Dalla parte delle donne

Siamo l’altra metà del cielo, ci chiamano il “gentil sesso”, una donna non si tocca nemmeno con un fiore...le frasi fatte su di noi si sprecano...ma, mai come in questo periodo, la nostra femminilità viene sporcata e denigrata da atti brutali e indegni, da individui che chiamare uomini risulta un complimento eccessivo. Veniamo offese e violate in ciò che di più intimo abbiamo, in ciò che è di più nostro, che per noi è l’essenza dell’amore e che solo per amore dovremmo e vorremmo concedere, offrire...consenzienti e consapevoli.

Cosa c’è di umano...consapevole...amorevole...in una donna violentata?
Nulla...uno spaventoso nulla...
Uomini frustrati che si sentono più uomini ad esercitare il proprio potere maschile in un meschino atto sessuale, consumato nella violenza, nel disprezzo, nello scherno per la vittima, che si porterà dentro per sempre questa cicatrice, che forse tremerà a lungo nel vedere un uomo, che dovrà subire il giudizio della gente e vergognarsi, come se fosse colpevole invece che vittima.

E’ una storia vecchia come il mondo e, purtroppo, non ci sono distinzioni di ceto sociale, periodo storico, aree geografiche...la violenza sulle donne riguarda tutti...e la cronaca ne è piena. Padri, fratelli, sedicenti zii, amici di famiglia...è forse la cosa più spaventosa, ignobile e dolorosa...in famiglia, dove dovresti sentirti al sicuro, amata, protetta...si consuma il dramma dell’assurdo. Altre volte, è l’amore per un uomo, in cui tu credevi, che consideravi l’unico in mezzo a tanti, che improvvisamente si trasforma e diventa tuo nemico e tu rimani incredula, inerme e vinta, senza più forza di reazione.

Le cronache recenti ci riportano episodi ripetuti di violenza su donne da parte di extracomunitari, gente che vive nel nostro paese al limite della legalità, che si sentono in diritto di fare quello che fanno, perché tanto non c’è la sicurezza della pena...chi stupra con violenza è agli arresti domiciliari, viene protetto in carcere per evitargli la giusta punizione che, altri detenuti, ma con un codice non scritto, riserverebbero loro.
E le vittime degli stupri...chi le protegge? Chi le aiuta? Chi renderà loro giustizia?

Sarà una vita perennemente agli arresti domiciliari per il loro io, per quella folle esperienza vissuta loro malgrado e forse quegli occhi non avranno più luce e resteranno spenti, così come l’anima...e la fiducia nell’”uomo” inesorabilmente persa. A voi uomini...un appello... pensate alla vostra donna...e siate i primi a condannare questi fatti, a prendere le distanze dai vostri simili solo per cromosomi e basta... E a voi...BESTIE...non sono pochi centimetri di carne in più che vi arrocca il diritto di sopraffare una donna e di rovinare la sua esistenza...credete di essere più uomini...di essere più forti ... siete solo più stronzi!

Siamo l’altra metà del cielo...non osate sporcarla!

 
 
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