di Guglielmo Mastroianni
Si sta facendo confusione attorno al nome di Fabregas. Troppa. Alcuni addirittura lo fanno ad arte, la buttano in caciara. Noi, nel limiti del possibile, facciamo un piccolo riepilogo, rapido e indolore.
A quanto ci risulta, e nonostante tutto il frastuono delle ultime ore, la trattativa tra Barcellona e Arsenal per il trasferimento in Catalogna del capitano dei Gunners, è tutto fuorchè definita.
Abbiamo ricevuto chiari segnali sul fatto che il club del presidente Rosell non abbia intenzione di procedere con l'acquisto, considerato oneroso e poco utile, vista l'ampia copertura a centrocampo di cui già dispone Guardiola. Quest'ultimo sarebbe il vero motivo per cui il Barcellona è ancora sulle tracce di Fabregas: vuole fortemente il catalano.
Capirne il perchè, è assai complicato, visto che la penuria di difensori centrali a cui è soggetta la sua rosa consiglierebbe ben altri obiettivi. Ma tant'è.
D'altro canto, è lo stesso Fabregas a guadagnare tempo, ad aspettare. Non si registrano dichiarazioni di Fabregas da settimane. Il suo desiderio di tornare a casa è noto anche a chi di calcio non capisce nulla, eppure, in un momento come questo, in cui magari una sua dichiarazione sarebbe potuta servire a spingere con le spalle al muro l'Arsenal, non parla, non dice, non commenta. Sarebbe bastato anche un diplomatico: "sto bene a Londra, l'Arsenal è nel mio cuore, ma se devo andare via voglio solo tornare a Barcellona". Non avrebbe spostato chissà quali equilibri, una frase del genere. Allora evidentemente deve esserci qualcosa che blocca questo matrimonio tanto promesso da essere ormai quasi diventato barzelletta.
E quel qualcosa, per quanto ne sappiamo, è Mino Raiola. Che spinge su Fabregas, su Wenger, perchè il centrocampista venga a Milano.
Lo ribadiamo: noi sappiamo che c'è già accordo su tutto, cartellino e ingaggio, per il suo arrivo in rossonero. Il costo sarà sicuramente riveduto e corretto grazie all'inserimento di eventuali contropartite tecniche. E spingiamo, in questo senso, sul nome di Urby Emanuelson, giocatore con caratteristiche diverse rispetto a quelle degli uomini già a disposizione di Wenger. E la copertura finanziaria, come già abbiamo avuto modo di scrivere settimane fa, potrebbe essere facilitata dall'intervento di Fly Emirates, che non ci tiene a vedere uno dei suoi giocatori di punta, finire in un club sponsorizzato dalla compagnia aerea rivale.
Questo abbiamo scritto finora, negli ultimi 3 mesi, e questo continuiamo a scrivere.
Come andrà a finire non ci è dato saperlo, ovviamente. Se a Barcellona attivano l'ennesimo prestito e prendono il giocatore, possiamo farci poco o nulla. E' un fatto, tuttavia, che su Milan Day si parli della trattativa fin dai tempi in cui non ne parlava nessuno. E vedere un articolo sul Corriere della Sera che racconta di un Milan sulle tracce di Fabregas, è per noi già una soddisfazione.
Com'è una soddisfazione vedere che Kakà e Balotelli, nomi da noi per primi accostati al Milan, stiano facendo capolino un po' ovunque.
A questo punto, non resta che aspettare che passi il fine settimana svedese.
Noi ci siamo, e continueremo a metterci la faccia. Con tutta la serietà che ci è consentita.
E siamo FIDUCIOSI. Sempre.
E se proprio Fabregas non dovesse arrivare....ce ne faremo una ragione! |