Tranvada!

Sabato 2 aprile ... giorno di derby

Oggi non è un giorno qualunque…oggi è IL GIORNO.

Finita l’attesa … resta solo la passione che ti avvolge l’anima ed ogni fibra in un’unica lunga infinita emozione … e già dal risveglio premonitore senti che l’atmosfera è quella giusta. Ti ritrovi a respirare una frizzante aria ricca di positività. Fai le cose di ogni sabato, ma l’occhio corre all’orologio, al tempo che scorre veloce eppur lento per la tua voglia di andare, di vivere fin dall’inizio ogni scheggia di atmosfera, di immergerti e di diventare una goccia nel mare di una folla innamorata di un amore chiamato Milan … con il tuo cuore che batte insieme ad altri 79.999 cuori … un tam tam che risuona e scandisce questo incredibile amore che tutto trascina, esondando emozioni che guidano i tuoi passi … scatenando il tuo entusiasmo … modulando la tua voce … dilatando il tuo tempo.

E tu lo senti che questo tempo ti è amico; non sai il perché, ma capisci che la giornata è buona … anche il sole te lo dice, scaldando come un coro della Sud … ed i semafori che diventano magicamente verdi al tuo passaggio … beh vorrà pure dir qualcosa … come un incoraggiamento del destino, un fato che sorride sornione e complice.

Rito consueto e scaramantico delle grandi occasioni e si parte … pronti a vivere a 360° l’evento … ed a condividerlo con gli amici più cari, perché questo tipo di emozione, se vissuto insieme, moltiplica le sue potenzialità ed abbatte barriere e si diventa parte di una virtuale famiglia del mondo … non ci sono più estranei … ti ritrovi e riconosci con un solo sguardo senza esserti mai incontrato prima … basta una maglia … una sciarpa … un cappellino … un canto … ed è un trascinar dell’anima.

Ecco lo stadio … è bellissimo lasciarsi prendere ed avvolgere dall’atmosfera … dolcemente travolti da questo tzunami rossonero che anima senza distruggere e fastidiosamente inter … rotto da spruzzi neroazzurri … come inopportune chiazze di petrolio nell’oceano che ne inquinano la limpidezza.

Ritrovare gli amici di sempre e rivedere chi di solito è lontano … una delle magie che questa passione arriva a realizzare … e allora sono abbracci sorrisi e foto, per fermare il momento impagabile dell’essere insieme per l’occasione, c’è chi è più teso e chi più fiducioso, qualche sorriso tirato, un po’ di paura e molta speranza, perché gli occhi dei nostri ragazzi hanno il piglio giusto, la giusta cattiveria agonistica e forse, la stessa voglia di rivincita dei tifosi verso chi, tradendo prima di tutto nelle intenzioni, nel volgere di pochi mesi, è passato da alleato ad avversario … da amico a nemico … anche e soprattutto con le parole.

E’ inevitabile che, prima del campo, l’impatto con chi fino a pochi mesi fa cantava per lui, sia duro … la panchina si fa enorme e lui piccolo piccolo … il viso tirato e gli occhi socchiusi … inutile sottrarsi … ti abbiamo colpito al cuore e si è visto … chi è causa del suo mal … con quel che segue …

E allora, quale miglior occasione per dimostrargli che ha avuto torto a tradire, soprattutto il grande affetto che la famiglia Milan gli ha sempre dimostrato?

E questa primaverile serata d’inizio aprile si fa serata perfetta e la famiglia Milan si stringe attorno ai suoi figli che si fanno combattenti e scendono in campo con l’orgoglio dei gladiatori nell’arena. Lo stesso orgoglio e la stessa voglia di vincere che anima i tifosi sugli spalti, che accompagnano e spingono con il loro sostegno, il loro canto ed il loro straordinario tifo (finalmente!) la squadra alla vittoria finale … senza se e senza ma … con una supremazia netta e spietata ed i millantati eroi di ieri si ridimensionano, lasciando il posto a chi ha saputo col silenzio, il lavoro e la grinta necessaria riprendersi il posto che gli compete.

Il grazie per l’ennesima emozione viene spontaneo dal cuore e forse mai come questa volta liberatorio.

Vincere il derby, si sa, ti fa camminare a testa alta per la strada e ti senti padrone del mondo … tutta mia la città … almeno fino al prossimo derby.

E poi questa vittoria vale doppio, perché è la vittoria di tutti noi … non solo della squadra che è scesa in campo … ma di ogni milanista che si è sentito tradito … da cotanto Presidente all’ultimo piccolo tifoso … questa è una vittoria che vale uno scudetto e tanta dignità.

Sabato 2 aprile … goduria infinita … triplete

Martedì 5 aprile … la goduria continua … manita

Remuntada?

No … TRANVADA!!

 
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