Sono gli eroi di oggi…quest’era moderna che consuma tutto velocemente…dove il domani è già oggi e l’ieri è dimenticato troppo in fretta…protagonisti di quel mondo pallonaro che per i più vuol dire anche passione, ma per molti solo profitti…moderni guerrieri con un’armatura di celebrità che li fa sembrare invulnerabili e lontani dai terreni e popolari dolori…invidiati per la loro patinata realtà, che vuol dire soprattutto suntuosi guadagni.
Per noi tifosi idoli di quelle emozioni che ci esaltano…ci fanno sognare…le loro gesta calcistiche ci fanno vibrare…ridere…piangere…cantare…ci fanno sentire uniti…fratelli e sorelle di quella grande famiglia che fa l’amore per la squadra del cuore…indiscusso ed infinito…inspiegabile e bellissimo…amante conosciuto e segreto da non tradire mai.
E a questi eroi del nostro tempo s’impara a voler bene, non solo perché ricchi e famosi, ma proprio per la loro quotidianità…rallegrandosi per le loro gioie e dispiacendosi per i loro dolori…con loro e per loro…in un’illusoria vicinanza di vita.
Per questo quando la vita scorre i suoi eventi senza fare sconti…senza glissare gli eroi…ci ritroviamo immersi in uno stupore tanto doloroso quanto incredulo, come se pensassimo realmente ad un’immunità dovuta che è venuta meno, chissà per quale imperscrutabile scherzo del destino.
E davvero ciò che sta accadendo in seno alla famiglia rossonera sembra un brutto scherzo di un destino beffardo…due dei suoi figli, forse tra i più irrequieti…di certo tra i più trascinatori, si sono ritrovati a giocare una difficile gara di vita, con avversari invisibili e subdoli. che non si possono né marcare né dribblare, ma solo affrontare a testa alta e cuore saldo, con la sicura speranza di una grande vittoria.
Gennaro Ivan Gattuso detto Ringhio proprio per la sua grinta, per quella sua voglia di non mollare mai, per quel suo sbatterci contro il destino, quella sua capacità di saltare l’ostacolo…eliminarlo…con quel suo cuore impavido che ne fa un po’ l’anima del popolo rossonero. Lui, che è arrivato a giocare con i legamenti rotti per non uscire dal campo, si ritrova a combattere contro qualcosa che limita il suo sguardo ed ha tentato di minare la sua forza…e la sua immagine odierna, con quei grandi occhiali neri e l’aria un po’ smarrita, suscita una tenerezza dolce e greve…ti vien voglia di abbracciarlo, di scuoterlo, di rassicurarlo e di essere rassicurato, che lui davvero non mollerà mai e che tornerà a distribuire grinta a compagni ed avversari…presto o tardi…il tempo ora è un dettaglio di poca importanza…l’importanza vera è il suo recupero prima di tutto come uomo e poi come atleta.
Antonio Cassano detto FantAntonio per le sue fantastiche giocate simili a finissimi ricami, a fuochi d’artificio che sanno illuminare a giorno le notti del diavolo e rendere luminosi anche i giorni più bui…grande talento pieno di furore un po’ sopra le righe e limitato, quasi sminuito da quel suo carattere…diciamo un po’ irruento e libero…fino a che approda nel giusto porto di Milanello, che ne placa un po’ l’ardore, ma non la stravagante simpatia, con quel perenne sorriso un po’ scugnizzo, a cui il tifoso del Milan si affeziona da subito. Forse quel suo cuore era troppo scanzonato proprio perché troppo pieno e l’entusiasmo della vita traboccava…fino a tracimare, riuscendo a far spaventare forse più noi di lui. Dopo giorni di apprensione e di silenzio, la soluzione sembra semplice e veloce nella pratica e per il recupero del giocatore non c’è fretta…come sopra…il tempo è un dettaglio di poca importanza. Sarà un ulteriore passo alla crescita anche dell’uomo.
Ringhio e FantAntonio…prendetevi tutto il tempo necessario campioni, che il Campionato della Vita si può giocare una volta sola e non ammette soste…scudetti e champions vi aspetteranno, come tutti i tifosi rossoneri e vi ritroveranno protagonisti…tutti insieme per vincere.
Forse ci vorrebbe una benedizione speciale…
Una benedizione…del DIAVOLO! |
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