Al lavoro...come tutte le mattine feriali...il calendario dice che mancano pochi giorni alla primavera, ma, meteorologicamente parlando, sembra ancora autunno pieno...e le vicende “catastrofiche” della sera precedente rischiano di gelare come fosse inverno inoltrato...eppure...
Andare in ufficio stamattina è come seguire un raggio di sole, perché è proprio lì che potrò, ancora una volta, animare la mia passione di sempre.
Per una fortuita circostanza…una di quelle inspiegabili combinazioni che rendono la vita incredibilmente ok…avrò la possibilità di avvicinare uno degli uomini che mi fa battere regolarmente il cuore, che mi sa dare emozioni uniche ogni qualvolta abbiamo appuntamento… e che ogni volta…accende un diavolo in me!
Non è un amante nel vero senso della parola…anche perché, anagraficamente parlando, potrebbe essere abbondantemente mio figlio…è un amante nel vero senso dell’amore calcistico, della passione per quei due semplici e unici colori…il rosso e il nero…che mi colorano la vita da sempre, con pennellate indelebili sulla mia anima tutta milanista…
Alexandre Pato… un nome dolce come dolce è veramente lui personalmente, nessuna arroganza, nessun segno insofferente di superiorità…un sorriso per tutti quelli che lo avvicinano, una cortesia quasi pudica ed un rispondere quasi timido a chiunque gli rivolga la parola e/o gli faccia qualche domanda, una simpatia innata…con quel sorriso da bambino e quei riccioli da putto del rinascimento…un candore quasi imbarazzante a parlare degli argomenti da trattare.
E’ chiamato a partecipare ad un’iniziativa importante di “Educare per prevenire” sulla prevenzione per la lotta ai tumori, rivolta a studenti delle scuole superiori…e quali migliori testimonial dei calciatori, nuovi idoli di oggi per i nostri ragazzi, che in effetti sono partecipi ed entusiasti, chi con una sciarpa chi addirittura con la maglia, quasi tutti con un inequivocabile segno di appartenenza rossonera e ragazzine addirittura in lacrime per l’emozione.
Lui non sa dire di no a nessuno e, per quanto possibile, firma autografi, posa per le foto e risponde alle più svariate domande.
Confesso di avere esercitato...e non poco…il fatto di essere un po’ la padrona di casa, ma…come si dice…in guerra e in amore tutto è permesso!...e di aver provato un ben miscelato cocktail di emozioni diverse.
L’attesa per il suo arrivo, la piacevole sorpresa di ritrovarmelo a pochi centimetri, la spontaneità del suo bacio di saluto, il parlargli come fosse un ragazzo qualunque, la richiesta personale di autografi, con il suo simpatico chiedere la giusta sintassi dei nomi per non sbagliare, la posa per la foto ricordo…e al mio dire…Patinho ti prego…devi segnare e lasciare il segno il 2 aprile…immediato quel suo tangibile trasparire di voler far bene…di voler far meglio e da subito…sì ma anche adesso, io segno prima perché dobbiamo vincere, il Milan deve vincere non ce n’è…con quegli occhi da ragazzo ancora pieni di stupore, nonostante la fama del campione e l’entusiasmo della gente…e sento una tenerezza infinita che viene da dentro e una volta di più targata Milan!
Olè Olè Olè Olè…Pato Pato…
Potevo mai fargli mancare il coro? L’ho intonato mentre se ne andava, sicura che i ragazzi dietro di me avrebbero raccolto…e così è stato.
Un’ultima piacevole nota della mattinata…il saluto a due amici rossoneri che il Milan ce lo raccontano ogni giorno…Claudio Lippi di Milan Channel e Vera Spadini, indimenticata figura femminile di Milan Channel ora a Sky.
Simpatico aneddotto a riguardo…c’era una ragazza che accoglieva i partecipanti, soprattutto prendendo nota di giornalisti e televisioni…non conosceva né Lippi né Milan Channel e, dopo avermi vista salutare Claudio, è venuta a chiedermi ragguagli…e sono stata ben contenta (ed orgogliosa) di fornirglieli.
Alexandre Rodrigues da Silva di Pato Branco…capacità umane oltre che calcistiche
un campione vero…perché ha la stoffa dell’uomo vero…che saprà farci tornare vincenti…
e ancora una volta…grazie Milan!
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