Specchietto retrovisore in coda all'articolo della scorsa settimana. Ricorderete ho espresso il mio sentimento su quanto incide la fortuna, la sorte , il caso sulle acrobazie della vita. Esiste però una categoria probabilmente nemmeno piccola che mi è tornata in mente la notte di sabato, mentre aspettavo la Resurrezione di Cristo e, più umilmente, quella della Juve. Cronaca. La Juve gioca un'ora di partita discreta, buoni ritmi e finalmente anche un fraseggio discreto. Niente di speciale ma fino al minuto 70 sembra una squadra normale. Poi i ritocchi geniali. Fuori Matri e dentro Toni, fuori Del Piero e dentro Pepe. Risultato logico:1) Matri da profondità e non arretra, Toni fa reparto ma se la squadra cala è inutile, anzi torna per dare una mano e tutta la squadra si accorcia all'indietro di 20 metri  2) Del Piero è tonico ed è l’unica persona che la guardi in faccia e sprigiona personalità(merce inesistente in questa squadra) e voglia, Pepe corre a testa bassa , anche lui 20 metri più indietro con l'esito già descritto per il cambio precedente 3) Fuori Motta ed a destra dentro Sorensen. Un centrale ma soprattutto un giocatore che offende l'intelligenza della gente al solo pensiero di giocare in serie A , non nella Juve. La fascia destra, già devastata da un giocatore bolso e fuori condizione come Krasic diventa terra di conquista, nascono da lì tutti i pericoli, la Juve non esce più dall'area e si fa rimontare giustamente.

L'ultima mezz'ora di questa partita e la prima mezz'ora del dopo partita (abbondante perchè giocatori e Del Neri sono stati rinchiusi e spero insultati un bel pò negli spogliatoi) sono la favola reale che dimostra come la fortuna e la sorte siano "cieche" e va bene, ma  quando ci danno una mano bisogna poi che siamo noi ad accompagnarle, perchè altrimenti, disturbate dalla nostra incompetenza ed ignoranza, scappano e se diciamo "testa" esce "croce" e viceversa. E non è sfiga.

Dicevo poi del dopo partita sintomatico. Del Neri "Paghiamo cari i nostri errori, gol preso a tempo scaduto, Alex tolto perchè stanco. l'arbitro ha fatto peggio di noi". Basterebbe questo per togliergli il patentino (rigore per la Juve di inizio partita ridicolo, ma chi se lo ricorda), che chiosa il tutto" abbiamo un problema, non sappiamo tirare la palla in tribuna, lo faceva anche Scirea". Gaetano arrivò alla Juve a metà anni settanta quando smise Salvadore. I primi 2 anni la critica lo massacrò perchè, elegante, pulito e puro , non sapeva fare falli e calciare il pallone alla "viva il parroco". Dal mondiale in Argentina in poi (1978) convince il mondo che sarebbe stato un libero moderno e corretto(mai espulso in vita) e che soprattutto la manovra partiva da lui palla al piede cercando il gioco e gli addetti ad offendere (Platini, Causio, Benetti, Tardelli, Boniek,Brady). Questo era Scirea. Questo, purtroppo è Del Neri.

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Volevo chiudere con un concetto che mi è caro, già espresso ma da ribadire, relativo ai tecnici italiani ed a chi li giudica. Ci sono 20 allenatori di serie A più una decina ogni anno con le panchine che saltano che di media (di media , non nelle punte estreme alla Mourinho o Guardiola o Capello) sono i meglio pagati al mondo. Siamo l'unico paese ad avere 4 quotidiani sportivi (incluso Tuttosport e so di esagerare). Ci fosse un giornalista con le sue domande o cronache, ci fosse un allenatore in un dopo partita che leggesse l'accaduto con qualche finezza tecnica chiarificatrice per noi umili consumatori. Tutti a dar ragione ai vincitori, a massacrare i vinti a prescindere . Però sabato si è toccato il fondo. Inter -. Lazio. A metà del primo tempo la Lazio va in vantaggio su rigore (molto dubbio) ed espulsione del portiere. Bel fraseggio, ordinato, fisicamente sveglia, i romani sono padroni della partita. Il "triste Leo" toglie Milito e mette un nuovo portiere. Risultato tattico: per quasi tutto il primo tempo il campo è della Lazio, fra centrocampo e punta (Eto'o)50 metri ed Inter schiacciata nella sua metà campo. Perchè poi vince 2-1 o meglio perchè perde la Lazio ?. Nella mezz'ora di dominio anzichè affondare fa lezioso palleggio, lascia campo volontariamente per dieci minuti ai neroazzurri, non pone rimedio all'unico sbocco (Maicon)dei rivali. Gli darebbe il destro "triste leo" per vincere lo stesso. Sbaglia il cambio di Milito, pareggia su una punizione inesistente e per il braccino di Muslera, vince perchè su palla innocente sviene Biava, si tira nell'ultima mezz'ora ovviamente la Lazio addosso con almeno dieci pericoli, ma niente alla fine 2-1 Inter. Commenti di stampa e tecnici : riecco la vecchia Inter come ai tempi di Mourinho, Inter fuori dal momentaccio, Reja che da la colpa all'arbitro e Lotito che si inventa una spinta su Biava nel gol. Accenni alla pessima gestione di gara dei 2 allenatori : zero. Non si sa mai che fare una domanda pericolosa poi entrano in silenzio stampa. (magariiiiii)

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Domenica prossima si chiuderà presumibilmente in maniera matematica la vicenda scudetto. Milan-Bologna e Cesena-Inter profumano tanto di distacco a doppia cifra mentre sotto, all'inferno ci sono già Bari e Brescia. Sta un pò peggio inoltre il il Lecce ,ma sensazione vuole che in queste volate lunghe possa andare nella melma proprio chi arriva per ultimo a temere  il dramma. E se fosse una fra Chievo, Bologna e Catania la terza vittima ?  Il sabato del villaggio pasquale si trascina anche una bella idea di pulizia. Si temeva e si teme ancora qualche polpetta da chi nulla ha più da perdere o da vincere. Ebbene il Palermo batte il Napoli, la Fiorentina vince a Cagliari, il Genoa batte il Lecce, la Roma supera il Chievo ed il Bari schiuma ardore contro la Sampdoria. La task force di Lotito può attendere fino al prossimo fuori gioco di 10 centimetri che sarà segno di complotto.

Arriva la settimana di Real-Barcellona di Champions. La porta di ingresso allo scontro è stata la vittoria nella Liga del Barcellona ma soprattutto il successo di Mourinho nella Coppa di Spagna contro Guardiola. Mille cose si possono dire, ma ci torneremo dopo l'esito della semifinale. Ora solo mi piace dire ai  tanti che tacciano di poco spettacolo e difensivismo povero il gioco del Real targato Mou, di rivedersi la prima ora della finale. Ingabbiato il Barca, gioco scorrevole e deciso, un palo e 3 palle gol nitide contro nulla e tanta sapienza in un rivoluzionario 4 3 3 con davanti Ronaldo Di Maria Ozil (cioè nessun riferimento centrale e scambi di ruolo scientifici) ed in panca Adebayor, Benzema e Higuain. Che ripresi 3 giorni dopo fanno 6 (sei !!!) gol al Valencia, la terza della Liga. La meravigliosa macchina da guerra è pronta e prescinde dai singoli, diversamente da un anno fa all'Inter dove giocavano sempre gli stessi undici.Meditiamo .. meditiamo ... Il resto ce lo raccontiamo a Londra, per la finale di Champions.Ed un indovino mi disse ...... Ultimo appunto : 8 squadre in gara nelle 2 coppe: sei sono Iberiche (3 spagnole 3 portoghesi) una inglese, una tedesca. non c'è bisogno d'altro , a conferma del verdetto del Mondiale, per sapere chi sta meglio e chi sta peggio o molto peggio come noi.

Nel sonnecchiare della mia Pasqua mi si è stampata nel cuore una profonda lettura che mi piace girarvi di quello che umilmente reputo il miglior giornalista /scrittore vivente, Eugenio Scalfari. "Quando si rifiuta di ricordare il passato non si può costruire il futuro, si vive schiacciati da un eterno presente , come gli animali. Quando si smonta una architettura morale senza costruirne un'altra il fiume della vita cessa di scorrere diventando palude. A questa sorte dobbiamo ribellarci, questo pericolo dobbiamo scongiurare. RESURREXIT , suonano le campane. La  Pasqua è di tutti ed è lo spirito di tutti che deve risorgere"
Si, risorgiamo ... con ogni mezzo buono. Sorridendo quando veniamo traditi, sorridendo per un calcio di rigore contro, rigore che proprio non c'era, sorridendo e basta .....