di Marco Rizzo
Si chiude con un’altra sconfitta ai rigori l’Audi Cup del Milan.
Se nella prima gara, il solo Paloschi aveva sbagliato, questa volta nessuno ha gonfiato la rete. Poco male. Sono altre le gare che contano.
La trasferta aveva un doppio fine : continuare la preparazione alla sfida di Pechino era quello principale, il più importante.
Il secondo, un po’ più fantasioso, era prendere le misure di Monaco. Ebbene si. Nel 2006-2007 il Milan giocò una gara contro l’AEK Atene proprio allo Spiros Luis, stadio che avrebbe ospitato quell’anno la finale di Champions League. Ancelotti dichiarò tra il serio ed il faceto che erano li << per prendere le misure…>>. Ci diedero dei matti. Sappiamo come finì.
Sono quei ricorsi storici, quegli aneddoti anche scaramantici che tanto piacciono in casa rossonera. E allora chiudiamo gli occhi e immaginiamoci l’Allianz Arena il 19 Maggio 2012…
Torniamo sulla terra e più in particolare torniamo alla seconda sfida dell’Audi Cup.
Il Milan parte ottimamente contro il modesto International di Porto Alegre (la squadra che riuscì nell’impresa di perdere contro il Mazembe nell’ultimo Mondiale per Club) ed in men che non si dica mette sotto i brasiliani e passa in vantaggio con il solito Ibra.
In questa gara come nelle precedenti due amichevoli il Milan continua sulla strada intrapresa in molte gare della gestione Allegri nello scorso anno: partire forti, decisi, cattivi.
Tuttavia la forma fisica è quello che è, e i brasiliani pareggiano e riprendono fiducia.
Secondo tempo che parte ancora bene per il Milan. Robinho, Ibra e Pato tornano a trovarsi ottimamente ed ecco lo splendido gol del raddoppio a firma di un Papero davvero ispirato.
Da li almeno 10 minuti di assedio. Palo di Pato, ancora un'altra occasione. Ma poi i cambi e la stanchezza fanno la loro. Rimpallo in difesa e pareggio dell’International. Poi i rigori e la debacle. L’importante non era il risultato, lo sappiamo.
E allora analizziamo, per quanto sia possibile fare, qualche indicazione che la gara ha trasmesso.
Senza dubbio si è vista la differenza con un facitore di gioco come Seedorf in campo.
Il gioco, seppur abbastanza lento, fluiva meglio della scorsa apparizione. Importante in questo anche il trio offensivo. Robinho, Pato e Ibrahimovic si trovano, interagiscono. Robinho si abbassava spesso a far girare il pallone, Ibra agiva in modo similare, Pato faceva i giusti movimenti. E la manovra generale ne ha beneficiato.
Senza dubbio è la fase difensiva che ha lasciato a desiderare. Troppe volte ci siamo fatti trovare impreparati sui ribaltamenti di fronte brasiliani.
Sarà la condizione, ma è comunque un aspetto da mettere a posto in vista di Pechino. Gasperini ha dimostrato nei suoi trascorsi a Genova che il gioco di rimessa gli riesce particolarmente bene.
Qualche nota sui singoli.
Bene Antonini sulla fascia. Ha corso e si è proposto parecchio, anche se spesso è stato ignorato dai compagni in possesso di palla.
Bene, come detto, il trio davanti. Pato e Robinho sono più in forma degli altri, e si vede.
Soprattutto la giovane punta è sembrata molto ispirata, e anche sfortunata, dato che almeno due conclusioni potevano avere migliore sorte.
Abbastanza bene anche Clarence. Così facendo sta già prenotando un posto a Pechino.
Le note negative, se così possono essere dette, sono rappresentate ancora una volta dalla scarsa condizione dei due mediani. Ambrosini e Gattuso sono apparsi abbastanza fuori fase. Così come Boateng al suo ingresso. Un altro che è apparso un po’ stanco e nervosetto è Thiago Silva. Si, lui. Anche i mostri ogni tanto prendono una pausa. Insolitamente impreciso e nervoso. Forse l’onda lunga della pessima Copa America disputata da lui e dalla sua Nazionale. Niente di preoccupante.
Ora la prima fase di preparazione è finita.
I primi carichi di lavoro devono essere assimilati in fretta. Ora, dopo la visita agli stabilimenti Adidas, 2 giorni di riposo aspettano i nostri giocatori. Ricaricarsi e smaltire le fatiche.
Poi inizierà la preparazione specifica alla gara di Pechino. Meno carichi e lavori faticosi e più allenamenti sulla rapidità e sull’aspetto tecnico.
L’Inter è avvisata: Ibra,Pato e Robinho sono già pronti a colpire.
La Società intanto lavora sul mercato. Galliani ha dichiarato di aspettare e pazientare, che qualcosa di importante arriverà. Il Presidente Berlusconi è resta l’innamorato principale di questa creatura rossonera.
I tifosi potranno così tornare a sognare Monaco in una splendida giornata di Maggio … potranno dire: Monaco, torneremo… |