Quello sguardo un po' così, diventato tratto distintivo dell'attore, era dovuto alla protesi oculare che l'attore portava da quando, a tre anni, gli avevano dovuto asportare l'occhio destro a causa di un tumore.
Leggenda vuole che il boss Harry Cohn della Columbia Pictures abbia rifiutato Falk durante un casting dicendogli:
"Per gli stessi soldi posso avere un attore con due occhi".
Il tenente Colombo era andato ininterrottamente in onda dal '71 al '78 e, visto il grande successo, ne sono stati girati anche dei film per la tv.
Falk aveva vinto, grazie al suo personaggio, quattro Emmy Awards come migliore attore.
Per tutti Falk è da sempre l'infallibile detective capace, con il suo aspetto trasandato e distratto, a incastrare il colpevole di infiniti delitti.
Oltre agli Emmy, Falk ha anche vinto un Golden Globe per "Il tenente Colombo" e ottenuto due nomination all'Oscar come attore non protagonista nel 1961 e nel 1962, per "Angeli con la pistola" e "Sindacato assassini". Indimenticabile l'intepretazione in “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders.
Ha impersonato un detective molto particolare.
Dagli abiti sgualciti, senza pistola, che scovava i delinquenti pescando le contraddizioni, le tracce lasciate che nessuno vedeva. E li prendeva in castagna regolarmente. Senza sparare un colpo di pistola.
Se ne va così Peter Falk, in silenzio, come quando Colombo, ormai giunto alla soluzione dei suoi casi si fermava a ricapitolare i fatti e ne scioglieva tutti i nodi con la semplicità e la pacatezza che caratterizzava l’investigatore.
La serie televisiva, tra le più longeve, continuerà ad essere trasmessa e il tenente Colombo verrà conosciuto da altre generazioni perché quando si crea un personaggio come Colombo il tempo si ferma.
Colombo avrebbe salutato a modo suo.
“Mia moglie mi dice sempre che lavoro troppo e che dimentico sempre quello che mi dice, ah, sono un vero disastro, sapete? Ma è ora che una buona volta le dia retta, così ho deciso di prendermi una pausa dal lavoro, e poi sono troppo vecchio per certe diavolerie, c’è il mio ex-allievo Orazio che invece è un vero mago, per non parlare di quel moretto che è sempre lì a contare, contare, io invece sono una frana anche col resto del giornale al mattino.
Sissignore, ho deciso che porterò la mia Peugeot a fare il tagliando, poi passerò a prendere la Signora Colombo e ce ne andremo a fare una vacanza. Ah, pare che sia morto uno che dicono mi somigliava, un attore con un occhio di vetro, bah, quante cose si sentono in televisione, devo dirlo a mia moglie, forse è in pensiero.
Arrivederci, ah scusate, dimenticavo l’impermeabile, davvero, è stato un piacere”.
Perché c'è ancora “solo un'ultima cosa” |
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