Può esserci amore senza bellezza? Dal romanzo di Cormac McCarthy , pellicola intensa, malinconica e crudele. È giusto continuare a sopravvivere aspettando la fine, in un mondo che muore lentamente? Pieno di riflessioni e quesiti, dal destino dell'uomo dopo il mondo, al valore della vita, dall'amore che lega un padre a suo figlio all'arduo passaggio generazionale in una realtà che non lascia presagire altre generazioni. Una situazione post-apocalittica causata da un non ben precisato cataclisma. La storia di un uomo e del proprio figlio costretti a sopravvivere in un mondo retrocesso a uno stato primordiale e la rappresentazione di un umanità costretta a fare i conti con le conseguenze della propria natura. Padre e Figlio non sono gli unici sopravvissuti. Essi vivono e scappano dalla morte e dai 'cattivi', gente brutale che, in assenza totale di cibo e animali si è data al cannibalismo e nasconde le sue scorte di umani in cantina. Il film è il racconto di un viaggio, on the road, percorso da questi due personaggi che camminano con la speranza di raggiungere il mare, seguendo le autostrade Americane. È la storia di un amore profondo. Ci si aggrappa alla vita e alla speranza. Ed ogni cosa, anche la più piccola, diventa importante; anche trovare una lattina di Coca Cola e farla assaggiare al proprio figlio che non l'ha mai gustata. La pietà, la compassione, i valori e l'amore sono ciò che contano davvero e sono gli unici elementi che riuscirebbero a preservare la dignità e l'umanità dell'uomo in situazioni tanto estreme, in situazioni in cui tutti avremmo paura gli uni degli altri.