Lo scorso weekend del Campionato di Serie A, valevole per la 33^ giornata, è stato indubbiamente uno dei turni più favorevoli alla Nostra Squadra in tutta la stagione, uno di quelli che ti lascia delle sensazioni piacevolissime, specialmente se siamo solamente a cinque giornate dalla chiusura dei giochi.
Oltre alla Nostra grande vittoria contro la Sampdoria per 3-0 a San Siro, infatti, vi sono stati due risultati che hanno bruscamente interrotto la rincorsa delle inseguitrici: prima quelli lì, sconfitti in quel di Parma, e nel posticipo della domenica sera anche il Napoli, incappato in una sconfitta inaspettata contro l’Udinese dinnanzi al proprio pubblico.
Questa situazione, pertanto, ci ha consentito di aumentare di altri tre punti il divario dalle due squadre (da ¬più 3 a più 6 nei confronti degli azzurri, da più 5 a più 8 nei confronti dei cugini). Chiaro che, con questa situazione, la strada dinnanzi a Noi sembra essere spalancata, senza ostacoli, sembra che si debba aspettare solo la matematica certezza di ciò che desideriamo più di qualunque cosa.
In effetti, il margine accumulato ci dice chiaramente che siamo distanti 9 punti dal Nostro grande obiettivo.
Molti mezzi di comunicazione, di stampa e quant’altro danno ormai per certo l’esito finale di questo Campionato.
Tutto bello, tutto roseo, tutto in discesa. Almeno così sembra.
Ma è proprio questo (saremmo patetici, ossessionati, ma poco possiamo farci), infatti, che ci fa una paura inimmaginabile, indicibile, una paura che ci rende difficoltoso il respiro.
Al contrario, infatti, Noi crediamo che ci siano un milione di motivi per stare sull’attenti, per non abbassare la guardia di un millimetro, per continuare ad avere quella convinzione e quella concentrazione che abbiamo avuto fino ad adesso.
Tanto per cominciare, abbiamo un’emergenza importante ed evidente in attacco: per le prossime due sfide, sicuramente, dovremo infatti fare a meno sia di Zlatan Ibrahimovic (il cui ricorso per la squalifica di 3 giornate è stato respinto nella giornata di Mercoledì), sia di Alexandre Pato, alle prese con un nuovo problema muscolare accusato nella gara contro la Samp a San Siro.
Per ricordare l’importanza di questi due signori, basti pensare al totale dei gol che i due hanno realizzato in questo Campionato (28).
Dovremo, quindi, cambiare per l’ennesima volta la Nostra fase offensiva, attaccare in modo diverso dato che avremo a disposizione due seconde punte come Robinho e Cassano.
In seconda istanza, ci sono da considerare le motivazioni, lo spirito e la determinazione con i quali scenderà in campo la nostra prossima avversaria, ovvero un Brescia coinvolto in toto nella lotta per non retrocedere e che ha un bisogno disperato di punti.
Le rondinelle, peraltro, hanno avuto a disposizione una intera settimana per preparare al meglio la gara di domani, contrariamente a Noi che, invece, siamo stati impegnati nella semifinale di andata della Tim Cup contro il Palermo, terminata 2-2.
Come dicevamo la settimana scorsa, il metodo da seguire è sicuramente quello di pensare una partita alla volta, senza fare calcoli o programmi a lunga scadenza che, come abbiamo visto, sono del tutto deleteri.
Adesso dobbiamo avere testa, cuore, anima, gambe e tutto il resto su questa fondamentale e difficilissima trasferta contro il Brescia, nella quale dovremo avere pazienza, dovremo essere ordinati, compatti, e attaccare con raziocinio, con una manovra organizzata e senza farci prendere dalla frenesia.
Cogliamo l’0ccasione, infine, per augurare ai lettori di Milan Day e a tutto il popolo Milanista una felice e serena Pasqua!
Forza Ragazzi!!!
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