CUI PRODEST?
di Gianpiero Sabato

cui prodest

Da qualche tempo è diventata palpabile la sensazione che i media vogliano accostare per forza uno o più nomi eccellenti alla campagna acquisti del Milan, una girandola di calciatori che non fa altro che generare confusione e mal di testa nei tifosi.

Per carità, i nomi sono tutti di primo piano, ma non si può non constatare che ognuno di essi si presenta con caratteristiche completamente diverse rispetto agli altri.

L’obiettivo dichiarato fin dall’inizio dalla società rossonera è la famosa mezz’ala sinistra, al quale è stato assegnato, un po’ per gioco ed un po’ seriamente, l’appellativo di Mister X. La voglia di creare la notizia a tutti i costi ha portato gli “esperti di mercato” a dire tutto ed il contrario di tutto, fino all’ultima novità di ieri della Gazzetta secondo la quale Mister X potrebbe essere Mario Balotelli: siamo partiti che il “giocatore mascherato” doveva essere il sostituto di Pirlo e siamo arrivati a scoprire niente meno che potrebbe avere le sembianze di un attaccante come Balotelli, passando attraverso Witsel, Hamsik, Ganso, Fabregs, Montolivo, Schweinsteiger, Aquilani e Kakà. La speranza più grossa è che la società Milan abbia le idee più chiare della stampa, altrimenti siamo rovinati!

La speranza è che tecnico e società abbiano individuato il calciatore funzionale al gioco del Milan e non si ritrovino, invece, a voler portare a casa un semplice nome importante da dare in pasto a tifosi e giornali ma che non porti nessun vantaggio in termini di reale miglioramento della rosa a disposizione.

Se vogliamo proprio guardare alla sostanza delle cose, al Milan oggi serve qualità in mezzo al campo, insomma gli serve un calciatore con certe caratteristiche. Può avere senso provare a prendere Fabregas, oppure un centrocampista dal nome meno “esotico” ma funzionale come Montolivo o Aquilani, nomi, questi ultimi, che se dovessero arrivare finirebbero sicuramente per scontentare le pance dei tifosi più esigenti, ma che potrebbero essere senza dubbio più utili alla causa di Allegri di quanto lo sarebbero giocatori dal nome più altisonante.

Eh sì, perche io non riesco proprio a capire a cosa servirebbe spendere dei soldi per prendere gente come Kakà o come Balotelli. Prendiamo quest’ultimo: al di là del fascino esercitato dal prendere un ex interista che si è sempre dichiarato un tifoso del Milan (un capriccio quindi), chi pensa veramente che possa farci fare un salto di qualità uno che la cosa migliore che sa fare è quello di impegnarsi a distruggere e buttare nel cesso l’enorme talento che il Signore gli ha dato? Che tipo di affidamento può dare uno con una testa del genere? Che valore aggiunto può darci? Chi riesce a cancellare il dubbio che un acquisto del genere avrebbe come unico scopo quello di fare un favore a Mino Raiola? Credo nessuno.

E chi riesce a convincerci che il ritorno di Kakà non sarebbe altro che l’ennesima prova di come ogni tanto in via Turati le scelte di mercato siano più dettate dal cuore che dalle reali esigenze di campo?

La strada imboccata da Galliani e C. negli ultimi due anni è quella giusta, non roviniamo tutto ritornando alle improduttive operazioni del passato. Meglio spendere di meno ed affidare alle sapienti mani del tecnico gente che serva veramente alla causa pur non stuzzicando la fantasia dei tifosi. Perché a farti vincere uno scudetto serve gente dal grande nome come Ibrahimovic, ma contribuisce in modo importante gente come Boateng, Van Bommel e Robinho: arrivati in punta di piedi ma utilissimi e decisivi per gli equilibri vincenti della squadra. Speriamo bene

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