E.T. L’EXTRATERRESTRE

Se un uomo, stanco di navigare su questa terra malfatta , avesse deciso di traslocare nel settembre dell’anno scorso nel nostro pianeta a Marte, tornando oggi, come un gioioso E.T. , non lo riconoscerebbero più.
Uno tsunami ha spazzato via pezzi di Giappone, un terremoto ha fatto saltare una centrale nucleare con allegate tutte le sue certezze. Mezza Africa si è ribellata a dei dittatori/animali che gli hanno succhiato “ anima e cuore”, l’Italia ha dichiarato guerra ( senza dirlo , ovvio) ad un paese purtroppo alleato, bombardandolo. E’ morto Bin Laden. Il Packistan dove era rifugiato da 8 anni in una villa col suo nome fuori ( sic!!) non sappiamo se è ancora un amico del bene o no. A proposito di vecchi amici, Francia e Germania fanno saltare un accordo che sembrava l’unico in grado di regolare i flussi migratori ( Schengen). Totale crisi di consensi dei governi che guidano i 3 paesi più forti dell’euro ( Germania, Francia e Spagna), si preparano ribaltoni che spazzeranno via Sarkozy, Zapatero e Merkel. Parte un’Europa nuova fra mille incognite.

Se poi capitasse che l’alieno a tempo determinato cadesse sull’Italia e fosse mai andato via 8 mesi fa con i giornali di allora , non crederebbe ai suoi occhi.
Sabato 7 maggio 2011 alle ore 22,40 chiude la “baracca” dello scudetto tricolore. Vince secco il Milan, con 3 giornate di anticipo e con un distacco reale anche più importante . beh allora, che vuole E.T. e che centra. Ad inizio stagione le quote scommesse davano questi risultati: favoritissima l’Inter, a seguire , in un fazzoletto la Roma, la Juve ed il Milan a Cesena i rossoneri erano quarti nel pronostico).
Milan campione , Inter seconda ma fuori da 2 mesi da tutto , Roma sesta e Juve ottava.
Ribaltone totale.

Capita. Ma può capitare che, compatti, i giornali sportivi e non etichettino lo scudetto rossonero, oltreché giusto, scontato, frutto della regolarità che da subito si è vista e della logica scelta di un tecnico giovane e di una campagna acquisti senza contraddizioni. Ergo era facile capire che avrebbe vinto. Ma và … E.T. inforca occhiali e giornale, scuote la testa e nulla capisce. Ma nulla c’è da capire: memoria corta , cose dette scordate, logiche del gionro dopo. Mai come stavolta però mezza Italia ( Corriere , Tutto sport e Sky in particolare) esce male dal pronostico . e forse per questo E.T. non capisce. E si fa aiutare , nella prossima puntata, da un vecchio cuore milanista che ci ha rilasciato  un’intervista pronta per festeggiare il tricolore.

Adesso, un po’ triste, l’extraterrestre si siede sul bordo del letto e chiede alla zanzara 3 motivi per cui il milan ha vinto e 3 perché del fallimento di Inter, Juve e Roma.
“Por Què”? Milan Campione.
1) Guida tecnica in sintonia con società e mai subordinata al potere ( pericoloso) dei grandi calciatori e Presidente. Allegri tattico ma non troppo, prudente ma non troppo, aziendalista ma non troppo. Allegri voto10
2) Azzecca ( caso raro) la campagna di gennaio con Cassano e soprattutto Van Bommel , elimina Ronaldinho. Questo consente, con l’esplosione di Boateng di creare un centrocampo che gli incompetenti definiscono operaio , in realtà duttile con forte propensione all’offesa ragionata. Lì in mezzo con Gattuso, Boateng, Flamini, Van Bommel, Seedorf il Milan vince lo scudetto .
3) Per intelligenza , per bellezza, per profondità di stile avere un uomo come Seedorf rende la vita migliore. Se penso ai perché di una vittoria penso a lui. Sempre.
E.T. scorre la classifica.
INTER … “Por Què?” seconda
1) Mourinho non riconsegna l’Inter a Benitez ma a Moratti. Tutto nasce da lì . riecco l’Inter ante-Mou. Riprendiamo a ridere.
2) Un uomo per reparto se ne vuole andare ( Maicon, Sneijder, Milito). Si ricaverebbe moltissimo ma si tiene tutto. Malissimo. Sono scontenti, sono i peggiori dell’annata , sono la causa principale del male.
3)  Leonardo . allenatore senza capacità, poco tattico e leggero di schemi. Con una serie di carambole sta in partita per un po’ ma quando c’è da fare sul serio dimostra il suo minus valore.
E.T. non crede ai suoi occhi quando ritrova la ROMA sesta. “ Por Què?”
1) L’illusione del mezzo scudetto 2010 frega la Roma. L’acquisto di Adriano ( Brrrr), di Borriello, di Simplicio allunga la rosa, neo dell’anno prima. Invece si accorcia per il rendimento di questi ed il rendimento dei pilastri dell’anno prima.
2) Ranieri tiene bene per un po’. Quando lo spogliatoio si ribella accade la stessa cosa del secondo anno Juve. Una fotocopia. Totti come Del Piero, la finta professionalità di grandi nomi lo fa secco. E fa secco l’intera Roma.
3) La eccessiva valutazione di un intero reparto ( la difesa) che a 2 giornate dalla fine annovera solo 3 squadre più perforate. Inaccettabile e probabilmente decisivo.
E.T. sta per addormentarsi quando si accorge che la JUVE del nuovo corso è ottava.
Ci vorrebbero 10 o 100 “ Por Què?”, .. Proviamo con i soliti 3
1) Totalmente errata la scelta del pacchetto dirigenziale. Pallida la dirigenza di Andrea Agnelli, terribile la campagna estiva ed invernale di rafforzamento ( per qualità e tempistica degli acquisti) , dilettantesca ed inadeguata la guida tecnica di Del Neri.
2) Mai individuato minimamente i punti fermi della squadra , alternando nei reparti la considerazione per i singoli poi destinata a cambiare al primo stop. Nessuno uomo chiave in nessuna parte del campo.
3) La testardaggine di non tagliare con il passato. Da Buffon ( comunque senza colpe gravi), fino a Del Piero che continua a condizionare il gioco e schemi con la lentezza e l’invadenza della sua persona. Ma si può ripartire ancora con il principale dubbio di quanti minuti giocherà Del Piero voluto da una curva incivile e razzista che non trova argine nella società? Ma lo vedono a Torino che fine ha fatto e farà Pirlo “ signor 2 all’ora” quando il Milan ha deciso che si cambiava davvero? Ah già, adesso se lo compra pure. Uno squadrone con Pirlo in regìa e Del Piero di punta. Viva!!!

E.T. stordito prova ad andare a dormire. Mica ci riesce.  Gli tornano in mente le tante feste scudetto della sua vita, le tante sconfitte ma piene di sentimenti e condivise con amici saporiti. E’ la notte del 7 maggio, sente fuori qualche clacson , forse è uno incazzato con la vita ma preferisce pensare sia un festeggiamento. Anche se non è la sua squadra del cuore è pur meglio di tante altre cose. Il sonno lo prende ed il primo sogno vola a quando arrivò , ormai adulto, il primo scudetto che non potè condividere con la mamma addetta alla esposizione della bandiera, perché volata via pochi mesi prima.
E nel sonno e forse in un sogno che guarda indietro ma si rivolge ad oggi, pensa che anche tanti amici, i migliori, stanno forse festeggiando la vittoria del Milan rivolgendo il proprio saluto, il proprio cuore ad una persona che non c’è più … un amico, una mamma … un papà … che per la prima volta no festeggiano insieme. Ma che dal Paradiso hanno fatto il tifo e magari hanno voluto questa vittoria. Perché solo chi ha abbracciato un’anima importante dopo un gol sa cosa vuol dire. E sa che senza quel calore … la vittoria non vale.

E.T. si sveglia sudato e tremante. Decide di volare via per guardare tutti dall’alto. Non tira aria buona su questa terra . meglio andarsene e cominciare a tifare su un altro pianeta. Ascoltando quello che accade qui con una piccola radiolina, sotto il cuscino.

Dalla ZANZARA: al Milan ed a tutti quelli che lavorano per questo giornale i complimenti per uno scudetto limpido

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