di Massimo Reginali
ndr - news raccolte domenica 21/08/2011 ore 10.30
"E' un Milan indecifrabile e muto"
Queste le prime parole che ci sono state riferite ieri da un nostro "amico" che, bontà sua e non da oggi, ci parla dall' "astronave madre". Non è una voce qualsiasi se, come è vero negli anni, ci disse "non è finita" quando Galliani si alzò dal tavolo della trattativa per Ronaldinho dichiarando impossibile l'accordo e quando, lo scorso anno, ci comunicò in assoluta anteprima "è nostro!" riferendosi ad Ibra.
Ci viene anche precisato che in Italia, oggi, nessun può permettersi di prendere il portafoglio ed andare ad acquistare un top player nei mesi caldi del mercato. Non ci si può permettere più di acquistare e fare importanti ripianamenti di bilancio. Il dirigente che sa fare mercato nell'Italia odierna, deve avere la forza di monitorare ed aspettare "l'occasione". Aspettare che le altre società facciano operazioni di mercato e si creino problemi (malumori) all'interno dello spogliatoio ed è lì che il dirigente preparato e bravo deve sferrare il colpo. Se questo avviene (occasione anche importante), il dirigente italiano bravo e preparato, ha la possibilità di portare a casa calciatori di sostanza, se non avviene deve accontentarsi di quello che il "convento italiano" ad oggi permette.
Abbiamo parlato a lungo con il nostro "amico" tentando di capire cosa è successo con Fabregas e cosa potrebbe succedere da oggi fino alla fine di questa sessione di mercato.
Il Milan ha tirato su un muro di silenzio per volere di Berlusconi e da sabato 13 agosto è pressochè impossibile avere un minimo di informazione anche per i più stretti frequentatori di via Turati.
Gli unici che portano avanti il mercato e che sanno con certezza cosa stia accadendo sono Galliani, Braida, Raiola e Allegri con, tutti, un canale aperto con Berlusconi per le decisioni finali.
Ma andiamo con ordine...
- Fabregas : era tutto pronto per il blitz finale. Il Milan aveva persino rinunciato a portare avanti la trattativa Pastore perchè da Londra ci si diceva sicuri (Raiola) di far desistere il calciatore dalla voglia matta di tornare a casa.
E' sempre stato un braccio di ferro con la sua volontà, anche perchè la ragione lo faceva propendere per il Milan vista la concorrenza di Alcantara, mentre il cuore lo portava a vestire blaugrana.
Il mancato viaggio annunciato dai media spagnoli di venerdì 12 agosto era tutto fuorchè una bufala. Il ragazzo corteggiato e vezzeggiato dagli amici catalani aveva deciso. Wenger che aveva sul tavolo due offerte praticamente uguali, aveva deciso di accontentare il cuore di quello che era sempre stato il suo pupillo. Ma il Milan rilancia e alza l'asticella dell'offerta... Il procuratore di Cesc lo richiama... "non si parte più", almeno sino a lunedì 15 agosto dando al Milan la possibilità di formalizzare l'offerta con l'Arsenal tra sabato 13 e domenica 14 agosto.
Tutto è pronto, Galliani disdice l'appuntamento di ferragosto con Preziosi e si prepara al blitz londinese di sabato 13.
Nella stessa giornata di sabato, però, arriva il "no" di Berlusconi. Una voce (la meno accreditata) riporta l'imbarazzo di concludere una trattativa del genere per un Presidente del Consiglio che chiede forti sacrifici agli italiani. L'altra voce (più autorevole) riporta di un Berlusconi scocciato dal tira e molla di un calciatore che esiti così di fronte ad una chiamata del Milan (ricordate in un nostro pezzo in merito la famosa frase "ma voi, la sposereste una donna che vi confessa di amare un altro?"). Berlusconi è stizzito anche perchè da quel "abbiamo Cesc" da Londra, ne è passato di tempo e le parti non si sono mosse di un millimetro.
Galliani e Raiola sono furiosi ma di fronte a tale voce non rimane che dire "obbedisco!". Ancora pepe sulla faccenda sembra sia stato messo da Berlusconi che, a Galliani, ha detto di non poter credere che non esista un piano B.
- Da qua cala il silenzio. Galliani si riunisce a porte chiuse con Braida, Riola ed Allegri dando l'input categorico di non parlare del mercato (quello vero) con nessuno, nemmeno davanti allo specchio. Berlusconi ha chiesto e pianificato, subito dopo la conquista dello scudetto, un mercato che si attende sia realizzato proprio perchè, sui punti focali, le parti interessate, avevano assicurato il successo.
I tre sono ferocemente sul mercato anche perchè ormai, il tempo, non è più tanto.
- E quindi?
Lo spazio, a questo punto, è solo per le illazioni (media) e per l'idea fatta prima che la comunicazione si interrompesse...
- Alcantara : c'era stato un primo sondaggio con la dirigenza blaugrana ma la richiesta, per aprire il dibattito, era sempre la stessa... Thiago Silva. Galliani ha lasciato perdere mentre Raiola e Braida si sono messi a "corteggiare" Mazinho che, come padre e procuratore del ragazzo, non ha gradito affatto la cocciutaggine di Guardiola nel riportare a casa il "figliol prodigo" restringendo di fatto e in modo importante le possibilità di suo figlio.
Probabilità che il Milan si metta in casa il secondo Thiago? Scarse dal punto di vista economico, qualcuna in pù se si giocherà bene con il padre del ragazzo... il primo nemico è il tempo.
- Kakà : Tutto fatto. Tutti d'accordo... non ci fosse papà Bosco che continua a chiedere la metà dell'ingaggio decurtato per il Milan a Florentino Perez. Kakà è ai minimi storici nei rapporti con il padre, si parla (voci spagnole) di furenti liti tra i due anche perchè Tognaccini e Milan Lab continuano ad assicurare che, viste le cartelle cliniche, Ricky tempo due tre mesi, tornerebbe ad essere, almeno all'ottanta, per cento quello di una volta.
Aggiornamenti non ne abbiamo, visto quanto detto prima. Dovremo solo aspettare per vedere se, per una volta vista l'età, il ragazzo si rende conto di esser diventato un uomo capace di mettere a tacere le "voglie" del padre
- Schweinsteiger : E' il meno urgente dei problemi. Quello che si è paventato negli ultimi giorni antecedenti il preliminare del Bayern in Champions League è stato solo frutto di una suggestione dettata dalla voglia matta di dimenticare Fabregas. Le cose stanno ancora esattamente come da noi riportate tempo fa. A meno di clamorosi stravolgimenti provenienti dal silenzio di cui prima, se ne parlerà la prossima stagione.
- Bale : almeno fino a quando tutto non taceva come adesso, per descrivere questa trattativa, bastava raddoppiare le elle al cognome del calciatore.
- Montolivo/Aquilani : di sicuro il primo (voluto fortissimamente da Allegri), una "giornalata" che sta prendendo sempre più corpo il secondo. Probabile che il rischio di perdere Montolivo a parametro zero ed il ventilato (?) interesse per Aquilani, portino la Fiorentina a più miti propositi. Quello che sembra(va) certo è che uno dei due arrivi alla corte di Allegri. Tutti e due? Difficile, a quanto ci risultava, ma non impossibile
- Balotelli : Raiola lo vuol portare al Milan... Ibrahimovic "nicchia"... Gattuso è sicuro di "raddrizzarlo"... Galliani non è entusiasta di spendere per una "scommessa". Ma a Raiola, per quanto fatto anche in questo mercato (molto, anche se non andato in porto), si può non dire grazie acquisendo un suo assistito?
- Ganso : sarà rossonero a Gennaio... a meno che, in mancanza di argomenti convincenti sul mercato da dare a Berlusconi, non si forzi la trattativa ma... questa forzatura quanto verrebbe a costare?
- Varie ed eventuali : è difficile parlare di cose certe sul mercato, figuriamoci farlo con un canale chiuso... c'è da aspettarsi di tutto, dallo zero assoluto a nomi che fanno sognare e fino ad una settimana fa non previsti.
Per questo motivo ci sentiamo in dovere di chiudere questo pezzo con le parole del nostro "amico" : "quello che deve confortare il tifoso milanista è che Berlusconi ha dato mandato per un mercato che accontenti Allegri e che, per chiunque, sarebbe imbarazzante non accontentarlo"
Questo è tutto quanto abbiamo saputo e che, con piacere riportiamo
per noi "così è", per voi "se vi pare" |