NEL MEZZO DEL CAMMIN … di mia vita mi sono ritrovato in una selva oscura con decisamente, e da molto, la retta via smarrita. E nel percorso di recupero, passando da lavoro in lavoro come l’ape da fiore in fiore ( o come la mosca su altro … ) mi capita di fare “volontariato” in un edicola paesana … Giornali, settimanali, figurine, adesivi, Tex, Diabolik…
Domenica 10 Aprile:
Libero: “Silvio è bollito e prepara il ritiro”.
Il Messaggero: “ Silvio vince le elezioni e prepara il nuovo partito”.
Il Giornale: “ Usciamo dall’ UE per protesta contro Francia e Germania sulla questione immigrati”
La Repubblica: “ Il trattato di Shenghen lascia la possibilità ai singoli paesi di porre limiti. L’Italia ha torto marcio”.
Il Corriere della Sera: “ Sentenza Mondadori rapina a mano armata”.
Il Fatto Quotidiano: “ Mondadori sottratta vent’anni fa a De Benedetti illegalmente”. Ecc … ecc … ecc …
Uno spasso, triste ma vibrante, fino a quando non ti imbatti in una finezza che manda al macello il cervello dei lettori e smaschera la stima che i giornali hanno di noi e del piccolo neurone.
Il Corriere dello Sport e Stadio si sono fusi in un’unica sigla alcuni anni fa lasciando una testa a Roma ed una a Bologna. E va bene … ma ti pare che , non tanto lo spazio dedicato in funzione delle zone di vendita, ma i concetti ed i commenti sullo stesso avvenimento debbano variare in funzione del destinatario?..
Udinese – Roma 1 a 2 di sabato scorso con vistoso furto romanista. Succede! Corriere dello Sport : Roma da Champions , Totti da sogno, vittoria meritata al 94 esimo.
Stadio: Roma da Champions ma vistosa contestazione finale sulle scelte dell’arbitro. Pozzo infuriato:” Solita storia!” Stesso giornale , stesso cronista , cambio totale del titolo e del sottotitolo. Neanche nei giornali di paese in un derby fra contrade. Roba da chiuderlo, ma ci rimetterebbero i lavoratori e Vocalelli potrebbe sempre andare a dirigere Tuttosport visto che cambiano un direttore al mese. Limitiamoci a non comprare più roba così lercia.
NEL MEZZO DEL CAMMIN di sua vita anche Gianni Mura, Gino e Cecilia Strada hanno pensato che qualcosa bisognava fare per scrivere col sangue: questa società non ci piace!!
In questo anno di scritture per MondoMilan mi sono trattenuto più volte dal raccomandare l’acquisto di giornali, libri o altro. Stavolta non reggo al desiderio di dirvi che dal mese di Aprile è in edicola un mensile “ Emergency” fondato dai nomi sopradetti, collaborato da decine di professionisti puliti e desiderosi di arrivare a noi con un taglio ed un sapore diversissimo. Completato da foto originali, trattando i temi dal di dentro, sa di buono e va nella direzione di dare pochi euro a chi li usa bene. Questo mese un imperdibile articolo sui paesi africani in rivolta. Due foto giuste e la voce profonda di chi è colpito sono meglio delle lunghe cronache lette in questi mesi sul resto della carta stampata , magari copiando notizie da internet in un ufficio in un ufficio di Milano. Ispirato al pensiero di un grande predicatore ( Don Milani) : “ basta parlare dei poveri , facciamo parlare i poveri”. Credetemi se potete, sono 4€ che via faranno star meglio. E faranno stare meglio.
Ben oltre “IL MEZZO CAMMIN DI NOSTRA VITA”, a 6 lunghi sospiri dalla fine il campionato prepara le sentenze ma non le archivia come definitive.
1) SCUDETTO . mani sopra del Milan che ha passato i 2 scogli più pesanti ( Derby e Firenze) . La squadra ha ritrovato posizione ed ordine , ha ripreso velocità , un immenso Seedorf che unito a Boateng , Flamini e Van Bommel ( la mediana di Firenze) ne fa il reparto migliore del campionato . in grado di ammortizzare perfino le lune tristi di Ibra, incommentabile nei comportamenti. Regge e molto il Napoli senza limiti. Quadratissimo , ha diminuito le distrazioni e cresciuto la condizione di uomini che sembravano provati 8 grandissimo Maggio e Yedda a Bologna). Tiene palla con una qualità perfino superiore ai mezzi tecnici dei singoli. Le prossime tre partite di Napoli e Milan sono da 9 tono (punti). Se Mazzarri arriva alla terz’ultima con uguale distacco può sperare. L’Inter è fuori, arraffa punti, alla fine fra lo scudetto e la Beneamata ci saranno 10 punti. Su quanto accaduto poi in Inter Shalke 04 abbiamo scritto prima e per tempo (… non in tempi non sospetti, chiaro!!). A cadavere caldo si guarda e basta. Così faccio.
2) CHAMPIONS. Il calendario , la sorte, i favori arbitrali, la condizione di Totti, l’infortunio di Mexes ( Milan ripensaci) sembrano favorire per il quarto posto la Roma.
3) RETROCESSIONE. Mai avrei pensato a tanto Lecce, mai credevo in tanto cuore Cesena. Unito al dramma del Parma ( rischiosissimo calendario) ed al suicidio del presidente folle ( Garrone) della Samp, la volata potrebbe riservare mille spasmi. Penso ancora a Bari, Brescia e Cesena … ma con mille sicurezze in meno.
Qual’ è la SELVA OSCURA in cui si sono infilate Italia e Francia nella furibonda lite di questi giorni? E perché queste 2 briciole di mondo confinanti si detestano smarrendo la RETTA VIA?
Personalmente ho sempre avuto simpatia zero per i tedeschi ed austriaci ed amore per i popoli mediterranei. Ma sui francesi mi son sempre tenuto neutro, non capendo nemmeno il motivo della rivalità esasperata. La storia aiuta ma neanche tanto, un po’ di guerre in parti opposte ma nemmeno vistosi trascinamenti. Prodotti in comune con robuste guerre commerciali , ma poi grandi consumi incrociati ( champagne o prosecco , Bordeaux o San Gimignano , Costa azzurra o Portofino, sfilate parigine o milanesi). Milioni di italiani vanno in Francia , milioni di francesi vengono in Italia . un amico italiano che vive a Montecarlo spesso, suggerisce : i francesi si vedono quando camminano, fanno poco rumore, ti studiano di spalle ed anche quando non sembra si sentono superiori accentuando apposta quella mostruosa erre insopportabile. Superiori?? Boh … vediamo.
09/07/2006. Ore 23.27. Parte Grosso , palla alla sinistra del portiere. Gol. Italia campione del Mondo, i francesi dell’uomo più antipatico del mondo ( Domeneque) scornati a casa. Superiori?
12/06/1938, mondiali a casa loro. Italia – Francia 3-1 nei quarti e poi noi campioni del Mondo. Una meraviglia , tranne il nostro saluto romano finale. Pazienza.
2/06/1978, Mondiali in Argentina . Italia – Francia, 2-1. Il mondiale servito per studiare da futuri campioni del Mondo (1982), porta anche allo spenna mento del galletto francese da parte del “ bambino Paolino Rossi”. Insomma bene o male le vittorie con loro hanno sempre dato il via all’orgasmo del trionfo. Con loro abbiamo anche aperto i lavori il 15/05/1910 , prima partita della nostra Nazionale , e 6-2 per noi a Milano. Ma non saranno mica ancora arrabbiati per questo?
Dai amici … ci avete dato Zidane , Platini, Desally, Trezeguet … non fate i “francesotti cattivi” … e prendetevi le migliaia di tunisini che sognano da sempre la Francia. E trattateli bene, perché, e poi lo sapete da sempre, donne e uomini d’Africa hanno fatto la fortuna del vostro paese. Siate generosi, magari in mezzo a loro pure un altro Zidane che vi aiuta a tornare a vincere, ovviamente quando noi decideremo che è ora !!!
Ma cosa avrà voluto dire il Divin Poeta Dante?? Ma vuoi mai sapere che NEL MEZZO DEL CAMMIN DI NOSTRA VITA, era la metafora di un giorno di sole che prevedeva alla sua metà un inebriante pasto in riva al mare all’Isola D’Elba , con ostriche francesi ed un vivace pro secchino , guardando la Corsica ( ve l’abbiamo anche regalata, che volete?) dalla roccia da dove si sporgeva Napoleone per rimpiangere la sua patria?
Ma vuoi mai immaginare che RITROVARSI PER UNA SELVA OSCURA, sia proprio quello che provano le migliaia di persone che solo perché meno fortunate di noi, da secoli, fanno la fortuna di paesi opulenti ed ogni volta che mettono il anso fuori per vantare mezzo diritto li ricacciano nel buio eterno di una selva per nulla immaginaria e sicuramente oscura?
E soprattutto quando pensava ALLA RETTA VIA SMARRITA aveva previsto per caso la coltellata che ci inferse il 2/07/2000 il galletto Trezeguet all’ultimo respiro, golden gol lo chiamano e serve a soffiare all’Italia un campionato d’ Europa già vinto? Ma no dai. Era soltanto un grido disperato e ben riuscito di dante , in grado di fotografare con 10 parole lo stato d’animo della vita nei suoi angoli più veri e frequenti. Era una richiesta di aiuto rivolta a chi ha ancora amore e tempo da spendere per gli altri. Era il grido affannato che da secoli e chissà per quanto ancora , non abbiamo saputo o forse non sapremo raccogliere e riconoscere. Tranne quando LA SELVA OSCURA ci guarda di persona e ci colpisce al cuore. Quando ormai è tardi , siamo soli e disperati e veniamo puniti senza più tempo per rimediare , come un golden gol!!!
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