Tempi non sospetti

Ognuno di noi soffre per qualche frase, qualche atteggiamento, qualche modo di dire che fotografa momenti e pensieri. A me produce irritazione e prurito una frase che ha preso campo negli ultimi anni. Da infanti, negli angoli del campetto, nel retro del bar o nel piazzale alle 3 di mattina, dopo ore di discussioni, mediamente e per fortuna di calcio, rimbalzava sempre per bocca del più saputello il monosillabo “ Tliva dit!!!” in lingua tricolore: “te l’avevo detto”.

Per trascinamento, per evoluzione della specie e per la boria con la quale si discute nei forni di tutti i media, quel pensiero maledetto si è trasformato ad uso di ogni animale da palcoscenico. Collovati parla adesso del Napoli da scudetto, Fini parla adesso del suo disamore per Berlusconi, Del Neri parla adesso della Juve da quinto posto, Maroni parla adesso del tiranno Gheddafi quando venne in Italia … per tutti la frase liberatoria: “COME AVEVO DETTO IN TEMPO NON SOSPETTI!!”

Ho digerito a stento ripetuti attacchi alla nostra lingua di questo obrobrio, non ho badato nemmeno al fatto che a settembre l’erudito commentatore sportivo sculettava Inter o Roma (ed il Napoli? Boh), che Fini è stato compagno (compagno ?) convinto di Silvio per 15 anni, che Del Neri dopo la vittoria di Milano (Milan) si pensava da titolo, che Maroni ha personalmente fatto liberare il prato per la tenda ed i cavalli del rais … non ho badato ed ho sopportato che ognuno, in totale contraddizione con quanto detto o fatto mesi prima, si pavoneggiasse con la frase fetente. Ma quando ho sentito una persona stimata da tutti, per bene, con vita personale senza macchia dire che era uno dei pochi, in tempi non sospetti, ad avere creduto nel Napoli mi sono incazzato con il sig. Cesare Prandelli. Come dice il Cavaliere “mi sono collegato ad internet”, non ho comprato una casa ed invece ho trovato una sua intervista del 11 settembre 2010: “Prevedo un campionato incertissimo, con Inter, Roma, Juve su tutte e con Milan, Fiorentina e Napoli vicine”. Tutto si risolverà all’ultima giornata. Realtà: il campionato finirà con un mese di anticipo, hanno clamorosamente fallito le sue tre favorite più la Fiorentina … e di tutto questo ci ricorda che aveva detto Napoli. Ma va là …

Ma siccome lo fanno tutti, seduti e legati, adesso tocca alla zanzara.

Zanzara del 30 marzo 2011: “Ci siamo al derby. Sembra star meglio la Beneamata, sembra avere più paura la BandaAllegri. L’Inter ha avuto ripetuti episodi che hanno indirizzato partite mal giocate e prima o poi gli andrà male. Molto male. Credo che il Milan partirà per fare male, molto. Inseguirà la vittoria con spregiudicatezza e ritmo, sorprendendo l’Inter. La panchina, intesa come mister, è tutta dalla parte del Milan ed aspetto i gol di Cassano e Pato. Dico Milan.

Sento puzza di lercio, forse sono io per quanto non mi piaccio ad essermi allineato. Ma, “come aveva detto in tempi non sospetti” un tale Benito, parlate … parlate … parlate male, ma parlate.

Milan batte Inter 3-0 … perfino troppo. Ne ho parlato talmente tanto prima che accadesse che prendo 2 pareri dalla stampa per fotografare.

Gianni Mura su Repubblica: “Non è stato il gol di Pato dopo una manciata di secondi ad aver condizionato il derby, ma la dissennata disposizione tattica dell’Inter. Allegri ha preparato la sfida meglio di Leonardo. Inter sbagliata perché non si può pretendere che 2 giocatori, pur esperti a centrocampo, ne possano contrastare 4”.

Luigi Garlando sulla Gazzetta dello Sport: “All’Inter sedata ieri avrebbero fatto bene il rumore dei nemici (modello Mourinho) per accendere i nervi ed il centrocampo affollato di Mou che si rintanava e poi ripartiva. Come ha fatto il Milan di Allegri che ha battuto Leonardo dappertutto”.

Ecco, i miei pensieri precedenti ed i commenti successivi chiudono e per sempre la catena dei valori. Inter mal guidata e pronta al fallimento, Milan ben guidato con l’ultimo ostacolo a Firenze. Poi chiude tutto nelle 3 partite a seguire.

Vedono lo striscione di arrivo, oltre al campionato italiano, anche gli altri 2 campionati principi. In Inghilterra allunga il Manchester a + 7 anche se non sembra stare benissimo e gli stop di Arsenal e Chelsea chiudono ormai il teatro. In Spagna un brutto Real (per un’ora) scende a meno 8 e chiude la finestra dalla quale entrava una comunque tenue luce di speranza. Ho visto due volte il match perso con il Gjion e l’impressione più forte è che le seconde linee schierate per amore o per forza dal maestro non siano nemmeno parenti dei titolari. Togliere C.Ronaldo, Higuain, Benzema, X.Alonso questa squadra non se lo può permettere proprio. Come l’Inter il Real di Mou del prossimo anno farà piazza pulita degli Arbeloa di turno e sarà imbattibile. Forza maestro, ci sono forse 4 Real Barca da giocare. Ti aspetto a casa tua per parlarne tutta la notte.

Approfitto per un veloce collegamento Champions. A prima vista sembrano 3 pronostici scontati a favore di Barca, Real ed Inter con patemi incerti nel derby Chelsea Manchester.

La lezione degli ottavi con 3 cenerentole passate a danno delle favorite induce prudenza.

Sentimenti: delle favorite può sprofondare solo l’Inter con dinamiche impreviste e per quanto detto sopra. E Carletto sgambetta Sir Alex. So già che dovrò chiedere perdono per i pronostici. Forse…

A proposito di tempi e di sospetti, come ogni anno a questo punto fioriscono gli uni e gli altri. Come fa un campionato serio ad evitare le “pastette” di Chievo-Samp o che da qui alla fine metà delle squadre (tipo domenica il Palermo, Genoa e Bologna) mettano l’infradito e passeggino sulla sabbia? Idea, seguitemi.

1) Campionato a 16 squadre anziché 20;

2) Prime 3 in Champions dirette;

3) Due in Europa League ma attraverso i play off che coinvolgono 4 squadre (dal quarto al settimo posto);

4) Retrocessione diretta per l’ultima e play out per le altre due che scendono (squadre dal dodicesimo al quindicesimo posto)

5) Quattro punti per la vittoria, zero per la sconfitta. In caso di pareggio calci di rigore. Chi perde 1 punto,chi vince 2 punti.

6) Cosi si riduce drasticamente l’area delle squadre che non hanno interesse, si rende meno appetibile il pareggio ed almeno, alla fine di partite inguardabili ci sono due minuti di emozioni con i penalty.

Maccheronico Può essere, ma chiedetelo agli spettatori di Verona domenica scorsa o ai tifosi di Bologna e Genoa … Forse preferiscono studiarsi qualche regola in più ma bruciare qualche sospetto.

TEMPO: c’è tempo … c’è un tempo fra questo mare infinito di gente “Ivano Fossati”

SOSPETTI: milioni ogni giorno. Ma basterebbe per sentirsi meglio liberare l’anima, togliere a uomini e donne tante possibilità di sbagliare. E godersi vecchi e nuovi momenti. Gli Oscar Wilde: Posso resistere a tutto, tranne che alle tentazioni”. Proprio così …. Forza allora, viviamo liberi, senza tempo e poniamo qualche limite, che non ci consenta di usare le debolezze per alimentare sospetti e volare lontanissimo dove finalmente nessuno vomita: ”Te lo avevo detto, in tempi non sospetti” !!!

 
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