Aveva ragione Sandro. Purtroppo e solo Dio sa quanto mi costa scriverlo. Aveva ragione Sandro. Ma chi è Sandro ?
Forse non importa che il mandante di una idea contrastata sia l’ amico barista col quale riesco a condividere qualche ora d’aria con il compito di rendere poi possibile la reimmersione nel carcere della vita quotidiana. Nel pieno di una nostra discussione terapeutica sostenevo che gli italiani tutti avevano finalmente capito l’imminente stato di povertà ed il bisogno di abbassare i ritmi. La gente non sperperava più soldi, il popolo sente il pericolo. E non scialacqua. “Ma tu sei scemo…. Ti faccio mille esempi dove il mondo continua a buttare soldi, anche chi a stento la sfanga. Non hai capito un c….!! ” la dolce risposta del mio barman.
Merano è una piccola ma affascinante cittadina di confine, spirito tirolese , lingua madre tedesca ma soldi fitti italiani (è il territotrio che per motivi imprecisati gode di mille privilegi fiscali e meno restituisce allo stato italiano come tassazione, in sostanza un acceleratore di default). Siamo ad 80 km. dal confine ma tutti parlano tedesco, perfino la Santa Messa. Giudicherà il Padre Eterno !!!
Neanche fosse la Senna, sulla “rive droite” del fiume si svolge annualmente un rito totalmente pagano e commerciale: i “mercatini di Natale”. In 300 metri di bancarelle, puoi trovare cibo, bevande ed oggettistica di riferimento natalizio e godimento della pancia. Tutto bellissimo in un caos che non vedevo dai tempi del bar allo stadio di Dortmund per Italia Germania 2.0 (che gusto, altro che fratelli poveri della culona).
Ecco il menù : micro pallina per albero . Euro 5; pallina per albero dimensione mela euro 29 ; presepe dimensione scatola di fiammiferi euro 25 . albero di Natale in legno (altezza 40 cm (bruttissimo) euro 55,00 . albero in ceramica alt. 30 cm. Euro 85 .
Bicchiere (con scritta “Merano evento” in tedesco) di vin brulè 3 euro + euro 3,5 per noleggio gioioso contenitore. Pizza modello Altero (il più noto spacciatore di pizza al taglio di Bologna e dintorni ad 1,00 euro a pezzo) a 4 euro. Grembiule commemorativo euro 7 (costo produzione penso 0,60 centesimi).
Perso nel vin brulè ho pensato che nessun pollo potesse cadere nell’acquisto di roba prezzata 3 volte rispetto alla bottega sotto casa nostra. NO, NO. Ho atteso i rumorosi turisti alla porta di uscita, veloce conteggio e…: su 100 usciti 31 avevano un sacchetto gonfio ed il portafoglio sgonfio.
Allora ti piace pensare che è la parte ricca, chi se lo può permettere. Ma va là. Se oggi vai in un discount qualsiasi li ritrovi tutti, lì a contare di non spendere più di 10 euro per la spesa, lì a cambiare supermercato perché un litro d’olio costa venti centesimi in meno. Tutti li. Ma quando passiamo dal Mercatone al Mercatino saltano le regole e chi se ne frega se una palla di plastica colorata ci costa 4 ore di lavoro o se addobbarlo per intero porta via una settimana di lavoro nostra (e va ancora bene) o di chi è a casa inconsapevole di come stiamo buttando via “il pane”(e va proprio meno bene) ?
Porca vacca , ha ragione Sandro il barista pensatore!!
A proposito di mercatone, ne sta nascendo uno su un calciatore argentino che ha dell’inverosimile. Pensavo che , per una volta, i nostri “intenditor “ avessero scelto di non farsi fottere dal procuratore di turno, venditore non di palline natalizie ma probabilmente di “pallone gonfiato”.
Carlito Tevez, 28 anni il prossimo febbraio, scappò via dall’Argentina prima e dal Brasile poi, a vent’anni, sbattendo la porta per farsi ingaggiare dal West Ham. Salvatosi all’ultima giornata (che successone) dispettoso ed irriconoscente, cedette dopo un anno alle lusinghe del Manchester United. Alla corte di Fergusson, in una squadra stellare, riuscì anche a vincere , ma nei 2 campionati lì trascorsi trovò il modo di farne la metà in panca e qualche mese ad insultare tutti firmando poi, di nascosto, un accordo con i nemici della porta accanto (Manchester City). Qui diversi gol, ovviamente come con la nazionale argentina (qui non solo per colpa sua a dire il vero) di vittorie importanti nenche a parlarne. Finchè arriva un tecnico che gli chiede qualche sacrificio in più, un minimo di disciplina tattica e qualche tirata di culo in meno (Mancini), ci litiga e pensa bene di scappare nella sua tenuta miliardaria in SudAmerica e come l’ultino degli operai di Mirafiori, manda un certificato alla settimana di indisponibilità causa stress.
Lo ha cercato Guardiola, ci ha parlato, non lo voglio. Lo ha cercato Mourinho, ci ha parlato, non lo voglio. Lo ha cercato Leonardo (e non era Da Vinci, tutt’altro, ma il nuove mentore del Paris S.Germain).ci ha parlato e Tevez non lo voglio proprio.
A suon di euro , pur in odore di default, se lo stanno litigando fino a ieri Milan e Juve. Mi sono detto”forse mi sbaglio, magari è guarito ed è buono”. Poi , da oggi, l’Inter a voce di Ranieri , uno che se dovesse andare a riprendere i figli a scuola probabilmente porta a casa quelli di un altro ….che urla “Per Tevez ci sono anch’io !!” Così da oggi Milan e Juve hanno la prova: scappare da questo “mercatino”, Tevez… proprio no.
In coda all’articolo della scorsa settimana (ghe pensi mi ) ho ricevuto alcuni appunti ed un sonoro rimprovero, in parte basato sul mio presunto stato di umile scrivano, colpito sulla strada di Damasco dalla folgore milanista e dal desiderio di asservire supino la causa. In sostanza una moderna forma di “mercatino dell’anima” tanto per stare in tema.
Pensavo obiettivamente che trattare con ironia e spesso a latere degli scritti il fattore calcio mi esentasse da questo. Devo solo confermare a tutti i miei lettori, a cui sono eternamente grato, che posso ragionare bene o male, dire puttanate o cose sopraffini , ma non c’è stato un solo passaggio in 2 anni di collaborazione , piegato al timore di far male a chi generosamente mi concede questo spazio. Pertanto se pensavo, come pensavo, che il Milan lo scorso anno fosse la più forte (la snai pagava lo scudetto al Milan il doppio all’inizio rispetto all’Inter, quindi tutt’altro che scontato) è solo il mio pensiero.
Se penso che anche quest’anno sia più forte, ma che Juve e Lazio siano le sole 2 squadre serie per infilarsi nella lotta , è solo il mio pensiero.
Se penso che Ibra sia secondo al mondo solo a Ronaldo e Messi , è solo il mio pensiero.
Se penso che l’acquisto di Mexes, di Aquilani e Tevez (se così sarà)siano pessime idee, è solo il mio pensiero.
Ed ancora se penso che Cavani abbia più bisogno di una seconda punta vera vicino (modello Uruguay) e non una trottola come Lavezzi, è solo quello che penso. Se poi portare un dato estetico (mi divertiva più il Napoli dell’anno scorso di quello di oggi ad esempio) ed un dato numerico (su 17 punti lasciati per strada , la quasi totalità prima e dopo le partite di champions e sempre con 4 / 5 /6 / 7 titolari volontariamente fuori) fa sembrare servitori del potere o peggio o un misero pensatore che cambia idee ogni 2 giorni in base ai risultati… tranquilli: “scripta maneant, verba volant”. Ed io… come direbbe Totò “modestamente scripta”.
Scrivo a pochi minuti da Napoli-Juventus, ed è sempre un pericolo. Si sente odore di prima scivolata bianconera. La grande fisicità dei 2 reparti di centrocampo, la reciproca frenesia ed a tratti il disordine potrebbe anche portare ad un match sorprendentemente povero di gol e povero di spettacolo. Ma niente pronostici. Dopo Napoli la Juve in poche settimane torna a Roma (giallorossi) e prima dello spumante ad Udine. E nel ritorno deve solo andare in casa del Milan fra le grandi. Nel giardino di casa potrà meglio guardare negli occhi l’Inter, il Napoli, l’Udinese,la Roma e la Lazio…
Ho letto con interesse il resoconto puntuale ed obiettivo del nostro direttore G.Piero Sabato su Milan-Barcellona, frutto del suo osservatorio diretto dagli spalti. Premesso che chi vede la partita dall’alto ha spesso ragione (e nel caso degli spagnoli vale anche di più per come si muovono sul campo) , mi permetto una piccola appendice.
Questo Barca ha delle diversità precise rispetto al recente passato. Prende gol con irrisoria facilità e palla bassa è davvero sorprendibile. L’inserimento di Fabregas e Sanchez è complicato non solo dagli infortuni, ma dalle caratteristiche di portar troppo palla che i 2 hanno. Può diventare un pregio per la variante al “tic-toc” classico, ma al momento emerge una ulteriore e più accentuata dipendenza nello sbocco della manovra da Messi. Forse è squadra che ha bisogno non di migliorarsi in qualità (impossibile) ma cambiare veste tattica. Forse anche per questo Guardiola se ne andrà. Ma prima , il 10 dicembre, Santiago Bernabeu … manca tanto alla fine della stagione , ma conta… oh se conta.
Adesso mi verrebbe voglia di correre da Sandro e dirgli che aveva ragione, i mercatini mi hanno aperto gli occhi. Poi mi viene in mente che mentre uscivo dal ponte che divideva la bolgia, ho visto un bimbo con solo il naso e la bocca fuori dal cappuccio. Sorrideva tanto, in una mano un piccolo presepe, nell’altra uno spiedino di frutta caramellata. Il papà e la mamma 2 passi dietro, a mani vuote.
Adesso mi viene il dubbio che se anche hanno speso gli ultimi risparmi per quei 2 oggetti, siano felici. Non sanno nemmeno loro se sono stati ad un mercatino profumato di buono o ad un mercatone pieno di inganni. Sanno tutte e 2 e senza dirselo, che la gioia di chi amiamo non ha prezzo. E che va anche comprata a volte, rinunciando a volte ad un bicchiere di vin brulè e rubandone solo il profumo da lontano . Tanto siamo già sazi, pieni di quel sorriso avanti 2 passi da noi
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