8 marzo ... Festa della Donna ... come ogni anno ... come sempre ...
In questa giornata tutti ci fanno gli auguri...ci regalano fiori...ci omaggiano con discorsi più o meno retorici...più meno sinceri ...
L’8 marzo la donna viene festeggiata ...
Tante...troppe volte negli altri giorni le viene fatta la festa!
Come non pensare, oggi, a tutte quelle donne senza libertà, senza diritti, maltrattate, violentate, uccise ... come non pensare a loro ...
Yara e Sarah ... due nomi corti e dolci che sanno di primavera ...
Una primavera che un uragano nero e spaventoso ha spezzato, un vento gelido e bastardo ha reciso il loro fiore di vita che non diventerà mai frutto della loro inesistente estate.
Dolci come i loro sorrisi da bimba, i loro sguardi da piccole donne così pieni di speranza e di sogni, proiettate verso un futuro che forse più diverso non poteva essere, ma che avrebbe dovuto vederle crescere, diventare adulte ... vederle lottare per i loro traguardi, palpitare per i loro amori, emozionarsi per le loro conquiste e, magari, uscire e ridere insieme alle amiche l’8 marzo ... perché questo è il più vero e sacrosanto diritto di ciascun essere umano ... senza distinzione ... VIVERE ... e nessuno può violare questo diritto, altrimenti anche chi ha lo schifoso ardire di farlo ... dovrebbe perderlo!
Due storie diverse, eppur così simili. Il tempo delle fiabe per loro era appena passato, ma il lupo cattivo l’hanno incontrato davvero. Persone di cui si fidavano e che hanno carpito la loro giovane ed innocente fiducia ... mai come in questo caso ... nessuna pietà per Caino!
Un vivere già scritto ... una tragica realtà ... questione di attimi sospesi in un imperscrutabile destino cinico e baro ... difficile da accettare e lastricato di mille perché.
Ci sono altre due donne da ricordare, che porteranno per sempre dentro questo doloroso peso che, a volte, le farà sentire in colpa per non aver saputo fare abbastanza per proteggere le loro bambine ... le mamme di Yara e Sarah.
Per loro il cielo non sarà più così azzurro, il sole non sarà più così caldo, sorridere non sarà più così facile e vivere non sarà più così semplice.
I ricordi che ti invadono, i non ricordi che ti stritolano, la sottile paura come una patina pesante sull’anima...e la tua bambina che non puoi più abbracciare ... consolare ... sgridare ...
o semplicemente veder crescere e la difficoltà di tornare mamma per gli altri figli che ci sono...giusta ed equilibrata come il ruolo richiede.
Piccole donne da ricordare ... grandi donne da rispettare ...
8 marzo...AUGURI A TUTTE
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