I.PHONE? NO GRAZIE.
Confesso: il mio livello di sopportazione delle pause legate alla Nazionale ed ai suoi impegni (?) è ormai vicino allo zero. Lo stucchevole susseguirsi di questi eterni mini tornei dove per essere eliminati bisogna che cada l’aereo mi allontana dal mondo reale e mi ricorda che sempre più mi serve forse non proprio l’azzurro cielo di Berlino,ma almeno  di fottere tedeschi o francesi in una finale mondiale per eccitarmi. Tant’è, mica è grave. Il problema è che in questi casi il mio scritto diventa una scheggia impazzita, un po’ pericolosa.Buon senso vuole che vi chieda dunque un po’ di scuse se risulto sgradevole nella stesura di oggi. Da qui al morire dell’articolo.

Potevo vilmente attaccarmi ad un paio di notiziole niente male in questa settimana incolore. Due prendono le menti di chi ad altro preferisce non  pensare.
Notizia 1) E’ passata quasi  inosservata una legge “ad personam” (niente paura, non è Lui) del Tas (Tribunale arbitrati sportivi di Losanna) che in settimana ha sdoganato tutti i truffatori, rimuovendo una sacrosanta norma che impediva ad atleti squalificati per più di 6 mesi per doping di partecipare alle Olimpiadi. Ad una prima lettura sembrerebbe un pasticcio legale , una diversa interpretazione di una norma del diritto del lavoro. Colpa di questo Tas e basta. Poi vai a leggere wikipedia e trovi che questo tribunale è stato a suo tempo voluto dal Cio e che il parere che poi ha mandato all’aria un sano concetto sportivo (a casa chi si dopa e basta) è stato richiesto dal Comitato Olimpico stesso. Non bastasse  i voti decisivi  all’interno dell’assemblea olimpica per innescare tale procedura apparentemente inutile,  sono stati quelli di Stati Uniti, Spagna ed England che oltre a proporre la sanatoria si sono pure comprati i voti per vincere di uno nella conta finale. Così si racconta.   Schifo totale, ma nessuna sorpresa; gli inglesi hanno le Olimpiadi in casa e farebbero correre anche Ben Johnson, gli americani se ne fregano di tutto e gli spagnoli , come sempre, quando cè da sniffare per essere i primi in tutto e soprattutto in qualsiasi modo, non mancano mai.
Notizia 2) Come detto in un mio passaggio di mesi fa, Bologna è città in rapido declino. Sembra non funzionare più nulla da stè parti, tranne malcopiare i vizietti di chi guida questo paese e trovarsi l’unico sindaco al mondo  che svacca con la donna più brutta della città e si fa pure beccare. Da chi faceva tremare il mondo a chi trema per stare al mondo con la squadra di calcio ultima in serie A, la squadra di pallavolo praticamente defunta e le 2 regine della capitale del basket… la Fortitudo in una serie che non ricordo e la Virtus a stento nelle prime otto di un povero campionato.
Bene. Tale dott. Sabatini, per sanare il gap tenta di assoldare Kobe Bryant e vestirlo da virtussino. Il massimo possibile.

10 partite 3 milioni di dollari sembra e non va. Si passa poi ad un solo mese sempre 3 milioni ed ancora no. Sfinito il geniale patron accetterebbe anche un’amichevole , pare per cifra simile o quasi. Per salvare il basket declinante, la capitale  dei canestri declinante , un campionato declinante il magico patron Virtus pensa di vendere 10.000 magliette bianconere con scritto Bryant e rienpire un palazzo per un’amichevole. Auguro agli acquirenti del biglietto e della canotta che il nostro eroe metta male un piede e dopo 3 minuti prenda il volo per gli Stati Uniti. Biglietto  di sola andata. Almeno per  sentirsi dolcemente e definitivamente  presi per il culo !!!


Ma tutto questo rimescolo di piccole notizie viene bruciato dalla cronaca: muore Steve Jobs, inventore, fantasista, creatore e tutto quello che più vi piace, la magia di Apple insomma.
Scorro con sospetta indifferenza la cronaca della sua vita, del suo presunto genio, del suo tumore, dell’azienda creata, sottratta e ricomprata e delle mille terribili “cabine telefoniche” che sembra lo abbiano reso unico ed eroico.
Affiancato a tutto ed a tutti (perfino a B.Franklin e Kennedy e per un attimo a Guglielmo Marconi.. giuro!!!)fine dicitore di mille favole, sembra ci abbia permesso un salto in avanti di secoli ed una comunicazione bella ed impossibile. Ringraziamenti dai posti più lontani, per suo merito tutto si avvicina ed i mondi si toccano. A tutte le ore..Dicono abbia ridotto lo spazio fra  ricchi e  poveri dando a tutti gli stessi mezzi. Thanke You recitava il monitor del Nasdaq, Thanke You sussurrava il cinese davanti al suo faraonico ed assurdo negozio a Pechino.

Cinese ?
Nell’ottobre del 2010 la giuria norvegese del premio Nobel per la pace convoca il sig. Liu Xiaobao, protagonista della ribellione di Piazza Tiennamen di una vita prima e portatore sano di democrazia a difesa dei diritti minimi dei cinesi e gli assegna il Nobel per la Pace. Gli assegna e non consegna perché la dittatura cinese non lo lascia libertà, lui e famiglia chiusi in un ghetto. La poltrona vuota alla consegna del riconoscimento pesa sulla società civile ( civile ) quasi quanto la stupenda immagine di piazza Tienammen con l’eroe a braccia aperte per fermare un carro armato pronto ad uccidere.
A distanza di un anno più nessuno si occupa di lui. La notizia più fresca sull’argomento recita: la Cina blocca l’importazione di salmone dalla Norvegia per rappresaglia contro l’assegnazione del premio al  terrorista Liu Xiaobao. Quintali di salmone per sterile vendetta.
Invece di telefonare al muso giallo(così li chiamava Tex, non uno qualsiasi, nessun razzismo) che ha azzoppato il nobile pesce, ma sopprattutto tiene in scacco Liu , la moglie e chissà chi ancora,  l’Occidente fa la fila in sostituzione del salmone norvegese. I solerti giapponesi , i finti cinesi di Hong Kong e qualche peschereccio di merda europeo si sostituiscono e forniscono la merce.
Intanto il mondo della Cina spopola. Pil + 10%, la coda fuori dalla porta per fare contratti a tutti i costi, la Russia si prostiuisce con quel delinquente di  Putin per ogni tipo di affare, l’America implora acquisti di bond Usa per stare in vita, l’Europa anche ,con la misera richiesta di raccattare la carta straccia dei titoli di stato italiani e spagnoli per non morire. Le sinistre di mezza Europa (Prodi in testa) annunciano che senza affari con la Cina si può solo morire. Che cazzo frega se intanto muoiono statisti veri , uomini veri, bambini a fare da schiavi nei sottoscala, donne e giovani a 20 ore al giorno, ottomila esecuzioni nel 2010 per reati di opinione….chi se ne frega, mica è un argomento di sinistra …
L’Italia  ?? … Dati dal sito Borsa italiana spiega che un terzo delle aziende quotate entro 10 anni si trasferirà in Cina, tessile e scarpe in maniera totale, il 10% dei bar o dei ristoranti sul nostro territorio sono in mano a magnati cinesi. Abbiamo importato i modi di comportamento ed i morti di Barletta (20 operai e bambini in 45 metri quadri ) sono in sano stile orientale. Apriamo negozi ed andiamo a comprare da loro per poi rivendere la loro schifezza. Ci siamo cinesizzati al punto che escono corsi di cinese in edicola , povero Sgiornalaio(e chi capirà mai), che un partito democratico (finta sinistra) insegna come aprire aziende in Cina. E porca puttana andiamo a giocare la Supercoppa Italiana di calcio sai dove ??... In Cina…..

E finalmente , dopo 48 dalla sua morte , un povero cristo (Stefano Benni ) riesce a dire una cosa che si ascolta: “Steve Jobs è l’immagine più cruda e disperata dell’individualismo, il capitalismo gerarchico nella sua sporcizia”.
Si, la facilità di comunicazione ha favorito le esagerazioni, l’annullamento delle emozioni ancor prima delle distanze, gli affari a tutti i costi senza guardare chi cè dietro. Cerchi e trovi un pezzo di ricambio a Shanghai e non ti preoccupi se te lo manda un bambino probabilmente già morto. Sei felice della velocità perché la lentezza del poveretto di casa nostra porterebbe a pensare. A pensare quanto fai danno a comprare un pistone a 10 euro, un fazzoletto ad 1 euro, una borsa a zero euro…roba che puzza.. di sangue puro ed indifeso !!!
Steve Jobs ha consentito  e favorito che tutti noi pensassimo che la velocità è gioia, che il mondo è dietro l’angolo e che dietro l’angolo non cè un uomo, una donna , un bambino, ma un affare. Il suo grido disperato di essere forti e spregiudicati è come la voce di Hitler che invitava a sentirsi una razza padrona e superiore. Senza mai chiedersi a chi facciamo del male ad essere così.
Senza di lui, oggi, il mondo sarebbe diverso… sta scritto in un biglietto lasciato da un adolescente  davanti a Wall Street. E’ vero. Sarebbe diverso, sarebbe immensamente migliore.

Sto malissimo, abbandono casa mia mentre immagini tv incalzano sul mal di pancia di Ibra, sui primi  e legittimi insulti di Gasp. al suo ex presidente, mentre inizia la partita dell’Italia con una coppia d’attacco targata Giovinco/Cassano… Oddio. Esco e vado al ristorante con mia figlia, una tagliatella vera, discorsi che scorrono e mentre sto un po’ meglio in un angolo del tavolo un oggetto che si illumina continuamente. Lei manda messaggi senza neanche guardare per la confidenza col “mostro”. E’ lui, è l’ I.Phone che nel luglio scorso gli ho regalato.
Con una scusa vado al bagno, mi siedo , non accendo la luce e finalmente posso copiosamente piangere
 
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