Crash Hot Pursuit
J.G. Ballard non ha mai parlato di videogiochi. Tuttavia le sue riflessioni sulle psicopatologie della contemporaneita', autoveicolo, velocita' e incidente, paiono recensioni ante-litteram dei racing game.
Prendete questo passaggio, tratto da un'intervista rilasciata nel 1987: "L'auto e' la tecnologia moderna con la quale spendiamo la maggior parte del nostro tempo e che ci offre il maggior ventaglio di possibilita' per aggredire, morire e automutilarci"

Alcuni amici mi confessano che quando sfrecciano a folle velocita' sulle strade virtuali dei videogame, solo per schiantarsi dionisicamente contro il veicolo che procede in direzione opposta, provano sensazioni perverse.
Hanno passato mesi a distruggere bolidi che non si potranno mai permettere in Need for Speed: Hot Pursuit , che gia' a livello di titolazione contiene evidenti allusioni sessuali.
Need for Speed e' un videogioco, un crash-simulator mascherato da gara di velocita' tra guardie e ladri che si inseguono sulle strade della California e feticizza la spettacolarita' morbosa dell'incidente. Il crash totale!

Ancora Ballard: "Un incidente d'auto e' l'esperienza piu' drammatica che un individuo possa sperimentare nel corso dell'esistenza, a parte la propria morte, semplicemente perche' siamo completamente isolati da qualsivoglia esperienza reale e diretta. L'incidente d'auto e' reale. E' un'esperienza che non e' possibile riscontrare in nessun altro modo.
E' una collisione devastante del sistema nervoso centrale. Una totale esplosione dei sensi
"
Questo passaggio risale al 1970, ben prima che Paul Haggis si appropiasse del titolo del suo film, "Crash", del 2004, premiato con l'Oscar. E ancora prima del capolavoro di David Cronenberg, sempre "Crash", del 1996, ispirato proprio dall'omonimo romanzo di James Graham Ballard del 1973.

La violenza dello scontro, la sua freddezza e la sua completa amoralità è una liberazione nella sua pura meccanicità: è sesso senza altre implicazioni, senza mediazioni culturali o tabù. Gigantesco e inumano.
"È una cosa nella quale siamo tutti intimamente coinvolti. Il rimodellamento del corpo umano da parte della tecnologia"

Crash, di David Cronenberg, ci dice così di una civiltà che non può più permettersi il lusso di trovare nella natura, nel sesso, nell'orgasmo il proprio appagamento, e che è condannata a cercare nell'artificio e nell' "oggetto" l'unica residua possibilità di affermazione di sé.
Ballard spiegava: "Un incidente d'auto prevede elementi di erotismo, aggressione, desiderio, velocita', dramma, cinestesia, motilita', merci, status, concentrati in un unico evento. Per me l'impatto e' un evento sessualmente esplosivo: la liberazione della libido umana e meccanica, ammesso che una cosa del genere possa esistere"
Oh si, James. Esiste eccome.

Need for Speed e' un'esperienza perturbante.
Mentre i miei amici si sfracellano sulle schermo a 200 miglia all'ora, godendosi il replay in slo-motion da ogni impossibile angolazione, mi domando se, psicopatologicamente, stanno rivivendo over and aover un episodio della loro gioventu' o magari si stanno semplicemente preparando al "Crash" futuro, per cuiNeed for Speed: Hot Pursuit  non e' esorcismo e rimozione ma antiipazione, allenamento, simulazione?

Se due anni fa il cancro alla prostata non si fosse portato via il piu' grande scrittore del XX secolo, avrei invitato James Ballard a sfracellarsi insieme ai miei amici sulle strade di Xbox Live
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