“Luther è un uomo guidato dal suo cuore, con cui però deve combattere perennemente. Idris Elba ha una presenza sullo schermo notevolissima, che ha ispirato anche il regista e il direttore della fotografia. Si è innamorato del personaggio perché gli dà modo di interpretare una vasta gamma di sentimenti“
Katie Swinden (produttrice della serie)
John Luther è un poliziotto spietato, violento, senza scrupoli.
John Luther è un uomo irruento, pronto a tutti pur di soddisfare la sua sete di vendetta e giustizia.
John Luther è un'anima fragile, perduta, innamorata, alla ricerca di un riscatto che, forse, mai riceverà.
Sospesa tra complessità emotiva e ambiguità morale,"Luther" segue la figura dell'affascinante detective John Luther che oltre ad indagare sui crimini e sui delitti più truculenti del Regno Unito, scava a fondo nei meandri della psiche umana, lì dove tutti siamo deboli e privi di protezioni, lì dove ognuno di noi è scoperto, lì dove può annidarsi un lato oscuro e, a volte, fin troppo pericoloso.
John Luther, in fondo, è un po' come tutti noi: la sua aggressività, la sua rabbia, la sua brutalità in realtà nascondono un animo ben più fragile, ben più scoperto.
Nei racconti polizieschi fondamentalmente lo schema è quello del classico "whodunnit", ovvero "chi è stato".
Da qui si possono poi distinguere due maxi-generi:
da una parte i racconti incentrati sulla risoluzione dell'enigma (giallo classico di Agatha Christie) e dall'altra il detective solo contro tutti (hard-boiled).
La serie è influenzata da Sherlock Holmes, nell'applicazione dell'intelletto alla soluzione dei crimini e dal tenente Colombo per l'uso del formato "detective al contrario": il pubblico sa fin da subito chi sono i colpevoli ma non come saranno catturati.
Il grigio metropolitano dei quartieri più moderni di Londra incombe sulle storie, contrapposto al calore dei pub più tipici della città.
Tutto concorre ad immedesimarci con Luther, e con il suo stato d'animo tormentato, e sia fotografia che regia ci rendono una Londra lontana dalle patinature delle riviste, una Londra più vera, a tratti noir, a volte soffocante.
Come soffocanti sono le inquadrature in primo piano dei vari personaggi a cui viene tolto lo "spazio davanti "(quello spazio tra il volto del personaggio e il bordo dell'inquadratura nella direzione dello sguardo).
Una serie tv coi fiocchi, da gustare fino in fondo e tutta d'un fiato, sperando che l'Italia guardi, apprezzi e si ispiri.
Ma fino a quel giorno (purtroppo ancora lontano) ringraziamo la BBC.
Adrenalinica, ad alta tensione.
Vi incollerà allo schermo fino all'ultimo secondo
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