Carcarlo Pravettoni nasce nella periferia di Milano, prima di diventare il magnate che tutti conosciamo lavorava in una ditta che eseguiva sondaggi. Poi durante l'estate 1996 ha frequentato un corso di marketing e gestione aziendale applicata ("applicata a che cosa? A questo paio di palle" ha poi dichiarato) dove ha conosciuto la sua prima moglie, Anna Peppa Scavazza Longa. Il suo miglior amico è Cirpo, il suo pastore tedesco.
Attualmente è amministratore delegato della Carter & Carter.
Andiamo a scoprire uno degli uomini più influenti d'Italia!! Uomo cardine di grandi aziende, istituti finanziari, partiti politici.
Carcarlo Pravettoni, un uomo con gli affari nel sangue ma non nel cervello. Secondo alcuni è "un genio scomodo", secondo l'economo Jack Price non ha superato il "grado evolutivo dei crostacei".
Ha una mente che per brillantezza è stata paragonata, dal Wall Street Journal, a una betoniera.
In pochi mesi è riuscito a portare in attivo tutta la concorrenza. In media 15 ore di lavoro al giorno, e senza mai svegliarsi. Legge moltissimo, ma sempre la stessa riga. Non ama le interviste perchè non capisce le domande.
Lavora moltissimo, ma riesce a trovare il tempo per i suoi hobbies preferiti, che sono i “Giochi d’intelligenza” e il sumo tra scarafaggi, della cui associazione è Vicepresidente.
Uomo molto impegnato anche sul piano sociale: ogni settimana dice almeno una volta la parola "poveri"; sulla sua scrivania si è fatto incidere il motto che ha decretato la sua fortuna: "cos'è che ho detto???".
Secondo l'economo John Parker di Boston è "Un autentico genio", ma non esiste nessun John Parker nella guida telefonica di Boston.
E' considerato uno dei dieci uomini più sexy del mondo dalla nota rivista "Idraulica & Spurghi".
Non si definisce anticonformista perchè non sa cosa vuol dire. Il suo stile manageriale è invidiato anche dai suoi avversari: durante le riunioni si copre di sudore rosso, emette lunghi grugniti e carica.
Padre/Padrone, Madre/Madrone, Cognato/Cognatone.
Il salto sociale e l'immensa responsabilità non hanno cambiato le sue abitudini perchè non se ne è mai accorto.
Ma come è riuscito ad arrivare al top un essere che al massimo aveva posato come modello per l'omino che c'è sulla porta dei bagni?
Seguiamo la sua carriera.
Negli anni '80 lancia sul mercato il "wurstel di pollo senza pollo" e i "panini a noleggio", negli anni '90 inventa la "promozione globale", compri una cosa e ti regalano un'altra cosa a casaccio.
Nel 1992 conosce il Conte Multedio Auzio Scavazza Longa, padrone della nota industria "Carter & Carter", che lo prega di trovargli un nome più corto: lui gli suggerisce ”Bobi” ed entra nelle sue grazie.
Sposa la figlia Anna Peppa Scavazza Longa, diventando così l'amminstratore delegato della "Carter & Carter", l'industria più potente del settore: di quale settore, questo non si è mai saputo. Raccoglie la sfida del futuro: il suo rivale Bill Gates lancia "un computer su ogni scrivania"; Carcarlo va ancora più in la: "una centrale nucleare in ogni camera". Solo nella propria casa installa 8 centrali: dopo pochi mesi si accorge che l'automobile parte senza le chiavi, e su suggerimento dell'Arbre Magique, che ha miracolosamente cominciato a parlare, decide di ridurre investimenti e radiazioni.
Ma il suo programma non si ferma, e dalle scorie nucleari estrae la “Pizza Interattiva”, un po' pizza e un po' gioco: tu la mangi e lei lotta.
Negli ultimi mesi ha lanciato sul mercato: "Wurstel di pollo senza pollo".
E' un'idea eccezionale scaturita da un uomo eccezionalmente stupido; il wurstel di pollo senza pollo è una vera sorpresa per le casalinghe che vanno a comprare al supermercato; le casalinghe si chiederanno:"ma cosa ci avranno messo questa volta quei simpaticoni della Carter & Carter nel wurstel di pollo senza pollo?".
Cosi' qualche volta ci troveranno della carne di tacchino, della carne di struzzo, qualche volta dell'asfalto, dello stracchino, del cerume (piu' asfalto che cerume).
"La Caccia ai castori non violenta"
Basta con questa caccia violenta ai castori per la pelliccia pregiata! Ora la Carter & Carter ha pensato anche a questo: si prende il castoro, lo si manda alle Baleari in un hotel di Lusso, con piscina, spiaggia privata e delle belle castorine, e poi lo si affoga nella Iacuzzi. All'affermazione dei giornalisti: "Ma lei distrugge tutto l'ecosistema", Pravettoni ha risposto: "No!!!!Io non distruggo l'ecosistema perchè non so neanche cosa vuol dire!!".
"Lo smaltimento della plastica e l'impiego degli extracomunitari"
Quante volte ci siamo chiesti come smaltire le tonnellate di plastica che stanno invadendo il Nostro paese!!! Quante volte ci siamo chiesti come risolvere il problema del lavoro agli extracomunitari!!! Semplice: si fa ingoiare la plastica agli extracomunitari!! Quale macchina, quale organismo è migliore del nostro corpo umano, così complesso, così completo. Senza parole.
"Naso Boum-la mina antiscaccolamento"
Chi non ha mai visto un bambino che si scaccola il naso; chi non ha provato quel senso di fastidio vedendo un'azione così disgustosa!!!
Ma d'ora in poi il problema è risolto: con la mina antiscaccolamento nessun bambino si metterà piu' le dita nel naso. Il meccanismo funziona così: non appena il bambino si infila il dito nel naso ... Bum!! esplode la mina. Ovviamente si tratta di una piccola carica, forte abbastanza però da far squarciare il naso; d'altronde, si sa, i bambini sono fatti di gomma. Se poi dovesse succedere qualcosa al bambino, è la selezione naturale.
"VivaLux- il detersivo che fa miracoli"
Casalinghe, ecco a voi la candeggina per la vostra casa; slogan della candeggina: "casalinghe, con VivaLux lavaggio senza risciacquo: più tempo per i tuoi amplessi".
L'unico problema della candeggina è che, quando si asciuga, emette un gas mortale; ma non c'è da preoccuparsi, ci sta già lavorando un'equipe di esperti e persino la magistratura.
"Bitumella - La focaccina al catrame"
"Con bitumella la vita è più sana e piu' bella"; ecco lo slogan per la famosa focaccina detta "delle due olimpiadi" (perchè ora che la digerisci sono passate due olimpiadi). Particolarità di questo e di altri prodotti è, oltre alla data di confezionamento e di scadenza, la presenza della data in cui la digerirete!!!
"Pensione Integrativa Pravettoni"
Vecchi, con la pensione integrativa Pravettoni dormirete sonni tranquilli. Una delle formule è il fondo Matusalemme col quale tu sborsi comode rate mensili fino a 130 anni (compiuti), dopodichè si possono riscuotere interessi altissimi.
Se uno schiatta a 90 anni peggio per lui, la Carter & Carter è contro le pensioni baby. La Carter & Carter è contraria alla morte, essa è per l'immortalita'.
"Pandofix - il pandoro testato nella galleria del vento"
Il pandoro, dolce natalizio!!! Ma il pandoro sbriciola, lo zucchero a velo si spande. La Carter & Carter ha pensato anche a questo: Pandofix è un pandoro a prova di uragano; infatti lo zucchero a velo è tenuto insieme da un collante ultraresistente. Ovviamente il prodotto è altamente velenoso, ma potevamo mettere una scritta tipo "Pericolo di morte" su un dolce venduto a Natale???
"Abetello Nagasaki"
Albero finto o albero vero? Albero finto o albero vero? E' questo il dilemma del natale. Ma l'albero vero sporca, punge, complica la vita. Invece con l'abetello Nagasaki, un bellissimo abete in cemento armato trattato al plutonio, si hanno innumerevoli vantaggi:
1. Si illumina da solo;
2. Ti cuoce il cappone in un secondo (e anche le mani se non stai attento);
3. Ci passi vicino e ti fa la radiografia;
4. Passato il natale, lo butti nel caminetto e ti scalda la casa per 5.000 anni.
"Tenerella - La bambola che bestemmia"
L'abbiamo venduta solo in America, tanto bestemmia in italiano, loro mica capiscono!!
Pravettoni si è anche candidato Sindaco alle ultime elezioni di Milano per la lista "Asfalto che ride", convinto che una volta eletto la città divenisse sua. Ha infatti dichiarato che se fosse stato eletto, Milano sarebbe stata la prima città italiana a battere bandiera panamense per sfuggire al fisco! Purtroppo gli elettori non hanno compreso la sua genialità!
Quest'anno, dopo le voci che lo volevano candidato al Mugello, Carcarlo pravettoni è stato soppiantato alla guida della Carter & Carter da suo padre John Fitzgerald detto "Bonanza", il quale lo ha fatto rinchiudere in un manicomio.
Carcarlo è però riuscito a ri-impossessarsi del suo posto al vertice della Carter & Carter facendo rinchiudere suo padre in un ospizio e poi tenendolo legato ad un palo in giardino come un cane.
C'è agitazione nel mondo imprenditoriale da quando, circa 3 settimane fa, Carcarlo Pravettoni è stato rapito dai suoi stessi operai che ora mantengono il controllo della ditta.
I rapitori affermano che Carcarlo sta bene e sta seguendo un corso di riabilitazione. Come prova della sua condizione gli hanno strappato tre peli del culo e li hanno messi in una busta, la quale è però stata trafugata, sembra, da un ricco collezionista australiano: si parla addirittura di Murdock.
Grazie a Giampiero Calapa', del Fatto Quotidiano abbiamo rintracciato Carcarlo.
Ecco a voi l'intervista:
Pravettoni: “Mi candido alle primarie e sfido La Qualunque”. E l’euro si impenna!
Carcarlo Pravettoni, imprenditore (fallito) senza scrupoli del Nord, ci riprova. Ancora una volta, dopo aver lasciato Firenze a Matteo Renzi, vuole “salire in politica” o “scendere in campo” che dir si voglia. Obiettivo: le primarie del centrosinistra per la candidatura alla presidenza del Consiglio. Ma la sfida non sarà solo a Nichi Vendola, Pd e Di Pietro. Pravettoni lancia il guanto di sfida, anzi il parrucchino, a quel Cetto La Qualunque (sindaco di Marina di Sopra, cittadina calabra gemellata con la tedesca Weimar) pronto a tutto per il “pilu”.
Pravettoni, abbiamo saputo che dopo le esperienze da sindaco ha delle ambizioni in grande stile…
Per l’esattezza ci tengo a precisare che dagli anni ‘90 ad oggi mi sono candidato sindaco praticamente in tutte le città italiane, ma in nessuna di esse sono stato mai eletto, modestamente parlando. C’è da dire che io non sono il tipo che aspetta per forza le elezioni per candidarsi. Se davvero mi va di fare il sindaco, dove sia sia, vado in municipio, mi insedio e vaffanculo! Son fatto così, è carattere.
Il caso Ruby forse porterà a elezioni anticipate. Si parla di una sua partecipazione alle primarie del centrosinistra, conferma? E poi, lei, che c’entra con il centrosinistra?
Francamente nulla. Ma visto che le primarie sono aperte a tutti… Che ingenuità però questi ragazzi del Pd! Le solite anime belle. Poi si meravigliano se alle primarie a Napoli fanno votare il primo che passa. Basta offrirgli un buon caffé e il gioco è fatto. O meglio un tè, visto che hanno fatto votare tanti cinesi… É la democrazia, signori. Se svegli il mostro, poi chi lo ferma più?
Qual è il suo programma politico? Perché un elettore di sinistra dovrebbe votare lei e non Vendola, Bersani o Di Pietro?
Guardi, chiariamo subito una cosa. Io non mi candido alle primarie del centrosinistra per farmi votare dagli elettori di centrosinistra. Sarebbe troppo facile, perfino banale, no? Mi candido alle primarie del centrosinistra per farmi votare dagli elettori di centrodestra. Questa è la grande idea! D’altronde l’ha fatto anche Matteo Renzi prima di me e mi sembra gli sia andata piuttosto bene. Anzi,lui ha fatto di meglio. S’è fatto votare sia dagli elettori di destra che da quelli di sinistra, per non parlare del centro… Chiamalo scemo!
È vero che c’è lei dietro la scissione dei Rottamatori? Ancora in fasce, si sono divisi su Mirafiori: da una parte Pippo Civati e dall’altra proprio Matteo Renzi, a cui sappiamo che lei guarda con interesse e stima.
Le dirò una cosa, ma mi raccomando resti tra noi. Matteo Renzi è mio figlio. Non mi chiedete il nome della madre perché sono un gentiluomo. Comunque potete provare a chiedere a Rosy Bindi… E non aggiungo altro.
A proposito di Mirafiori, noi sappiamo che il suggeritore di Marchionne è proprio lei. Le sue politiche industriali, applicate ad aziende che, a quanto sappiamo, sono rigorosamente fallite, sono state da lei esplicitate in tempi non sospetti. È un precursore? Sa che cosa vuol dire precursore?
Francamente non conosco il significato di questa sua parola. D’altronde non mi intendo di elettrotecnica. Le dirò però una cosa, ma mi raccomando resti tra noi.
Sergio Marchionne è mio figlio. Non mi chiedete il nome della madre perché sono un gentiluomo. Comunque potete provare a chiedere a Letizia Moratti… E non aggiungo altro.
Qual è la sua ricetta economica per il Paese?
Polenta e usei. Con un buon bicchiere di vino d’accompagnamento.
Crede che il conflitto d’interessi sia un problema per questo Paese o un arricchimento?
È sicuramente un arricchimento. Per il mio amico Silvio, intendo. Beato lui!
Dal Sud un’onda calabra sta avanzando. Lei potrebbe avere un antagonista serio, il sindaco di un piccolo paese della Calabria: si chiama Cetto La Qualunque, ha idee rivoluzionarie e molte “famiglie” gli chiedono di candidarsi. Ha intenzione di sfidarlo alle primarie? E, soprattutto, in caso di vittoria di La Qualunque, pensa di poterlo sostenere o gli farà la guerra?
Io e Cetto siamo fatti della stessa pasta. Lo ammiro da sempre per il suo garbo e per la sua gentilezza d’animo… Però ha un limite. È un ragazzo del Sud e non potrà mai avere al suo fianco il partito che oggi rappresenta il progresso e il futuro della nostra Italia: la Lega Nord. Apprezzo molto la rivoluzione culturale operata da La Qualunque. Di fronte ai grandi temi della sfera macroeconomica lui ha avuto il pregio di riportare l’attenzione sui bisogni primari degli italiani. Dal pil al pilu, insomma. Anche se di pilu alla fine ne parla un po’ troppo e, come si sa, chi ne parla troppo di solito conclude poco. Non a caso io non ne ho parlato né ne parlo mai…
Però avete diversi punti di contatto: la valorizzazione delle costruzioni abusive, ad esempio, degli ecomostri e l’idea di permettere il libero inquinamento ambientale.
Sì è vero, molti valori ci accomunano. Valori alti. Negli anni ‘90 io, Carcarlo Pravettoni, sia detto con malcelato orgoglio, ho dato vita alla ben nota lista civica Asfalto Che Ride, avente come simbolo un bel sole ingoiato da una betoniera! Sono ben lieto di vedere che oggi l’amico Cetto La Qualunque è sulle mie stesse posizioni. E non è il solo. Basti pensare a Bertolaso e a quella che viene affettuosamente chiamata “La Cricca”. Le dirò una cosa, ma mi raccomando resti tra noi. Guido Bertolaso è mio figlio. Non mi chiedete il nome della madre perché sono un gentiluomo. Comunque potete provare a chiedere a Vanna Marchi… E non aggiungo altro.
Scusi se insisto: La Qualunque è l’avversario che teme di più? Pensava di aver già vinto contro gente come Vendola, ma se lancia questa sfida sa che si complica tutto: cosa pensa di fare?
Cetto è per me un compagno di strada. Lo conosco da tanti anni, siamo stati bambini insieme. Da piccoli andavamo con la fionda a tirare sassate alle lucertole.
Poi, da più grandicelli, siamo passati dalla fionda al fucile a pallettoni e dalle lucertole agli extracomunitari. Quanto ci divertivamo! Mi direte: “Ma a quei tempi non c’erano tutti questi extracomunitari in Italia!”. Giusto, infatti andavamo in Africa a stanarli. Meglio prevenire che curare. E Cetto era sempre in prima fila, al fianco di Roberto Calderoli, Ignazio La Russa, Jack lo Squartatore e l’Incredibile Hulk. Ancora oggi, nelle Ronde Padane, Hulk è una vera e propria forza della natura. Il terrore delle badanti! Poi sono nate delle incomprensioni… Il Calderoli s’è accorto che Cetto non è uomo del Nord da come pronunciava la parola “cassoeula” e ne è nato un diverbio. Sono volate parole grosse. Alla fine Jack Lo Squartatore ha perso la pazienza e ci ha dato dei terroni a tutti quanti tornandosene sdegnosamente alla sua Londra.
Su chi crede di poter far presa? Il voto moderato? I delusi da Berlusconi? La società civile che guarda a sinistra? Gli operai della Fiom? Gli imprenditori della Brianza?
Credo di poter far presa su coloro che guardano il Tg1 di Augusto Minzolini e il Tg4 di Emilio Fede; su tutti gli italiani che pur sapendo leggere non leggono mai un libro né un quotidiano a parte Libero e il Giornale, su tutti gli italiani che pur sapendo scrivere non hanno mai compilato una dichiarazione dei redditi (cosa che, non sapendo né leggere né scrivere, a maggior ragione mi onoro di non aver mai fatto neppure io) e sui tanti italiani che passano ore e ore incollati davanti alla televisione a guardare il “Grande Fratello” o “Amici”: è tanta bella gente, mi creda, ed è il nostro futuro e la nostra speranza in un mondo migliore.
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