Niente paura, la firma in calce alla rubrica “Palla al centro” questa settimana non è quella di Francesco Signorile solo per sopravvenuti ed inderogabili impegni personali. Francesco tornerà con le sue sagge riflessioni settimana prossima.
Le sue sagge riflessioni settimana prossima.
Nell’attesa proviamo a fare qualche considerazione sul nostro campionato.
Intanto partiamo con una curiosità. Era prevista, per questa domenica, una grande novità per gli spettatori di tutti gli stadi della massima serie, ma nessuno è riuscito ad accorgersene. Strombazzata a furor di popolo la novità di vedere proiettati sui maxischermi degli stadi i gol segnati sugli altri campi: ebbene, su cinque partite disputate nel pomeriggio ben 4 sono terminate 0 – 0, e di gol segnati ce ne sono stati solo 2 sul campo di Novara. Le gare senza gol diventano 5 se si considera l’anticipo di mezzogiorno tra Cesena e Fiorentina. Pazienza, godremo della novità la prossima volta.
Qualcuno parla di chiaro e pauroso livellamento verso il basso del nostro campionato, noi sappiamo solo che è stata una domenica pomeriggio noiosissima! Per fortuna che almeno gli anticipi del sabato ed il derby romano hanno contribuito a farci divertire un po’.
Partiamo proprio dalla fine, e cioè da Lazio-Roma. Meritatissima vittoria dei biancocelesti che finalmente vedono Edy Reja togliersi la soddisfazione di vincere la stracittadina. La partita ha detto due cose. La prima è che questa Lazio, ben costruita da Lotito, quest’anno arriverà molto in alto, sospinta da un Hernanes delizioso e da due attaccanti (Cissè e soprattutto Klose) che possono fare male a chiunque. La seconda è che se la Roma ha realmente il progetto di diventare il Barcellona d’Italia (come se bastasse prendere un allenatore delle giovanili blaugrana per raggiungere questo scopo) di strada da percorre ce n’è veramente tanta, molta, troppa!
Il campionato, come detto altre volte, continua ad aspettare tutti quelli che sono partiti con ambizioni da scudetto e che sono in ritardo, ma stavolta ad approfittare della situazione è stato solo il Milan. Diciamoci la verità, per la prima volta in questa stagione ci è sembrato di rivedere il Milan dello scorso anno, e considerando che la concorrenza non dà segni di grande solidità e continuità, la rimonta non sembra cosa impossibile.
Chi invece il treno non vuole proprio prenderlo è l’Inter, squadra che sembra veramente bisognosa di un ricambio in molti reparti. Massimo Moratti, dopo decine di campagne acquisti fallimentari, una volta ha avuto la bravura (e la fortuna) di trarre vantaggio dalla cessione del suo giocatore migliore (Ibra) portandosene a casa uno molto decisivo (Eto’o). Pensando improvvisamente di essere diventato un genio, quest’anno ha deciso di “rinforzare” una squadra reduce da una stagione pessima sostituendo un uomo come Eto’o(37 reti lo scorso anno) con Forlan e Zarate. Chi semina vento…
La giornata è stata contraddistinta dal fatto che tutte le piccole hanno fatto dei punti (Novara escluso) ed è proprio questo uno spunto di riflessione. Ormai è abbastanza diffuso il fatto che gli allenatori della nuova generazione preparino le partite per andare a giocarsela su ogni campo, ed è forse proprio questo che fa aumentare l’equilibrio che si vede su tutti i campi la domenica. Più che un livellamento del campionato verso il basso, forse è bene riflettere sul fatto che oggi andare a vincere contro qualsiasi avversario è impresa comunque difficile.
Pensateci bene: la Juventus capolista ha già pareggiato contro Bologna, Catania e Chievo, mentre il Napoli ha già perduto contro Chievo e Parma e pareggiato in casa con la Fiorentina.
Gli scontri diretti sono importanti, ma in Italia lo scudetto si vince prendendo pochi gol e facendo punti con le piccole.
TOP di giornata il bellissimo gol di Almiron contro l’Inter. FLOP della giornata l’Inter, alla quarta sconfitta nelle prime sei giornate di campionato.
Tuffiamoci in Europa ora, visto lo spettacolo complessivo di questa giornata forse è meglio!
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