Riecco Natale. Lui è sempre uguale, porta le stesse cose. Invecchiando noi facciamo finta di detestarlo. Cominciamo a dire che è un giorno triste, che ci ricorda momenti che non tornano, che ci punisce con i ricordi struggenti di chi è volato in cielo.
Balle. Noi siamo più tristi sempre,ogni giorno di più, perché la nostra esistenza è buia, perché siamo deboli e senza reazione. E caso mai le luci della notte più bella dell’anno sono meglio di qualsiasi altra notte, ma non ci piace pensarlo.
Dentro questo disonesto tentativo di originalità (chi si azzarda più a dire che Natale è bellissimo ?), quest’anno svolazzano 2 giochi, fra il serio ed il faceto. Due giochi , loro sì, nuovi ed originali.
La parte seria si rivolge al periodo che Natale precede. Da giorni, sotto le tavole delle nostre dimore, per la vergogna aleggia un quesito: “Come si fa a mettere insieme il pranzo con la cena ?” La vecchia domanda che ha guidato pomposa i nostri antenati, torna attuale con la sola variante “Come faccio a sfamare felici …. moglie, figli e nipoti la notte della vigilia ed il giorno di Natale?”
Si, il nuovo labirinto giochereccio e di nessun divertimento è la sintesi della povertà scoppiata nell’anno che finalmente muore. Riuscire a sedere e sedersi con le persone che amiamo , nei 2 momenti più eccitanti di queste feste.
Un vero intricato sudoku, chi ne esce con la pappa per tutti si garantisce almeno la moderata indifferenza di persone che magari pensano ancora che mamma e papà siano ricchi. Chi non riesce prende del coglione ed è un fallito, quasi quanto Tremonti.
A quelli che la sfangano cè poi il più intrigante gioco di società di sempre nel terribile pomeriggio del 25. Avete finito di sonnecchiare davanti alle cartelle della tombola, di ruttare per digerire alla ventesima partita di scala 40, di fare finta di svenire quando la suocera, robusta e senza cedimenti, vi obbliga a rimanere anche a cena per finire i resti della tavola natalizia.
Il rivoluzionario gioco di Natale 2011 è: IL SALVAITALIA.
Rubando il titolo all’esimio professor nonché “impuffator” Mario Monti, il gioco si sviluppa così:
ognuno dei partecipanti, mamma, papà, nonni, figli, gatti, cani e clamorosamente anche i fidanzati/fidanzate dei figli (il peggio possibile quindi) dovranno scrivere in 3 punti cosa avrebbero fatto al posto del geniale Montino per reperire i 30 miliardi di euro (per ora) salvabanche … scusate salvaItalia.
Eccitazione a livelli da paura, la gatta si è fatta anche la pipì addosso ma uno dei giovinastri ,Carletto ,(ultras dell’Atalanta)al tavolo tenta di scappare e si mette a piangere.
“Che c è amico ?” E’ disperato, la sua squadra rischia la radiazione. Tale Cristiano Doni, esteta che esibiva orgoglioso il viso pulito dopo ogni gol, si è venduto mille partite , forse anche a nome della propria società. Potrebbe, dovrebbe sparire lui e l’Atalanta.
Al suo fianco prova a consolarlo il fratello della fidanzata di Carletto.
Lorenzo è un tifoso del Milan, porta l’orecchino ed una maglia con la scritta “meno male che Silvio cè !!” Resosi conto di avere confuso un po’ sport e politica, si è pure terrorizzato dall’idea che il disoccupato Cavaliere si occupi a tempo pieno del Milan, sfrattando e disturbando il Divin Allegri. Impaurito dall’equazione ad un lustro di distanza “Tevez = Borghi”, decide di fregarsene del tifoso bergamasco e riesce solo a dirgli”tranquillo, in Italia va tutto in cavalleria. Forza Milan”.
La tavolata è un po’ disorientata e quando appare un lento signore, capelli bianchi, fare un po’ borioso, ci si aspetta magari una battuta solidale sulla ministra /minestra Fornero, la donna che nessuno vorrebbe come mamma. Invece Diego porta 2 profonde occhiaie, non dorme da 10 giorni, da quando Messi ha affettato il Real e Mourinho.
E’ un uomo solitario, è amico del nonno. Si dice che sul telefonino anziché la foto della figlia (come tutti), del nipote (come tutti ) del cane (come tutti) abbia quella dello Special One. In pratica un deficiente. Neanche lui può salvare la tavolata dal collasso.
Al pranzo di Natale è stato invitato anche un amico di famiglia . Una persona buona, di quelle che Brunetta definiva il”peggio della società” perché non insultano gli altri. Claudio il suo nome ha sempre detestato i pranzi pomposi. Collezionava giornaletti, collezionava emozioni sane poi un giorno si innamorò dell’Inter e la sua vita cambiò. In pratica 30 anni di Zero tituli. Claudio è un signore perché sa perdere, forse ci gode pure. Quando per una volta ha stravinto (Mou 2010) neanche è passato alla cassa. Ora vorrebbe consolare Lorenzo, Carletto e Diego… ma gli viene in mente Ranieri, Moratti, Alvarez, Zarate, Coutinho, Milito e quasi quasi si mette a risolvere il gioco di Natale ed i 30 miliardi di euro da trovare entro poche ore.
Suonano alla porta e compare un disinvolto giovanotto, maglia nera a girocollo e pochi sorrisi. Si siede quasi senza salutare e chiede “ posso giocare ?”
Carletto , completamente ubriaco ed ormai sputtanato dalla platea, gli urla “ Certoooo !!”
Carletto non sa che Daniele, il neo entrato, è un incallito tifoso della Juve, della peggior specie. Amico nell’ordine di : Moggi, Giraudo, Bettega, Gianni Agnelli, Andrea Agnelli, Marotta, C.Ferrara, G. Del Neri…… incazzato nero ancora per gli scudetti numero 28 e numero 29. Il peggio possibile.
Quando scopre che al suo tavolo della pace non c’è Moratti (col quale vuole ,vorrebbe passare una vacanza, ma per annegarlo nel mare del Salento) se ne vuole andare, ma viene frenato dalla dinamica nonna di casa che, schifata che si parli di calcio nel giorno del Santo Natale , urla in dialetto “ i truvegna o no sti sold, sti 30 milierd ??”.
Mentre sembra fallire , con danni enormi, la tavolata post-pranzoNatale, prende la parola un acuto signore, maschera vivace di Lenin, che partendo dalla preistoria e con accento napoletano insegna: ” Calano gli stipendi, cresce la benzina, niente lavoro per i giovani, in pensione ad 80 anni e …. Insulti ai meridionali, Napoli trattata senza rispetto, il Napoli fuori dalla lotta scudetto e col Chelsea che può far chiudere tutto a febbraio, Mazzarri che piange più della Fornero (rieccola) … Non mi scassate u cazz …”
Mentre il Natale sembrava fallire nelle miserie miscelate della nostra vita, Diego si alza in piedi :
“ 1) 10% di tassazione sui capitali rimpatriati dall’estero (12 miliardi di euro) 2) patrimoniale progressiva modello Germania a crescere da 500.000 euro di valore in poi (15 miliardi di euro) 3) prelievo secco del 10% degli utili rubati dalle multinazionale dell’energia, Eni in primis (8 miliardi eruo)
Il Panico nella sala. Come a scacchi una mossa uccide tutti i fanti della scacchiera. Sono addiruttura 35 miliardi di euro, c’è anche la mancia per la Mussolini , la Pivetti e Scilipoti che hanno vomitato che se gli tagliano i soldini non cè la fanno.
Carletto piange a dirotto, Lorenzo si beve il decimo bicchiere e comincia a ridere, Claudio vorrebbe volare via, magari davanti ad una tv che manda in differita una partita dei mondiale del Messico 1970. Daniele , pentito , sta per mandare tutti a fanculo, quando dalla porta accanto compare, come Padre Pio, il bis nonno , che previdente , dopo il solito litro di lambrusco, si era steso sul letto quasi senza vita.
Severo guarda la tavolata e nonno Benito (così si chiama.. succede ..) pontifica: “ Non mi avete chiamato al Gioco di Natale perché avrei vinto facile. Basta sopprimere chi viene dalla Bocconi e far parlare e comandare chi ancora si preoccupa di trovare i bocconi. Per sfamare le nostre tavole, per sfamare le nostre anime … basta sopprimere chi mette giacca e cravatta e prendere chi indossa il cappello di paglia !!!…“ Silenzio.. assenso ed ancora
“Moglie, porta un butiglion ad vin e avanti con la tombola !!!” E tutti, finalmente, a ridere felici.
BUON NATALE DI CUORE AMICI DELLA ZANZARA |
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