ARBITRO CORNUTO !!!!
C’è un minimo di plagio in alcuni passaggi di questo che vado a raccontare. E forse pure un vecchio rancore con annesso quesito irrisolto: ma quanto incidono nella vita gli arbitri, siano di calcio, di tribunale o di briscola ? Allora mi scuso per qualche riga scopiazzata dal quotidiano che mi porto a nanna tutte le sere e provo ad arrossire per un po’ di retorica che ne segue; ma carico le armi e spedisco.

Bartolo è un giovane di 23 anni, pescatore di Messina. L’altro giorno è stato arrestato dai carabinieri perché colto in flagrante mentre prelevava 7 pietre dal lungomare per poi fissare le sue reti da pesca sul fondale marino. Processo per direttissima. Condannato
Il giorno stesso la Camera negava l’autorizzazione a procedere all’arresto dell’ on. Marco Milanese, accusato di associazione a dilenquere e corruzione.
Due giorni dopo , a Taranto, si apriva il processo a Donato, un giovane di 20 anni , imputato per il furto di un ovetto Kinder in un chiosco di dolciumi. Prelevato dai carabinieri, interrogato alle 2 di notte, è finito sotto processo. Il venditore pretende 1.600 euro per chiudere la vicenda.
Il giorno prima la camera respingeva la mozione di sfiducia contro l’on. Saverio Romano, imputato per mafia. Rimane ministro.
Domenica scorsa un giovane etiope rinviato a giudizio per avere colto qualche fiore di oleandro in un parco di Roma. Lunedi mattina è iniziato un processo a Milano a carico di un tizio accusato di avere scroccato in un bar una telefonata pari ad euro 0,28.
Pomeriggio dello stesso giorno contro 2 “pericolosissimi”malviventi colti a rubare in una bocciofila i sacchi della spazzatura.. pieni.
Ad ore arriveranno in cassazione le denuncie di 169 utenti Enel che chiedono il risarcimento di euro 1 su vecchie utenze.

Tutto questo polverone di dati mi ha fatto compagnia domenica mattina, mentre avidamente rivedevo scorerre le immagini di Inter –Napoli zero a tre ed una perversa mano d’altri tempi mi guidava verso una frase che è diventata quasi un insulto in questo beota paese: La legge è uguale per tutti !

Ho provato ad immaginare di avere al mio tavolo Bartolo il ladro di sassi, Donato il golosone che ruba la cioccolata, l’africano che strappa un fiore magari per donarlo ma non si può. E poi quel criminale che non si paga una telefonata di 490 lire (lire !!) ed i 2 accattoni che rovinano la raccolta differenziata e si intascano 2 sacchi di patume. Desisto per i clienti “mono euro” dell’ Enel, non stanno nel mio povero tavolo. Sono tutti lì, davanti a me e mentre esce una pizza dal forno e ci faremo 4 risate temo che uno, uno solo, possa dire”ma scusa, non dovevano arrivare anche gli Onorevoli ?.
Silenzio totale. Sto stronzo non ha ancora capito che la legge è uguale per tutti !

Finite le fantasie mi rimane accesa la tv sull’arbitro Rocchi e mi accorgo che cè continuità con i pensieri della tavolata dei miseri sopra creata. Anche qui processo per direttissima al fischietto che un po’ ne combina, con allegato il solito vizietto di nascondere dietro gli abbagli arbitrali i grandi meriti (NAPOLI) ed i totali demeriti (INTER) . Rocchi andrà pure dietro le sbarre e la cosa mi fa dormire lo stesso. Ma siamo o non siamo il solo paese al mondo che riesce a discutere un 3-0 di una squadra in trasferta, senza il suo uomo migliore (Cavani) al termine di una condotta di gara armoniosa e per lunghi tratti da padrone ? Siamo o non siamo ancora i soli che da voce ad un presidente  che al quarto allenatore in 12 mesi e con una squadra più stanca nei vecchi e più debole nei giovani, riesce solo ad abbruttirsi sull’arbitro e nulla dice perché nulla sa di una partita-lezione-calcio  come è stato il Napoli e non è stata la sua Inter ?
Non è che forse Rocchi è un po’ come i nostri amici del racconto che .. boh ha rubato un fiore… boh ha rubato i sassi….ma nella porta accanto cè chi ci sta rubando la vita e le nostre possibilità. Boh …

Il week end che precede la sosta manda raccomandate serie con ricevuta di ritorno.
Detto dell’Inter ma soprattutto del Napoli, alla pausa ci arriviamo con queste conferme:
l’UDINESE  è guidata dal più affidabile tecnico italiano del momento,Guidolin Può durare E magari spiegarci dove pesca tanto oro in giro per il mondo.
La LAZIO se cambiasse sede di lavoro sarebbe quasi da scudetto. Geniale l’ingaggio di Klose e pur poco disciplinato, le doti atletiche e di tiro di Cissè sono strepitose.
FICCADENTI è un signor allenatore, poco rumore e sguardo astuto. Inspiegabile che Conti invecchi a Cagliari e non abbia fatto strada in una grande squadra, sembra quasi una raccomandazione da nome nobile che funziona a rovescio.
Gira che ti rigira arriviamo alle 22,35 di domenica sera ed io Juve-Milan l’ho vista così.
Il MILAN non è una squadra stanca, semplicemente è un gruppo che si è spaccato in due. Gli infortunati in fase di rientro che tanto, troppo hanno tolto al funzionamento. La struttura del gruppo che fatica , fin dallo scorso anno a tenere ritmi e si affida a grandi giocate. Cinque punti sono pochi. Si, ma follia pura la gara che fanno i quotidiani di oggi per fare equivalere le 2 malate di Milano. Se si guarda gli incroci dell’ultimo mese (incontrata la squadra più forte del mondo, il Barca e tutte le prime del campionato italiano , tranne l’Inter, quindi tutte) esce un diverso quadro di passaggio. Scommetto al buio, a Natale  il Milan se non è in testa è vicino. Non mi interessa nessun altro esame tattico.
JUVENTUS. Non  mi è piaciuta molto, ma moltissimo. La Juve è una squadra vera. Non è ordinatissima, non inquadra molto la porta, vive di fiammate che  possono farti male . Ma finalmente regge fisicamente, finalmente sputa sangue e recupara palla come poche. E finalmente gioca fotball  a terra .E quanta difficoltà dei nemici a contrare 4 centrocampisti offensivi che si infilano e corrono come pazzi. I lunghi  cross scaccia pallone da lontano di Ranieri, Ferrara e Del Neri a casa per sempre. Tanta manovalanza prestigiosa e almeno 3 nuovi (nuovi per la Juve)talenti che sparigliano: Pirlo, Vucinic e Vidal.
Poteva finire anche zero a zero ma sarebbe stata bella Juve lo stesso. E chissà che non si smetta di parlare di scudetti vecchi lasciando ad altri la frenesia dell’ Arbitro che rovina tutto, mentre forse nulla più cè da rovinare. Tanto invece da dimenticare. In fretta.

LO SGIORNALAIO. Come un sorbetto di mezzo pasto, interrompo la melodia su chi arbitra la nostra vita. Chi gode di mezzo secolo di vita ricorderà negli anni settanta questa scena: arrivo a scuola del trasandato con l’eskimo, di sinistra con “Il Manifesto” sotto il braccio. Nel banco davanti o dietro un giovane meglio tenuto, jeans e giubbotto in pelle, un camerata di destra pura, butta sul tavolo “Il Secolo d’Italia”. I più sfigati, quelli che già ridevano di tutto ma forse i più avanti di tutti, con l’unico giornale, formalmente di sinistra ma letto anche a destra (di nascosto) che anticipando di trent’anni il modello tutto satira, ironia ed intelligenza di molti scritti di oggi, orgogliosi in mezzo ai libri infilavano “Il Male”. Il 7 ottobre 2011, una vita dopo, torna in edicola dopo lunga sepoltura. Non so come sarà ma rivederlo mi ha spaccato e ricucito l’anima. Fantastico !!!

Ehi ma vi ricordate la tavolata con i ladri di sassi, di ovetti Kinder, di gettoni telefonici e di fiori ? Sono ancora tutti qua. Però suonano alla porta ed entra un piccolo ometto, parla greco e sembra incazzato nero. “Siedi amico”. Gli offro un calice e lui sbotta”Stavamo mica male in Grecia, prodotti agricoli tutti, carne di primo piano e fatta in casa nostra, mare strepitoso e 190 isole da visitare, pesce e, da bravi greci, tanta voglia di patonza… ma non è arrivato un arbitro mezzo tedesco e mezzo francese che per stare dentro ad un contenitore dove tutti stanno peggio, ci ha imposto silenzio e rinuncia a tutto, rovinato i nostri figli per sempre per garantire la salute e la pace di 20 luride banche fuori confine. Aooo , non sarà mica Rocchi l’arbitro ?”. Nessuno lo contraddice, troppo nervoso; una pacca sulla spalla e, acccidenti,  risuona il campanello.

Alla porta un distinto signore, di Milano che si vanta di fare il rappresentante in Padania di una Casa editrice di libri, pertanto un ometto inutile nella società dell’ I.phone  che si beve mille chilometri al mese in macchina. Tiene in mano 2 fogli, 2 grafici. In uno i prezzi del petrolio negli ultimi 3 anni e nell’altro, stesso periodo , il cambio euro/dollaro. Panico, il ladro di ovetti di cioccolata pensa ad un promotore finanziario. No, no. Si siede, si bagna le labbra con una lacrima di vino e: “Luglio 2008 il barile di petrolio costava 147,75 dollari. Stessa estate per un euro servivano 1,45 dollari. Quindi un barile costava euro 101,00 circa. Oggi 4 ottobre 2011 il barile costa 76,00 dollari, il dollaro vale 1,32. Ergo un barile costa meno di 60 euro al barile. Il 40% in meno. “ A questo punto si alza in piedi, augura la morte ad almeno un centinaio di persone ed urla”Come c… fa a costare oggi più di 1,60 euro al litro la benzina mentre nel luglio 2008 costava 1,56 euro ? Voglio il nome dell’arbitro, subito.
Disagio nel tavolo, c’è chi pensa a Ghedini, chi a Di Pietro, chi a Luciano Moggi e qualcuno ancora all’arbitro Rocchi. Finchè, nel silenzio si alza il pericolosissimo ladro di sassi che , con calma , dipana i dubbi “Sentite bene.Ho 2 figli a casa. Uno fa l’arbitro di calcio, non capisce una beata minchia , prende del cornuto ad ogni angolo ma lui ci gode. L’altro fa l’avvocato, uno dei 230.000 di questo paese, dieci volte quanti ne hanno in Giappone. Solo Roma e provincia ne hanno più dell’intera Francia. Sentite bene, adesso che tocca a me fottere gli altri non vi sognerete mica di cambiare le regole di stò puttanaio ?”

Quando si siede uno scrosciante applauso trancia l’aria. Porca vacca ci voleva un pescatore di Sant’Agata di Militello per scoprire l’arcano: ci sono troppi arbitri e per sopravvivere hanno bisogno di troppi delinquenti. E quando mancano se li inventano. Un po’ come il Sig. Rocchi, che magari fa il benzinaio e naviga nei guadagni super prezzo, ha la moglie che fa l’avvocato si ingozza di cause a colpi di ovetti Kinder ed a perditempo si fa dare dal cornuto per un rigore che non esiste. Rimane a noi , come unico godimento, la speranza che tale epiteto sia almeno veritiero
 
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