Seguire con tutto il pathos possibile l’azione ... con la palla che corre veloce sul campo ... passando dall’uno all’altro ... i tuoi occhi una calamita di pensiero ... ecco il pallone in area ... il giocatore stoppa ... si gira e tira di forza ... goool ... lo stadio esulta ed il tuo grido, trattenuto troppo a lungo, sta per uscire ... liberatorio ...ma ancora una volta si strozza in gola e va a morire ... per quel fischio stonato e vigliacco che fa sparire la gioia e annienta la certezza, ma fa salire la rabbia per ciò che consideri un’ingiustizia ... gol annullato per tocco di braccio e ammonizione del giocatore, quindi, oltre il danno, la beffa ... perché quel gol avrebbe significato vittoria e tre punti sacrosanti, con tutto quel che ne consegue ... e invece quel che ne consegue sono un pareggio ingiusto e due punti in meno in classifica alla squadra in questione.
A distanza di una settimana la storia si ripete ... praticamente identici gli eventi ... movimento stop e tiro, ma qualcosa di strano e purtroppo conosciuto accade ... questa volta il gol viene convalidato, niente ammonizione al giocatore inter ... essato e quel gol diventa di importanza vitale, visto che diventa il gol decisivo della vittoria e dei tre pesantissimi punti per quella squadra.
Allora tu cerchi di capire, non vuoi davvero pensare che tutto sia già stato scritto e deciso e ti aspetti gli stessi criteri di giudizio dai “signori benpensanti” che commentano il calcio, illudendoti che stavolta sarà diverso ed equo ...
Pura illusione appunto!
I giudizi e le inter ... pretazioni continuano ad essere “guidati”. Si arriva persino a trasmettere i filmati “ad hoc” ... posizionando i fotogrammi così come fa comodo per dimostrare che è cosa buona e giusta ... il primo gol da annullare ... il secondo da convalidare.
E’ incredibile come il rossonero sicuramente tocchi col braccio ed invece il neroazzurro sicuramente col petto ... dev’essere una questione di colore ... il rosso troppo vivo dà fastidio ... l’azzurro invece sbava e si confonde ... sì sì ... è solo una visione ottica, un fatto di prospettiva (e che prospettiva!)
Per amore di chiarezza, nel primo episodio protagonista Ibrahimovic giocatore del Milan ... nel secondo Pazzini giocatore dell’Inter ... ed è sufficiente questo per far nascere proclami ed epinici di sorpasso e c’è chi già si sta organizzando per preparare la festa “onesta e vincente” ... visto che alla prossima è tempo di derby.
Sono pronti a sotterrare un diavolo solo ferito e ancora vivo ... sta al diavolo ora fare uscire tutta la sua forza e la sua rabbiosa voglia di rivincita ... finti angeli permettendo ...
Perché il Diavolo non vuole favoritismi, ma solo il giusto giudizio di un giudice sereno ed
equidistante.
Sperando che non diventi, ancora una volta, una ... questione di maglia!
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