcuni (Vidal, Lichtsteiner), Vedremo. Vi guardo
2) Mercoledi 10 agosto il Giornale di Sallusti o di Feltri o di Bel Pietro o di Sallusti o di … boh.. diciamo ex Montanelli, tanto ex, intervista il “mini-stro” Brunetta(battuta rubata a Travaglio) in piena tempesta finanziaria da fine del mondo: “Italia a posto in tre mesi”. Parte la stecca: meno 76 giorni. Caro Nobel per l’economia attento, il 10 novembre la zanzara è a casa tua.

Buon campionato fedeli amici notturni ed un preavviso. Entra in organico MondoMilan un amico interista, che lo scorso anno ha azzeccato tutti i pronostici. La prossima settimana vi invierò la sua sintesi. Finalmente anche noi avremo il nostro polipo Paul. Per fortuna italiano, per fortuna ironico e sapiente. Uno di quelli che sanno che ogni giorno è “il 38 luglio e che è dura, molto dura”

 
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