Siamo reduci da una settimana non certo felice, una settimana nella quale abbiamo raccolto molto meno rispetto a quello che avremmo meritato, un po’ per sfortuna e un po’ anche per Nostri evitabilissimi errori.
In tutto questo, come se questo quadro non bastasse, ci siamo trovati di fronte ad una tegola non certo preventivabile: durante la gara pareggiata contro il Bari a San Siro, infatti, Zlatan Ibrahimovic si è reso protagonista di un episodio decisamente sgradevole.
Quella manata sotto gli occhi dell’arbitro e a palla lontana (del tutto evitabile peraltro) gli è costata il rosso diretto e la susseguente punizione del giudice sportivo che lo terrà fuori dal campo per tre giornate.
Il Milan, già pochi minuti dopo il responso, ha comunicato che effettuerà ricorso per la squalifica imposta al fuoriclasse svedese, ma siamo assolutamente certi che, visti i precedenti proprio di questo Campionato con i vari Chivu, Lavezzi ed Eto’o, la stessa verrà assolutamente confermata (sebbene in modo scandaloso perché nei casi precedenti i colleghi di Ibra erano stati puniti con la prova tv, senza quindi ricevere il rosso in campo).
Ad ogni modo, questa sarà un’assenza che peserà e non poco nelle prossime tre gare, fra le quali spicca il Derby scudetto di Sabato 2 Aprile, oltre che alle trasferte di Palermo e Firenze.
Dovremo, dunque, fare di necessità virtù, ma da un punto di vista tattico dobbiamo essere consapevoli che dovremo obbligatoriamente cambiare il Nostro volto.
Il Milan di Allegri, infatti, ruota moltissimo intorno all’asso svedese, sotto molteplici profili: è lui infatti il destinatario di tutti i palloni in uscita dalla fase difensiva, è lui il primo a dare inizio al pressing in fase di impostazione avversaria, è lui il destinatario dei palloni alti che spesso arrivano dai piedi di Nesta e Thiago ed è lui che rientra per staccare di testa sui calci piazzati avversari.
La formazione Rossonera, dunque, ha in Zlatan un punto di riferimento fondamentale, un elemento di indiscussa forza e che consente di giocare in un certo modo.
Logico, quindi, che in sua assenza il gioco debba obbligatoriamente cambiare, logico che la manovra debba avere sbocchi e debba essere condotta in modo diverso rispetto al solito.
Innanzitutto (e siamo sicuri che il Mister abbia lavorato anche sotto questo profilo durante la settimana) è cosa fondamentale quella di dare al gruppo la consapevolezza che, anche con l’assenza di un terminale totale come Ibra, la Nostra resta una Squadra in grado di fare risultato contro qualunque avversario.
Quindi dovremo essere convinti e determinati già sotto il profilo psicologico ancor prima di quello tattico e tecnico, anche perché i punti in palio nelle prossime tre gare sono tanti (9) e di una pesantezza incredibile.
L’obiettivo del gruppo deve essere quello di riabbracciare Zlatan con un divario quantomeno inalterato dalla prima inseguitrice nella gara contro la Sampdoria.
Per farlo, naturalmente, dovremo giocare delle partite diverse, partite all’ insegna della tecnica e del gioco palla a terra, partite caratterizzate dalla pazienza, dalla voglia di vincere e, soprattutto, da una fase difensiva che dovrà superare la perfezione.
In molti, in questo momento, osannano l’altra squadra di Milano, invocano un altro anno a tinte solo e soltanto nerazzurre, danno per certe tante circostanze.
Noi, dal canto Nostro, dobbiamo soltanto pensare a lavorare tanto, a lavorare bene e a fare quel che sappiamo.
Siamo chiamati a delle risposte, e dobbiamo darle solo e soltanto sul campo!
Noi con voi, Ragazzi!!! |