CALO INAMMISSIBILE
Siamo tutti perfettamente d’accordo sul fatto che la gara di Martedì a Praga contasse poco, praticamente nulla ai fini della classifica finale del girone di Champions.
Era più che altro una chance per dare minuti preziosi a chi, fino a questo momento, è stato utilizzato di meno, con l’opportunità di mettersi in luce e, soprattutto, di mettere in difficoltà Mister Allegri nelle scelte per le prossime partite.
Contemporaneamente, è stata una partita importante anche per far tirare il fiato a gente che ne aveva veramente bisogno, in quanto sempre costantemente impiegata dal primo al novantesimo minuto (Ibra su tutti).

Il risultato finale contro il mediocre Viktoria Plzen è stato di 2-2, un pareggio che, come detto pocanzi, non contava e non conta nulla, ma il modo in cui è arrivato ci ha letteralmente mandati su di giri (per usare un eufemismo): primo tempo mediocre dei Nostri, assenti in fase offensiva e slegati in ripiegamento.
Spumeggiante avvio di ripresa, con due gol nel giro di un solo minuto e svariate occasioni che ci avrebbero consentito di andare senza problemi sul 3-0, e poi spina staccata a cinque minuti dalla fine del tempo regolamentare, con conseguente pareggio della squadra di casa.
La sufficienza con la quale abbiamo affrontato una partita di Champions League (ok, non conterà nulla, ma è sempre la massima competizione continentale) subito dopo essere andati in gol per ben due volte è un qualcosa di inconcepibile, un atteggiamento che non è degno del Club più titolato al mondo.

Aveva ragione il Mister quando, nell’immediata vigilia della gara in terra ceca, predicava comunque massima concentrazione, onde evitare “arrabbiature” che ci saremmo portati dietro anche in Campionato.
Speriamo proprio che questa sia stata la prima ed ultima volta nella quale buttiamo letteralmente al vento una vittoria già scritta e decisa.

Indubbiamente, però, nella serata di Martedì ci sono state anche delle note positive, come il ritorno al gol di Robinho e Pato, l’ottima prestazione di Mexes, in campo dal primo al novantesimo per la prima volta in questa stagione; oltre la sufficienza anche le prove di Mattia De Sciglio sulla corsia destra e di Urby Emanuelson.
Ci spiace molto invece per la prova poco convincente di Taiwo, che ha mostrato diverse difficoltà in fase di copertura (tende a soffrire il movimento a rientrare del diretto avversario e molto spesso lascia a quest’ultimo troppo spazio per puntarlo) sia in quella offensiva, dove le folate e i solchi che l’hanno reso famoso a Marsiglia sono lontani anni luce.

Tutte note importanti e da tenere in considerazione, sia quelle positive che quelle negative, in vista delle ultime tre partite ufficiali dell’anno solare 2011, che sta volgendo al termine e che dobbiamo concludere nel migliore dei modi, con la volontà di essere ancora protagonisti.
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