GHE PENSI MI ……………
Per prender sonno si possono fare svariate cose. Qualcuno conta ancora le pecore. Altri elencano in ordine alfabetico le proprie fidanzate. Altri spuntano i debiti variamente distribuiti fra bollette , banche e benefattori.  
Poco amante del pascolo e degli ovini, troppo angosciante l’elenco dei creditori e vistosamente  corto il numero di donne che si sono curate del mio corpo, da alcune notti conto il numero di  giorni che ho vissuto. Ebbene,  sto per forare i ventimila giorni, a stasera sono fermo a 19.764 giorni di permanneza su questo suolo.

Pazzo vero ? Pensatelo ed intanto pensate anche . …chi se ne fotte e soprattutto perché stupido e vecchio uomo fai sti conti ?

In un passaggio recente (Nessuno tocchi Caino) sostenevo che l’uomo nasce perfetto e si deteriora nel tempo. Aggiungo oggi, ancora di più, che quando si passano i ventimila giorni di vita, vittorie, sconfitte, requisiti, pregi e difetti sono consolidati. Niente più respira contro vento, sei quella cosa li e basta. Devi solo tenerti nel tuo intimo gli sfregi della vita e spedire al tuo mondo rimasto intorno le cose belle che sai fare.
Non prendendo comunque sonno , licenzio il conteggio dei giorni e passo all’elenco delle cose che so fare e che non so fare. In sostanza un artigianale “ghe pensi mi “ o “ non ghe pensi mi”  di un Italiota dove tutti sanno purtroppo fare tutto o parlano di tutto “modello Alba Parietti”.

Proviamo quindi a fare finta che sia un po’  capace di parlare, di scrivere, di avere imparato a stare solo senza paura, di tifare per i deboli. Capisco moltissimo (esageriamo dai) di calcio, per lavoro ho studiato finanza per 29 anni e qualcosa è rimasto.  
Se mia figlia sposa un uomo di colore sono felice, so cambiare idea quasi su tutto. Ho 5 persone (che non vi dirò) nella mia vita per le quali farei tutto. Questo il mio “ghe pensi mi”.
Sono  invece  sono troppo ottimista e mi faccio del male, non capisco una beata minchia di tecnologia, di chimica, di viaggi e di animali.Non ho il senso della famiglia patriarcale, non piango in pubblico e discuto a voce troppo alta. Simpatia eccessiva per la trasgressione e gravi ritardi nel distinguere i buoni dai cattivi. …
In tutto questo ora e per sempre “non ghe pensi mi”.
Dormo ? Dormite ? Tutta questa fiaba mi è scorsa sulla pelle in  questo periodo, ogni giorno. Per la prima volta nell’ultimo mezzo secolo il mondo (ed in mezzo anche il nostro stivale ) sta crollando per un argomento che nessuno… nessuno ha capito.
Politici, manager, operatori, bancari, agricoltori e massaie... nessuno ha capito veramente perché siamo nei guai.

Prima di questo croce si soffriva per :crisi di alleanza politica, compromessi storici e non, prezzo del petrolio e guerre collegate, mazzette e tangenti, mafia, invasione extracomunitari, difesa di operai o difesa  dei ricchi, crisi nucleare… Prima di questo lerciume nessuno ha mai risolto nulla ma si capiva facile il perché eravamo nella merda.
Adesso tocca a tutto il mondo parlare di una sola cosa: soldi  e debiti. Adesso tutti devono parlare di cose che non sanno e che conosceranno mai. Pazienza poi se il pescatore di anguille non digerirà di essere pieno di debiti mai fatti (ha chiesto 2.000 euro al Credito Cooperativo di Alfonsine, sua Banca da 50 anni e  gli hanno detto: noooo ), pazienza se al bar un signore spericolato  ordina uno “spritz” e tutti si girano temendo abbia detto “spread”.
Il problema è un altro. Ogni volta che  capita che la crema cultural-politica (sic !!!) di questo paese si occupa di un argomento che per esperienza quotidiana o per puro caso, conosciamo un po’ di più, scopriamo quanto sono ignoranti sti ometti e donnette   quando sono obbligati a vestirsi da “ghe pensi mi” su qualsiasi argomento.
Succede quindi che  la Mussolini parli di un Bot a 10 anni … (chissà se ha mai sentito parlare di un animale chiamato btp e della durat massima di un Bot)  ; allora Rosy Bindi suggerisce di non preoccuparsi dello spread ma del rendimento dei titoli del debito italiano (differenza cara Rosy qual è ??); allora la Santanchè da la colpa agli stranieri che non ci comprano più titoli ( il 50% del nostro debito è in mano ad investitori esteri e stiamo per essere salvati dai cinesi.. porca vacca).Un giulivo parlamentare europeo intervistato a sorpresa non distingue la differenza fra debito  e deficit ; la Gelmini , unica al mondo, chiama lo spread .. “sprid”. Il sindaco di Napoli De Magistris pontifica che basta abbassare i tassi per contenere l’inflazione ,contro ogni minima regola economica.
In parlamento un senatore del pdl, ispirato e per tranquillizzare i mercati, cita la famosa frase di Keynes “Nel lungo periodo saremo tutti morti”.Peccato la attribuisca a tutt’ altro uomo, forse un amico d’infanzia.    Ecc. ecc. ecc..
Adesso dormo, fatelo anche voi. Io non parlerò mai di i.phone, di formula uno e di come si vive bene a N.York. Ma a questi toglietegli la parola .”ghe pensi mai “. per sempre. E su tutto !!!

La ripresa dei lavori pallonari  segna il cielo a vistose striscie bianco- nere.
La parte bassa riporta un pò in quota il Cesena che sbanca Bologna “la magra” e con le sconfitte di tutte le altre apre uno spiraglio. Torno a pensare come sia incredibile che ad alcuni calciatori vengano offerte nella vita sportiva decine di occasioni. Prendiamo Aquilani. Roma, Liverpool, Juventus e Milan. Mai una stagione completa, mai convincente , sotto il vestito niente, eppure sempre trova compratori. Prendi invece, per tornare a Cesena, Parolo. E’ un giocatore universale, maturo, fortissimo. Non trova chi se lo piglia. Pazzesco !!

Ma il cuore della giornata ha radice nei numeri bianco-neri di casa Juve. Fa i mille all’ora , morde, si aiutano e la palla viaggia finalmente bassa. Ammortizza la larga insufficienza di uomini in campo (Bonucci) e di uomini spariti chissà dove (Elia Krasic). Sa zittire ombre rumorose e pericolose (Del Piero, Quagliarella). I ritmi non sono sostenibili, vedremo  quando i segni sul corpo si faranno lividi di stanchezza. Ma per ora dai… è una bella Juve .Anche Conte sembra dire “ghe pensi mi”, ma in campo delega numerosi campioncini, anche inattesi ai miei occhi (Marchisio, Pepe,Barzagli) Ora doppio scalo in 3 giorni in casa Lazio e Napoli. Dopo si può dire. Dopo.
Quelli che pensano a spanne hanno titolato “Napoli, Lazio e Milan senza gol” e ci hanno costruito un’inchiesta. Nella verità del titolo la diversità di tutto.
Il Milan gioca un superbo primo tempo (me lo sono rivisto, una delizia per gli occhi). La condizione di Ibra la penso la migliore da quando lo vedo. Incantevole, elegante, altruista all’esagerazione. Mi butto e penso che , tolti Messi e C.Ronaldo, niente sia di più di lui. Spedisce in gol il mondo, se c’era Pato nel primo tempo di Firenze finiva 3-0. Io non ho preso appuntamenti per mercoledì sera, io penso che il Milan con il Barca …..   
Lo 0-0 della Lazio sa di buono per la voglia e perché senza Klose e la coppia centrale dietro, un po’ di corda la mostra e gioca anche un po’ male. Lo stesso 0-0 mette il Napoli anche in campionato sull’orlo. La pessima gestione uomini di questo inizio di stagione mette i partenopei a giocarsi tutto in una settimana: se non batte il Manchester City e la Juve è quasi fuori da tutto. Ma la rosa è bella fresca grazie al turn over.
Mazzarri urla permaloso “ghe pensi mi”… ma si sente odore di bruciato.

Eh si, cè un po’ di crisi dei “ghe pensi mi”. Senza citare il titolare di cotanta filosofia (Silvio), dei grandi accentratori e grandi comunicatori, pochi si salvano. Si sta sciogliendo come neve al sole Villas Boas al Chelsea (tutto passa da lui sembra, per ora). Qualche piccolo cenno di stanchezza in Guardiola (forse proprio stanco del tutto su di lui in casa Barca).
J. Heynkes ha avuto massimi poteri in un Bayer M. stellare. Se non vince la Bundesliga e non arriva alla finale di Champions in casa mi sa che che “ci pensano gli altri” a fargli la festa. Giustamente.
Ma il re sconfitto della categoria che fa tutto lui è tale Marchionne. Racconta favole, sposta stabilimenti, stermina fabbriche con il contgenuto umano dentro, finge di vendere macchine. Dati allarmanti in Europa, da poche ore anche in America hanno nasato che la sua minuscola Cinquecento costa il doppio del dovuto e l’hanno comprata un terzo di quanto pronosticato dal genio. Come previsto dai comunisti ottusi ,  ha disdetto tutti i contratti dopo i finti referendum e da gennaio chiude baracca in Italia. Grazie Marchionne e grazie agli stupidi di sinistra che si sono prostrati (D’Alema, Veltroni, Bersani, Renzi lo sciocco, Bonanni)Si si. , “pensateci voi “ .. si si !!  
Regge invece, eccome se regge, il maestro del “ghe pensi mi”. Mourinho guida la Liga e non si risparmia. Permalosi a Barcellona per l’esultanza cavallerizza dello Special one , ma il Real è macchina deliziosa per palati anche fini e non solo opportunista, come si diceva a suo temponei soloni nostrani. Si avvicina lo scontro. Sarà comunque da brividi.

Albertosi Martiradonna Zignoli Cera Niccolai Tomasini Domenghini Nenè Gori Greatti Riva ….
E’ il Cagliari campione d’Italia  anno 1970. E’ la squadra, l’unica, che ha unito gli umori  di juventini, milanisti ed interisti dell’epoca. Eravamo un po’ tutti felici , un po’ tutti “gigiriva - rombodituono” dipendenti.
In queste ore ci ha lasciato uno dei più umili di quella super squadra: Martiradonna. Interessa a pochi immagino, soprattutto fra chi conta meno dei miei ventimila giorni. Io me lo ricordo quel guerriero. E mi ricordo pure, quando nella primavera del 1970, in collegio angusto, come solo passatempo collezionavo figurine e mi mancava per completare l’album,  quella di questo terzino (che bello chiamarli così).
Perso nella mia branda sfogliavo l’album monco della sua foto. Entrò un compagno di camerata, tenero e dolce come solo lui sapeva essere e mi allungò una busta. La aprii piano piano e come si spunta una carta a poker  comparve il faccione rude ma sorridente di Martiradonna. Felicità mia, felicità di chi aveva pensato a me, in questo caso con un giusto e profumatissimo “ghe pensi mi, amico… ghe pensi mi”
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